Mappa del sito
La proposta
Questa pagina è in corso di rielaborazione
menu_sx

 

ti trovi in:  HomeArgomenti > Fatti di ieri, idee di oggi >
Da una boa all'altra
di Pietro Bondanini

Cosa nasconde la barca?

Ho scritto questo capitolo il 10 maggio 2007 quando erano in corso le gare di America's Cup .

Il 5 luglio, Alinghi ha vinto la Coppa per 5 a 2 contro Emirates Team New Zeland . Nell'ultima gara, la settima, Alinghi ha toccato - con alterne vicende - il traguardo con solo un secondo di vantaggio.

Entro la fine del 2007 sarà presentato il Protocollo che governerà la 33ma America's Cup, già esposto in grandi linee il 5 luglio, che prevede una nuova Classe di barche lunghe 90 piedi (circa 27 metri ) con un equipaggio di circa 20 persone e che si disputerà tra il 2009 ed il 2011, probabilmente ancora nella sede di Valencia.

Riporto queste notizie perché ritengo di non aggiornare il testo che segue al fine di mantenere l'immediatezza di un discorso volto a rappresentare la tensione di squadre molto competitive che si cimentano, secondo rigidi protocolli tecnici, sportivi e commerciali, alla conquista di una coppa che rappresenta l' idea obiettivo ricorrente per ogni edizione che ispira ogni loro azione. Tutto ciò per osservare come si comportano queste squadre nel diagramma di reattività sociale.

°°°

E' tempo di America's Cup! La competizione avverrà tra il vincitore della Coppa Vuitton che si sta svolgendo in Spagna, al largo della costa di Valencia, ed Alinghi - che il 2 marzo 2003 vinse la 31^ edizione della Coppa America in Nuova Zelanda.

Alinghi rappresenta, a livello mondiale, il risultato concomitante di tre conquiste rispettivamente sul piano: progettuale, tecnologico e sportivo.

Alinghi è una squadra formata da specialisti che si cimentano per conquistare una coppa regatando da boa a boa alla spasmodica ricerca delle opportunità che il vento marino offre istante per istante.

Alinghi si presenta ancora come modello vincente e si appresta a subire la sfida del prossimo vincitore della Coppa Louis Vuitton giunta ormai alla semifinale.

Chiunque vincerà la 32^ Edizione di Americas'cup, avrà raggiunto un nuovo traguardo per meriti sportivi, per aver sfruttato al meglio le novità tecnologiche e perchè il suo progetto, sulla base di un rigido protocollo comune a tutti i concorrenti, è efficace più di ogni altro. Il ché vuol dire che la vittoria è il frutto di tre elementi concomitanti: l'eccellenza del progetto, la sportività a livello di campionato mondiale e la tecnologia in continua evoluzione che pervade l'intero sistema squadra-barca.

Progettualità e sportività sono delle costanti che non variano nel tempo; la tecnologia, è la variabile che tende a far dipendere l'esito della competizione esclusivamente dalle strategie da seguire per sfruttare il vantaggio per vincere superando le avversità offerte dalle mutevoli condizioni climatiche sullo specchio di gara.

A parità di efficacia progettuale e sportiva, la tecnologia condiziona la partecipazione alla competizione perché le stesse barche vincenti nelle precedenti edizioni non hanno i requisiti per partecipare alle successive: ciò è dovuto anche al fatto che debbono sottostare al nuovo regolamento che di volta in volta il defender impone ai challenger prima di ogni edizione del campionato.

Così, l'affinamento tecnologico raggiunge tali misure di sofisticazione che l'efficacia del progetto è posta in discussione sino a pochi istanti prima dell'inizio di ogni gara ed è spesso oggetto di vivaci contestazioni. (Non si può prevedere tutto!).

-------

Con riferimento al diagramma di reattività sociale figurante nel capitolo precedente, e allo stesso diagramma sovrapposto all'immagine di sottofondo che raffigura due barche ad un giro di boa, intendo rappresentare il contesto formato da Americas'cup nell'andamento ciclico a forma di spirale.

Click to enlarge

Il percorso segnato dalla spirale vuole significare il modo come i team, tra un'edizione e l'altra della Coppa Vuitton e tra singole gare, gestiscono i propri residui in funzione dell'efficacia delle derivazioni sostenute da ragionamenti logici rispetto a quegli stessi residui formulati con ragionamenti non logici. Pertanto, le qualità residuali dell'entità Coppa Louis Vuitton che si disputa per la sfida al detentore di America's Cup, si valutano in relazione:

  1. alle nozioni in campo scientifico e tecnologico fondate sulla logica e la ragionevolezza (derivazioni) e unite a forte competitività professionale e sportiva che giustificano
  2. la partecipazione alle gare (derivate) previste dal progetto di gestione delle risorse posto in essere
  3. per soddisfacimento del bisogno di conseguire una vittoria sul piano organizzativo, tecnologico sportivo e commerciale (l'insieme dei residui).

Le costanti

Nel sistema America's Cup, costanti sono due: i residui proiettati

  1. all'eccellenza della progetto unita all'immaginazione, all'intelligenza, nonché alle conoscenze specifiche;
  2. alla Sportività che, a sua volta, è correlata all'impegno della squadra nell'allenarsi e nel competere con destrezza e coesione di squadra cogliendo vantaggi in ogni istante di gara.

I comportamenti delle squadre partecipanti ai tornei, dando per compiute tutte le azioni logiche di Classe Prima, caratterizzate dalla conformità tra mezzi e fini a livello sperimentale, rientrano tra le azioni non logiche della Classe Seconda, ove il fine oggettivo non è sperimentalmente coincidente con quello soggettivo, nonché del genere IV che si gioca tra il genere IVa (il fine oggettivo sarebbe accettato dal soggetto se lo conoscesse) ed il genere IVb (il fine oggettivo sarebbe respinto dal soggetto se lo conoscesse).

I residui generati in questo contesto sono classificati da Pareto in prevalenza tra quelli dell'istinto delle combinazioni della classe I, nella specie il Bisogno di unire i residui (I- d), il Bisogno di sviluppi logici (I- e) e la Fede nell'efficacia delle combinazioni (I-?); tra quelli della Persistenza degli aggregati della classe II, lo Spirito di appartenenza (II-a) Persistenza delle relazioni nella squadra, dalle manifestazioni di entusiasmo e di certezza sul proprio operato cha variamente si può trovare in classe (IIIa) - Bisogno di operare mediante combinazioni e (IVa) - Residui in relazione colla socialità correlati all'appartenenza a società particolari.

 

La variabile

La variabile è la tecnologia che nel tempo si innova e si aggiorna verso traguardi sempre più ambiziosi, coinvolge azioni logiche di Classe I nell'ambito di residui interamente correlati all'istinto delle combinazioni di tipo (I-d) - Bisogno di unire i residui, (I-e) - Bisogno di sviluppi logici, (I-?) Fede nell'efficacia delle combinazioni, senza lasciar spazio ad altro che non sia ragionamento strettamente logico sperimentale.

E' facile supporre che tanto più è sofisticata la tecnologia, tanto più aumenta la certezza che il risultato atteso coincida con quello sperato, al punto che il progetto complessivo ammetta poche aree aleatorie: il vento e la scelta della posizione alla partenza (destra o sinistra) e gli altri eventi che si manifestano in corsa e che possono produrre delle penalità.

Questa certezza farebbe crescere il valore del residuo complessivo al punto che il posizionamento della squadra appaia nella posizione più bassa della spirale in un punto infinitamente distante dalla linea del tempo t0->t1.

Gli dei della mitologia greca classica erano capaci di tanto; oggi solo Spider-man3!!!

 

Gli altri soggetti

Continuando a prendere in considerazione il modello Americas'cup , va osservato che il contesto sociale che rappresenta va oltre i progettisti, i tecnici e i partecipanti alle gare. Sono coinvolte anche altre figure, quali i mecenati che sono i primi artefici come lo sono i produttori nel settore cinematografico, gli sponsor e non da ultimi, gli spettatori che da tutto il mondo assistono in sito attraverso i mezzi televisivi e multimediali.

Se poi unisco al modello sociale di Americas'cup, anche altre tipologie sportive a livello mondiale, quali quello del Campionato di Formula 1, il Moto GP, il Camel Trophy, i giochi sportivi internazionali e le stesse Olimpiadi, ottengo un campione di umanità che scende lungo la spirale allargando sempre più l'efficacia del proprio operato e cercando di non lasciare nulla al caso se non l'elemento sul quale tenta di esercitare un dominio.

Questa umanità ha un simbolo: la Coppa; un trofeo che rappresenta una meta sempre più ambita che raggiunge dimensioni epocali come ai tempi delle olimpiadi della Grecia classica.

Se al posto di questa umanità ponessimo a confronto l'intera umanità che la comprende, quale posizione nella scala dei valori residuali occuperebbe quest'ultima rispetto alla sua parte?

In altre parole dove si trovano gli altri raggruppamenti sociali che immagino riuniti in popoli lungo la linea della spirale? Come i popoli gestiscono i loro residui e quale è la loro capacità di compiere atti di Classe I secondo logica sperimentalmente testata, rispetto a quelli compiuti e compresi nel modello Americas'cup?

 

Pareto suggerisce una risposta

Competitori e spettatori rappresentano un pezzo di umanità coinvolta da sentimenti di sofferenza e gioia per un fine che non esprime valori intrinseci apprezzabili: una coppa esteticamente discutibile. Chi mai ha visto i campioni bere da una Coppa? Sempre a fontana e garganella direttamente dalla bottiglia!

C'è da chiedersi perché i giornali si affannano a giungere primi per pubblicare questo scoop:

Sensazionale: scomparsa la Coppa del Mondo. Gli organizzatori pensano di utilizzare un simulacro per la cerimonia di domani."

Perché agitarsi tanto per una cosa senza valore apprezzabile?

°°°

Pareto, un genio, ha risposto anche a questo perché ha inventato una parola: ofelimità.

L'ofelimità designa la qualità fondamentale degli oggetti economici e cioè il loro valore d'uso, che non sempre coincide con l'utilità (Nicola Abbagnano - Dizionario di filosofia - UTET 1998).

Per rendere l'idea penso a due oggetti. A che serve la Coppa? A niente, ma per essa si investono patrimoni ingenti. Che cosa si guadagna: la gestione di un solido business ed un consistente progresso tecnologico.
A che serve la cocaina? Fa solo danno, ma per essa si spende un fiume di soldi e si inquinano i fiumi al punto di rendere cocainomani pure i pesci!!

Ritengo che quando l'utilità di un oggetto coincide con la sua ofelimità, ovvero quando esso è interamente utile come il pane per mangiare, si può affermare che l'oggetto stesso soddisfa un'esigenza sociale. Il ché non vuol dire che ci sono oggetti cattivi o oggetti buoni, ma vuol dire che gli uomini possono compiere con gli stessi oggetti azioni buone, oppure cattive.

Se ne deduce che, mentre la coppa - usata bene - è la meta che stimola un avanzamento tecnologico che viene trasfuso in altre applicazioni utili per l'umanità, non altrettanto lo è la cocaina - usata male - che ingrassa solo le tasche dei trafficanti e non apporta nessun beneficio ai coltivatori che continuano a crogiolarsi nella loro millenaria miseria.

Visto così l'uomo, inteso come umanità, non cambia mai e le civiltà di oggi, tutte poste su un piano culturale e sociale eterogeneo, sono ancora molto frammentate.

Tutti sentono l'esigenza di raggiungere una nuova meta che dovrebbe essere rappresentata da un simbolo condiviso che oggi non c'è: il simbolo che rappresenta l'integrazione dei popoli nel pieno rispetto della persona umana e della validità della sua cultura radicata nei secoli.

C'è solo chi sta più avanti degli altri.

Ma c'è chi sta indietro e corre avanti per superare il primo.

Sempre più giù nel percorso della spirale allargando il dominio sui propri residui fondati su derivazioni a prova di sperimentazioni statisticamente valide.

Gli sportivi seguono delle regole per vincere le coppe.

C'è una coppa, dico una, che simboleggi una meta per l'umanità?

 

Roma, 10 maggio 2007
Revisione del 12 ottobre 2007

|

 
 
Fatti di ieri, idee di oggi
01-Introduzione
02-Complicazioni
03-La Torre civica
04-Potenza
05-Follia
06-La prima follia:      Babele
Van Coppenol, il calligrafo
07-Via Vilfredo       Pareto
08-Le azioni degli       uomini
09-Residui e       derivazioni
10-Follie e reattività      sociale
11-Noi ed il nostro      futuro
12-Da una boa      all'altra
13-Le Frecce      Tricolori
14-La Matrioska
15-Il Fantolino
16-Tre pilastri per un'      idea
17-Idee circolanti
18-Circolazione      delle Elette
19-Tsunami
20-Sapienza e      scienza
 


Torna a inizio pagina