Mi chiamo, Giovanna ho 23 anni e abito a Spinea in provincia di Venezia. Sono qui per sensibilizzare la gente riguardo a questo ormai grave problema dei campi elettromagnetici e dimostrare anche il mio dramma personale, fisicamente. Per questo tolgo la mia parrucca (ha perduto tutti i capelli).
Sopra la mia abitazione transita un elettrodotto con una tensione di 132 kilovolt. Per circa 15 anni ho trascorso gran parte del mio tempo ad una distanza media di 2,29 metri dall'elettrodotto, nel settembre del 1999 una mattina, mentre studiavo, ho sentito un rigonfiamento sul collo. E' emerso trattarsi di linfoma anaplastico a grandi cellule. Ho iniziato un periodo di chemioterapia e tutt'ora sto completando la radio terapia.
Io studio giurisprudenza, però in questi mesi ho dovuto sospendere. Io chiedo che vengano prese misure di prevenzione, in modo che questi cavi vangano innalzati o interrati, affinchè non si sia più esposti a questo rischio, nonostante il fatto che la nocività dei campi elettromagnetici non sia stata ancora accertata.
La seconda è una storia da Parma, la storia di una famiglia che per molti anni ha vissuto sopra ad una cabina dell'alta tensione. Il pavimento era più caldo su quel punto, gli abitanti si sono insospettiti. La cabina è stata rimossa e spostata ad una sessantina di metri di distanza dall'abitazione, ma in famiglia intanto ci sono stati 3 lutti legati a tumori.