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Marilyn...

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  Perché mi sia entrata così nel cuore proprio non saprei; forse semplicemente perché non avrebbe potuto essere altrimenti. Quel periodo strano, di irrequietezza, quando le ragazze cominciano a non sembrare più una presenza superflua e comincia a serpeggiare sottopelle un nervosismo strano. Ed in quel periodo mi capita in mano il primo numero di una rivista, un tentativo di supplemento mensile fatto da un settimanale di informazione.
In quel numero, Bert Stern raccontava del suo ultimo servizio fotografico con Marilyn Monroe, sei settimane prima che morisse.

Un doveroso ringraziamento va a Stefania Confetti, che mi ha fatto notare un errore sulla data di nascita di Marilyn Monroe. Adesso la data è giusta, Stefania, grazie a te !
 

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  Marilyn Monroe, per Bert Stern Cosa ti hanno fatto, Marilyn ?

E cosa hai fatto tu, a me ?

E tutto per un servizio fotografico; e per la storia di quel servizio, raccontata da Bert Stern. E per come l'ha raccontata, e per quello che ha detto. Solo qualche pagina su una rivista, carta patinata e qualche foto, anche quelle che non ti erano piaciute, e le avevi macchiate e graffiate; e forse non sei mai stata così bella come in quelle foto.... irrompere così nella mia adolescenza, dai, e pretendere che non succedesse nulla: certo che mi sono innamorato di te; e cosa, se no ?

Perché mi guardi così, adesso ?
 

  E la cosa più buffa è che non mi sono messo a cercare i tuoi film; se c'era qualche passaggio magari ne guardavo un spezzone, ma non di più; probabilmente ne conosco quattro o cinque e basta. E delle tante foto che ti hanno scattato, e delle copertine che ti hanno dedicato, ne conosco forse meno di niente. Ed allora ?

Ed allora sto cercando di immaginare una ragazza americana di quel tempo, i pantaloni corti alla caviglia, le scarpe senza tacco da college, i capelli raccolti indietro con un nastro. La camicetta bianca plissettata, gli occhi ridenti, e poi via in fabbrica a lavorare, le chiacchiere con le amiche e la catena di verniciatura. La sera in casa la voce della radio, i notiziari e le orchestrine, in attesa del sabato sera; più o meno dovrebbe essere stato così, giusto ? Ma questo era prima di un lenzuolo di velluto rosso...
Marilyn Monroe, per Bert Stern  

  Marilyn, per Bert Stern Di quello che è successo dopo, ne ha detto già tanto tanta gente; e come sempre, tanto spesso a sproposito. Perché l'importante sarebbe stato comunque parlare, non dire qualcosa. E così sei diventata tutto, di qualsiasi cosa....
Storie. Non mi inganneranno così. Che leggessi libri, scrivessi poesie, che cercassi di studiare e di migliorarti l'hanno già detto. Ma sono rimasti anche i tuoi libri di cucina, con le tue note a margine, i tuoi appunti; che stanno là come il desiderio imperioso di essere semplicemente una donna normale, non la dea che piegò mezzo mondo solo con un po' d'aria sotto la gonna; no, semplicemente il desiderio di essere una donna come quelle che ti stavano a fianco, che facevano la fila alle poste, che curavano i fiori nel giardinetto di casa, la solita casa color pastello con la cassetta rossa per le lettere, e gli uccellini nella vaschetta in mezzo al prato....
 

  Ed i tuoi dischi, e la tua voce, naturalmente; una voce solo lievemente roca, a volte. Quante volte arrampicata su canzoncine allegre e ritmate, ma poi bastava arrivassero pezzi più calmi e tornava fuori, nuovamente ed ancora, una donna. Una donna con i suoi pensieri, i desideri e le delusioni ed i piccoli trionfi di ogni giorno. Una donna come quelle che mi sfiorano ogni giorno, per strada, sul lavoro, nei negozi; e, una volta almeno, senza dubbio, una donna in amore. Era una festa di compleanno, ricordi ? e qualcuno magari ti avrà vista come l'ennesimo regalo, il pacchetto più luccicante, il giocattolo più lussuoso. Ed invece eri solo una donna in amore; anzi: semplicemente, addirittura una donna in amore. Marilyn, per Bert Stern  

  E di tutto questo, cosa mi resta adesso ? Due o tre dischi, qualche foto, l'idea di un sogno....

Misericordia, Marilyn, cosa mi hai fatto...
 
  Marilyn Monroe  
  Norma Jean Baker (1926-1962)
Marilyn, per sempre.
 
  ottobre 1999  

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