Valnerina

I sentieri che attraversano le montagne e i boschi della zona sono veramente pittoreschi e permettono di gustare pienamente il sapore dell'avventura in spazi incontaminati.
Le quattro stagioni sono la più grande ricchezza del paesaggio, non serve nulla di speciale per rendere questi luoghi sempre diversi, basta farsi scorrere addosso le stagioni che rendono il panorama, dominato dai boschi di alberi decidui, sempre diverso. L'estate è il verde cupo e il canto della cicala durante le ore più calde, il sommesso cri-cri del grillo nelle ore notturne. L'autunno gli alberi si infiammano di mille colori, con tutte le tonalità del giallo e del rosso.

Il vento rende vivo  
l'oceano di rami e foglie variopinte 
rese ancor più vive dalle calde tinte 
dei pioppi che svettano 
tra sanguigni aceri, 
ma l'inverno, mentre il bosco 
non è ancora completamente spogliato, inizia a macchiare il paesaggio di bianco, fino a ricoprire tutto 
sotto una soffice coltre di neve. 
La neve, i suoni ovattati 
accompagnano l'odore dei camini accesi e il loro bianco fumo 
sembra salire più lento 
quando il freddo è più intenso.
Ma quasi come un miraggio, arriva 
la primavera a far schizzar fuori 
le gemme e i boccioli, 
che ancor prima delle foglie 
inondano il bosco di calde pennellate. Tornano i migratori per svernare 
e il frenetico popolo del bosco comincia a rallegrare le selve, e il verde torna ad essere più verde e ancora più verde.

pietro a.

Pagine a cura di Antonelli Pietro
ultimo aggiornamento: 30 January 2002