In un normale edificio commerciale, cablato in maniera non strutturata, esiste l’impianto telefonico per trasporto della fonia e, in maniera completamente separata, l’impianto della rete dati per permettere lo scambio delle informazioni fra utenti con l’uso di calcolatori.
Normalmente, La rete dati é di realizzazione successiva alla costruzione dell’edificio, in quanto, all’epoca della costruzione, nessuno avrebbe mai immaginato che l’informatica si sarebbe evoluta in maniera tanto rapida.
Realizzata di solito in canalizzazioni esterna a causa delle ridotte dimensioni dei cavedii, progettati dagli architetti dell’epoca, per permettere il passaggio di altri cavi se non quelli dell’impianto elettrico e quello telefonico.
Con l’affermarsi dello standard di rete 802.3 sul quale sono basate le attuali reti L.A.N. si é potuto constatare, che era possibile una convergenza fra l’impianto di una rete L.A.N. e un impianto telefonico tradizionale, in quanto sia l’uno che l’altro, utilizzano cavi dello stesso tipo ma con caratteristiche costruttive differenti, ovvero, entrambi fatti di rame e a coppie ritorte; il cavo per il trasporto di segnali destinati a computer, dove avere delle caratteristi elettriche superiori al volgare cavo telefonico, in quanto destinato a portare segnali diciamo “più delicati” e a frequenze maggiori. Per cui, se il cavo per L.A.N. può trasportare segnali per calcolatori, a maggior ragione può trasportare segnali fonici che non richiedo la stessa accuratezza dei precedenti.
Concretizzando: se due persone parlano al telefono e durante la loro conversazione alcuni frammenti delle loro voce si perdono, l’interlocutore capisce lo stesso !; se la stessa cosa accade a due calcolatori che si stanno scambiando dei dati, il fenomeno che ha generato il disturbo, potrebbe compromettere l’intera trasmissione.
Da quanto esposto, e ovvio che se, in un impianto telefonico si utilizza cavo destinato alla trasmissione dati, sicuramente l’impianto sarà più affidabile perché sono più affidabili i cavi che utilizzo.
Un altro aspetto da prendere in considerazione, e quello delle terminazioni utilizzate, ovvero, delle prese al quale l’utente collegherà l’apparecchiatura per usufruire del servizio fornito dall’impianto. Di solito siamo abituati a vedere le prese telefoniche tradizionali con i classici 3 buchi dove inserire la presa nel classico stile Telecom, oppure connettori di altri tipi e fattezze, comunque diversi fra loro ed in particolare diversi dalle prese e dai connettori di una rete dati.
Ma se da quanto sopra esposto si evince che fonia e dati possono essere convogliati sullo stesso cavo (quello per dati) perché non utilizzare lo stesso tipo di terminazioni sul lato utente, in modo da standardizzarle? Bene, questo e un’altro aspetto a cui punta il cablaggio strutturato: la standardizzazione dei connettori e delle terminazioni.
Adesso veniamo al punto saliente della questione ossia come realizzare fisicamente la fusione dei due o più impianti che trasportano segnali.
La figura 1, mostra un permutatore di tipo telefonico, ovvero una sorta di armadio dove vengono convogliate tutte le coppie del lato esterno, le quali vengono attestate su dei blocchetti.
La stessa cosa viene fatta per il lato interno, ossia dal lato che parte dal permutatore e arriva alla placca dove l’utente collegherà la propria apparecchiatura.
Il collegamento fra lato interno ed esterno, viene realizzato mediante un bretella la quale da vita alla cosi detta “Permutazione”.
Con le permutazioni,quindi, si realizzano gli instradamenti fisici dei segnali dal loro ingresso fino alla presa dell’utente.
Immaginiamo ora che in un ufficio X che ha a disposizione 2 prese telefoniche e una dati, nasca la necessità di far diventare una delle due prese telefoniche una presa dati poiché in quell’ufficio sono aumentate le persone che ci lavorano e quindi anche il numero di computer collegati all’esistente rete L.A.N. Per far diventare una delle prese telefoniche una presa per dati, sarà necessario effettuare una semplice permuta nell’armadio di permutazione ed il gioco è fatto. Pensate a ciò che sarebbe stato necessario se non ci fosse stato un cablaggio strutturato.Si va bene, e’ andata perduta una prese telefonica, ma questo e’ un’ aspetto che si vedrà in seguito quando si tratterà l’aspetto della progettazione in funzione delle così dette Work Area e la quantità massima di personale che possa lavorare nello stesso ambiente.
Da questa introduzione, che spero abbia dato ai lettori una panoramica sulla validità e convenienza di una cablaggio di questo tipo, si può passare sicuramente alla definizione formale di Cablaggio Strutturato:
Definizione:
il cablaggio strutturato è una infrastruttura composta da componenti passivi come cavi, connettori, prese permutatori ecc.. posati in opera, al fine di poter interconnettere apparati attivi come Computer Stampanti,Monitor, Telefoni, Router,Switch, ecc.. in modo da integrare i due principali sistemi di distribuzione de i segnali in un edificio commerciale quali Dati e Fonia.