Il potere della
stupidità
Meditare
sulla stupidità
Recensione
su MediaForum febbraio 2005
In una delle sue meditazioni, il Dalai Lama dice: il buon senso ci indica che la vita umana è breve, è che è meglio trasformare il nostro fugace passaggio in qualcosa di utile, per noi e per gli altri. In risposta a una mia citazione di queste parole, Giancarlo Livraghi mi ha inviato il suo nuovo libro, intitolato Il potere della stupidità e pubblicato per i tipi della Monti & Ambrosini Editori, una nuova iniziativa di Andrea Monti, al prezzo di 12 euro.
Il dono mi è pervenuto accompagnato da un pensiero di Livraghi: Spero che questo libro sia utile a noi e agli altri. Dopo averlo letto ho la convinzione che possa veramente essere utile per ognuno di noi, anche in riferimento allutilità che ad altri ne deriverebbe.
Albert Einstein disse: Due cose sono infinite: luniverso e la stupidità. Sulluniverso non sono sicuro, e Livraghi tenta di spiegare in poco più di cento pagine perché un vero problema è causato dalla difficoltà nel definire la stupidità o lintelligenza.
In venticinque capitoletti, più un epilogo e dei semplici pensieri sulla Teoria del caos, nel tentativo di semplificare la complessità, lautore che da molti anni persegue lobiettivo di conoscere più profondamente la stupidità, anche con laiuto, oltre al saggio di Carlo Cipolla leggi fondamentali della stupidità umana, di altri studiosi stranieri senza abbandonarsi a sociologismi o manierismi, con la sua ben nota ironia, permeata di cultura umanistica e vasta esperienza, ci offre un saggio preoccupante dei malanni della cultura. O meglio della non cultura di un malanno così diffuso come la stupidità.
Di facile lettura, anche perché ben organizzato nella sua stesura, è consigliabile averlo, non tanto nella biblioteca, ma piuttosto in tasca o magari nella borsa di lavoro: perché gli eventi stupidi si incontrano ogni giorno e a ogni livello, perché tutti siamo soggetti al potere di altri e soprattutto perché limprevisto esiste. Così ognuno potrà dimostrare intelligenza nel riconoscere e correggere i propri errori prima che il danno diventi troppo grave.
Enrico Robbiati

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di presentazine del libro