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Alcuni
cenni su Giannutri
Situata a 18 km dall'Isola del Giglio e a 23 da Porto Ercole, è
la più meridionale delle isole dell'arcipelago toscano.
Fu chiamata Artemisia dai Greci e Dianium dai Romani e la sua storia
è spesso legata a quella dell'Isola del Giglio. La presenza romana
è testimoniata dai resti della splendida villa dei Domizi
Aenobarbi (I-II sec. d.C.). L'isola fu abbandonata nel III sec.
d.C. e subì sorti alterne fino a quando, nel 1860, fu annessa al
Regno d'Italia.
Nel 1861 vi fu impiantato un faro e nel 1865 l'isola fu
"regalata" dall'allora ministro Quintino Sella all'Isola
del Giglio, che però la vendette alla Principessa Ernestina dei
Principi Scaletta.
Recentemente Giannutri è entrata a far parte del Parco Nazionale
dell'Arcipelago Toscano.
Viene anche chiamata "l'isola dei gabbiani" perché
qui i gabbiani svernano e nidificano, prima di ripartire nel mese di
luglio.
La bellezza dei fondali e la varietà di fauna marina
fanno di Giannutri una delle più belle mete immersionistiche di
tutto il Mediterraneo.
I fondali sono un vero paradiso per i subacquei perché ricchi di
grotte, gorgonie, rose di mare, cavallucci marini, stelle marine,
coralli, ricciole, dentici, saraghi,
spugne e relitti di navi.
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