Apertura 1

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L'apertura di 1, e la sua gestione, caratterizza tutto il sistema. La risposta immediata a controlli, introdotta per la prima volta dal Fiori Napoletano, ha infatti la specifica funzione di impostare il "tono" della dichiarazione sin dalle prime battute. Le risposte negative o semi-positive (1 ed 1) mostrano, da parte del rispondente, una forza limitata in termini di controlli e, di conseguenza, conducono il più delle volte a contratti parziali o di manche. Le risposte positive (1 ed 1SA) garantiscono la manche e lasciano aperta la strada alle verifiche necessarie per un eventuale slam. Le risposte forti (2 e 2) sono invece il più delle volte, premesse di una dichiarazione di slam.

Ciò che è veramente importante, comunque, è il comportamento che l'apertore (per comodità chiamiamolo Nord) ed il rispondente (Sud) devono tenere durante il corso della dichiarazione.

Sulla risposta di 1:

Nord deve mostrare al più presto l'intero valore della sua mano, forzando immediatamente a manche, se necessario, o mostrando in pieno la propria forza, se questa è tale da permettere la manche anche in presenza di un appoggio minimo da parte del rispondente;
Sud, invece, deve sempre ricordarsi di aver già mostrato una mano molto debole, e deve quindi essere pronto a rivalutare la propria mano, quando Nord invita a manche o a slam, tenendo conto delle informazioni distribuzionali acquisite e della localizzazione delle proprie esigue forze.

Sulla risposta 1:

Nord può mostrare con tranquillità la propria distribuzione, in quanto la situazione è forcing manche. In caso di fit, o di conclamato misfit, Nord deve chiudere rapidamente a manche quando sa che mancano almeno 3 controlli per poter chiamare slam. Il mantenimento di un basso livello licitativo è quindi sintomo della presenza di un elevato numero di controlli, ed è quindi un invito rivolto a Sud perchè valuti la propria mano ai fini dello slam;
Sud deve tener sempre conto che un Asso o due Re costituiscono un massimo in termini di controlli, e che la presenza di singoli o chicane laterali possono fare la differenza per un eventuale accostamento a slam. Sud deve quindi rivalutare la propria mano quando un proprio valore distribuzionale sembra essere esaltato dalla sequenza licitativa seguita, e non deve disdegnare una riapertura oltre il livello di manche in presenza di 2 controlli, di almeno 2 donne che "giocano" e di un singolo potenzialmente utile.

Sulle risposte positive:

Nord continua a chiudere a manche nel caso sappia che i controlli sono insufficienti per uno slam, lasciando eventualmente a Sud l'onere di riaprire la dichiarazione qualora questi detenesse valori extra non dichiarati;
Sud deve essere consapevole di aver già dichiarato l'intera propria potenzialità in termini di controlli. Deve quindi stare pronto ad abbandonare la licita sotto il livello di slam qualora Nord non incoraggi, ma ha la responsabilità di promuovere un accostamento a slam qualora la propria mano presenti solide lunghe di sviluppo, singoli e chicane, "quacks" nei pali dichiarati dal compagno o, più in generale, valori di gioco non esprimibili in semplici controlli.

L'interferenza avversaria

Una delle più comuni critiche ai sistemi basati sul fiori forte viene dal timore che questi subiscano continuamente devastanti interferenze avversarie. Si tratta di una critica infondata, e basterebbe, a questo scopo, ricordare che giocatori come Meckstroth, Rodwell, Wolff, Hamman, Soloway, Cohen, Sontag, Weichsel  e tanti altri, sebbene immersi in una cultura americana tendente ad esaltare i sistemi basati sulla quinta nobile, sono da decenni ai vertici internazionali giocando sistemi basati sul fiori forte. Come mai giocatori di quella forza giocano fiori forte se è così fragile?

 Forse proprio perchè non è poi così fragile. L'interferenza "selvaggia" sull'apertura di 1 forte è, in realtà, un'arma a doppio taglio. Infatti, in presenza di interferenza avversaria:

Sud, con mano forte, è comunque in grado di mostrare le caratteristiche essenziali della propria mano, indicando il più delle volte il numero di controlli o, quanto meno, le linee generali della propria forza e distribuzione. E' vero che di Nord non si sa ancora nulla in termini di distribuzione, ma almeno si sa che è forte.
Se Sud mostra una mano debole, Nord sa quando deve tenere un comportamento cauto e non disdegnare una punizione agli avversari se questi esagerano nell'azione di disturbo.
Spesso alla stessa pressione interdittiva sono ancor di più sottoposti i dichiaratori di quinta nobile che, sull'apertura di 1 o 1, possono subire danni ben maggiori.
Se Est non disciplina il suo intervento Ovest non è mai in grado di decidere quale comportamento deve tenere, rischiando di sotto o sovra dichiarare in continuazione.
Se la mano è poi giocata dalla linea Nord-Sud le informazioni distribuzionali acquisite possono essere usate per realizzare contratti altrimenti infattibili.
Le mani che si prestano ad azioni interdittive violente non sono poi così tante, mentre un atteggiamento tattico della linea in difesa votato esclusivamente alla distruzione può essere foriero di punizioni molto dolorose.

In conclusioni, occasionali errori indotti da una efficace azione di disturbo avversaria non devono scoraggiare. Se si pensa alle difficoltà che i sistemi naturali hanno, anche senza interferenza avversaria, quando la maggioranza della forza è concentrata nelle mani di uno solo dei due giocatori, si vedrà che qualunque sia il target dichiarativo, parziale, manche o slam, l'adozione del fiori forte conduce, alla lunga, ad enormi vantaggi.

A questo deve essere aggiunto l'enorme precisione che viene acquisita dalle aperture a colore, che possono essere facilmente distinte tra deboli, medie e forti in un range di soli sei punti, dando così la giusta enfasi ai valori distribuzionali. Come dice Garozzo, la forza del fiori forte viene fuori ancor di più proprio quando non si apre di un fiori.

In ogni caso, nelle condizioni tattiche più sfavorevoli (zona contro prima), si può, con mani ricche di distribuzione, alzare il livello dell'apertura di uno a colore a 17/18 punti, in modo da poter mostrare comunque la forza tramite sequenze di revere, guadagnando tempi licitativi in caso di interferenza avversaria.

  La gestione dell'appoggio su apertura di fiori forte

Uno dei cardini del sistema sta nel modo con cui viene dato l'appoggio nelle sequenze forcing manche. Già si è visto che, in questi casi, il sistema sfrutta il fatto che si può tenere aperta la dichiarazione anche con tempi "neutri" a SA ed in un nuovo colore, per ritardare l'appoggio quando questo non è di almeno un onore maggiore (vedi paragrafo sugli appoggi).

Sull'apertura di 1, inoltre, il sistema prevede che l'appoggio immediato di Sud ad un colore mostrato da Nord non solo mostri almeno un onore maggiore terzo, ma che garantisca una quinta laterale (nell'altro minore su un minore, in un qualunque colore su un nobile). In questo modo l'accostamento a slam è enormemente facilitato, in quanto un buon slam richiede normalmente atout solide, controlli in numero e posizionamento adeguato ed una fonte laterale di prese, il più delle volte costituita da una lunga del morto.

A questo scopo il sistema prevede la distinzione tra pali laterali deboli (capeggiati al massimo da un onore maggiore) e pali laterali solidi (capeggiati da un minimo di due onori maggiori).

La tipica sequenza dopo apertura di 1 forte

Normalmente la dichiarazione si evolve secondo le seguenti linee:

  1. La linea ricerca un fit mostrando in maniera naturale i propri colori
  2. Se il fit è escluso, la dichiarazione si dirige verso un contratto a SA, dichiarabile indifferentemente dal primo dei due giocatori che non ha pali o appoggi da mostrare, ma sempre con un occhio alla posizionalità
  3. Se il fit è determinato a basso livello vale il principio del "fast arrival". Più rapida è la conclusione a manche e più debole è la propria linea.
  4. Se la dichiarazione si dirige verso lo slam tutte le dichiarazioni nel colore concordato (o a SA se non vi è colore concordato) sono tempi di riposo (indicanti un minimo), mentre tutte le altre dichiarazioni (4SA e 5SA compresi) hanno valore di cue-bid mista o di tempo forzante.
  5. La sequenza è guidata prevalentemente dall'apertore, che è l'unico a conoscere con precisione i controlli presenti sulla linea, ma sempre in un clima cooperativo, dove le informazioni distribuzionali devono servire ad entrambi i giocatori per valutare in maniera dinamica la propria mano. Si è ben lontani, quindi, dalle logiche dei relais dove uno dei due si limita a descriversi e l'altro prende tutte le decisioni.