Alessandra, Ufficiale del RIS. Il nuovo romanzo di Francesca Padula

 

 

Editoria

 

 

(Roma) Alessandra, Capitano del RIS, una nuova strada da percorrere  è il nuovo romanzo della scrittrice-biologa pisana Francesca Padula. Pubblicato dalla Manidistrega Editrice, formata da donne che hanno fatto una precisa scelta editoriale: pubblicare soprattutto scrittrici donne ed aiutarle ad emergere in un settore di non facile accesso come quello editoriale, che spesso non lascia molto spazio agli esordienti e ai piccoli autori. L’editrice si rivolge preferibilmente ad un pubblico femminile, che da ormai 6 anni è già affezionato lettore della rivista ondine www.manidistrega.it, portale dedicato alle donne toscane

Il romanzo racconta la storia di una biologa e mamma di un bambino di nove anni, una donna che in un attimo vede cambiare la propria vita e si trova a dover affrontare la tragica morte del marito, ucciso da una banda criminale mentre svolgeva il suo lavoro come carabiniere. Una vita spezzata, dalla quale la protagonista riesce con la sua determinazione a riemergere. Motore di tutto è l'amore per il figlio, un bambino che deve a sua volta superare la perdita del padre. Alessandra, grazie alla sua preparazione scientifica entra nel mondo dell'Arma, diventando un capitano dei Ris: anche lei è un carabiniere, come il marito morto e ciò l'aiuta ad elaborare un lutto non facile. La vita della protagonista sì divide fra il ruolo di madre e quello di scienziata nei laboratori del Ris a Parma, con il compito di trovare risposte e colpevoli di delitti spesso efferati.

Un romanzo che si tinge di giallo, ma anche di rosa. Alessandra, infatti, con il tempo riesce a recuperare, insieme a suo figlio, la serenità grazie all'affetto dei suoi colleghi che diventano anche amici e accompagnano la sua storia in una bella e romantica Parma, dove la protagonista incontra anche l'amore e un nuovo padre per il suo bambino.

Un libro che ha già ricevuto gli apprezzamenti di Luciano Garofano comandante del Reparto Investigazioni Scientifiche di Parma (Ris) e dello scrittore Leonardo Gori, che nell’introduzione e nella prefazione esprimono i loro positivi commenti. Scrive, infatti, Luciano Garofano: “Ne esce un racconto pieno di sentimento, di emozioni, di umanità, ma anche di contrarietà, di momenti di tristezza e di gioia, dove non mancano certo i colpi di scena. Il tutto è sapientemente condito di onestà, umanità, altruismo, tenerezza, passione, scienza, in un intreccio dal ritmo pacato, delicato, romantico, ma sempre dinamico e coinvolgente, che ti permette di immaginare e di rivivere i personaggi con grande realismo e altrettanta partecipazione emotiva”.

 (Delt@ Anno VI, N. 193  dell’9 ottobre  2008)