(Roma)
Milana Terloeva č
una giovane cecena che ha vissuto il dramma della guerra e del
terrorismo nel suo Paese, rifugiata come altri 250000 suoi connazionali,
dopo l'entrata dell'esercito russo in Cecenia nel 1999.
Nel 2003 Milana ha
avuto la possibilitą di trasferirsi a Parigi, con una borsa di studio.
Qui, al sicuro, ha deciso di portare una testimonianza dei fatti
accaduti nella sua terra, dell'orrore e del dolore di una popolazione
devastata e stremata, scrivendo il suo libro
"Ho danzato sulle rovine"(Ed
Corbaccio)
Una testimonianza,
questa, che ci porta a conoscere il punto di vista di quella generazione
che ha dovuto cercare dentro di sč la voglia di vivere e sopravvivere,
tentando in ogni modo di conservare dei brandelli di "normalitą" nella
propria vita quotidiana quando anche uscire per la spesa o andare
all'universitą significavano rischiare la vita. Se gli attentati a Mosca
si intensificavano dopo la vittoria degli indipendentisti, l'entrata
dell'esercito russo in Cecenia e la guerra segnarono l'inizio di
terribili tragedie ed uccisioni arbitrarie, quando solo il fatto di
essere ceceno significava dire essere additato di terrorismo.
Milana descrive
queste terribili e travagliate vicende della propria esistenza
racchiudendole simbolicamente tra due feste danzanti: la prima, che non
č mai stata, triste presagio delle future rinunce e sofferenze,
l'ultima, quella del ritorno, speranza di vita racchiusa nella
consapevolezza della volontą di ricostruire la propria vita e il proprio
Paese. L'autrice infatti č
tornata a vivere a Grosny (capitale cecena) abbandonando il suo "esilio"
francese, nel 2006,
iniziando a lavorare per una ONG che si occupa di diritti umani, per
continuare a combattere per la libertą.
(Delt@
Anno VI, N. 106 - 107 del 9 10
Maggio 2008)
Daniela Mazza |