Eve, un reportage dall’Etiopia sulle MGF

 

Editoria

 

 

(Roma) E’ trascorsa da qualche giorno laGiornata contro le mutilazioni genitali”, che ricorrre ogni anno il 6 febbraio, ed esce in libreria un testo che ne documenta la terribile, quotidiana infelicità. Eve (Damiani Editore) è un reportage di grande interesse sociale, oltre che di indubbio valore tecnico. Un lavoro che affronta, in una settantina di scatti in bianco e nero, in maniera efficace la condizione della donna nella regione del Wolayta, in Etiopia. Il fotografo Giovanni Marrozzini entra in questo mondo e lo fa scoprire, illustra senza far vedere e ci consegna, attraverso le immagini, la rappresentazione della realtà sociale e umana delle donne Wolayta. Il suo è un viaggio attraverso i villaggi dell’altopiano, alla ricerca della diversità del vivere, delle storie, delle persone. Un documento della complessa realtà africana, sintesi di molti incontri e silenzi, di sorprese, di gesti incantati e sguardi fuggitivi. In particolare Eve affronta il tema dell’infibulazione, documentando questa drammatica realtà che segna l’ingresso della donna nell’età adulta e la sua pienezza del riconoscimento sociale. Per le donne etiopi, infatti, questo è il primo atto di un lento e progressivo apprendistato al dolore, verifica della capacità di sopportare prove difficili, raggiungimento della pienezza del ruolo loro assegnato, preghiera di fertilità e di desiderabilità agli occhi maschili. Osservando la quotidianità delle donne Wolayta, Marozzini documenta solo una delle tante realtà appartenenti alle 100/140 milioni di donne che nel mondo, prevalentemente nell’Africa Subsahariana, hanno subito una qualche forma di mutilazione o modificazione dei genitali.  

(Delt@ Anno VIII, n. 25 dell’8 febbraio 2010)