Folla, urla, eccitazione hanno riempito questo posto per quasi un
millennio […].
Roma, città eterna. Centro del mondo, pulsante di
vita. Custode di antiche emozioni e di sogni millenari. Da sempre. Un luogo unico, con alle spalle una storia
straordinaria, che non riesce mai a sorprendersi di nulla: «questa è la
città – sottolinea Corrado Ruggeri nella Prefazione – dove un marito si
poteva vincere a un’estrazione del lotto, dove la fine di un amore
veniva ufficializzata con la semplice decisione, tutta rimessa all’uomo,
del ripudio della moglie. Dove la prostituzione è sempre stata attività
fiorente e scanzonata, con un esercito di persone coinvolte, e non solo
di sesso femminile». Una città capace di forgiare gli animi, di
trasformare la romanità da semplice caratteristica a sigillo unico e
inconfondibile e di traslare all’oggi, con originalità e disinvoltura,
la sua più polverosa antichità. Barbara Fabiani firma un racconto che attraversa i
secoli tramite i luoghi, il carattere e l’anima più vera di Roma. Un
percorso che corrisponde ad alcuni principali itinerari turistici e si
snoda lungo i sentieri della storia, ma anche per le strade di oggi,
dove la città vive e pulsa, si affanna, fa affari, si incontra: Circo
Massimo, Foro Boario, Bocca della Verità, Campidoglio, S. Teodoro. Roma
ha avuto il particolare destino – sottolinea l’autrice nell’Introduzione
– di essere stata non una, ma ben due volte l’epicentro di poderosi
processi politici, culturali e religiosi che hanno influito su buona
parte del mondo: prima con la Repubblica e l’Impero, poi con il Papato.
Eppure, come ogni aggregato umano, la Città Eterna è stata amalgamata
dalle emozioni e dalle regole, stabilite o violate, di cui è intriso
l’agire delle persone, con la differenza che qui il luogo universalizza
il contenuto.
Fare l’amore a Roma
è un progetto ambizioso e personalissimo, condotto con rara maestria e
impreziosito da un ricco apparato iconografico, in cui si è scelto di
raccontare una città fatta di monumenti e di esistenze, nell’ambito di
un interscambio continuo tra il mondo passato e l’esperienza che esso ci
ha tramandato viva, intera, attualissima. Gli affetti, l’amore, le
relazioni familiari, il matrimonio o il divorzio, la nascita e
l’educazione dei figli, l’infanzia, l’onorabilità, il lecito e il
vietato; e insieme le chiese, le piazze, i palazzi, luoghi prodotti
dalla storia e nella storia, dalla vita delle persone e dalle loro
relazioni.
Se voi, ricchi viaggiatori, fosse passati in piazza del Popolo sul
finire del Cinquecento, di certo sareste stati fermati da uno strano
uomo, scalzo e a capo scoperto, vestito con una tunica turchina corta al
ginocchio e con un grosso rosario al collo; costui vi avrebbe teso una
cassetta di latta per le elemosine pronunciando le parole: «Litterato
dimanda limosina pe’ suoi putti». A questo punto avrete notato dietro il
personaggio un gruppetto di bimbi e bimbe tra i 5 e i 12 anni con lo
stesso abito turchino, il volto sporco e lo sguardo asciutto dei bambini
di strada […].
(Delt@
Anno VII, N 59 - 60
del 20 - 21 Marzo 2009)
Claudia Frattini |