Dopo sette mesi di feroce corte e spudorata poesia sentimentale, un
giorno la Follia decise di accettare l’invito della Curiosità: una
romantica passeggiata in riva al mare. Approfittando di un momento di
silenzio e decisa a conquistare il cuore della sua amata, la Curiosità
guardò la Follia negli occhi e le chiese: «Supponiamo che tu fossi
costretta a fare a meno di tutte le parole che conosci, eccetto sette,
quali manterresti?».
Quasi senza esitare la Follia rispose: «Dio, vita, amore, bellezza,
terra…» ma non riusciva a trovare le ultime due per completare il gioco.
Così dopo essersi sfidata ripetutamente, irritata e indispettita la
Follia chiese alla Curiosità di terminare al suo posto la serie di nomi.
Quello era il momento per capire quanto di loro sarebbe rimasto nel
tempo, così, raccolto il coraggio fra le mani, la Curiosità rispose:
«Hai nominato parole importanti che racchiudono valori fondamentali per
l’esistenza di ognuno di noi, tuttavia hai dimenticato le più importanti
di tutte, senza le quali le altre non avrebbero potere, ovvero ‘tu’ ed
‘io’.
Senza queste parole non ce ne sarebbero altre. Dobbiamo essere e
dobbiamo prendere».
Senza Curiosità e Follia la vita non avrebbe senso.
E’ un romanzo d’introspezione, scandalo e coraggio,
questo primo libro di Vincenza Tomasellli, a metà tra epistolario e
analisi. Sessanta pagine, prese da metà trama, in cui l’autrice descrive
l’incontro casuale di due donne, ritrovatesi in un attimo l’una nelle
braccia dell’altra: una giornalista in trasferta a Bologna per lavoro ed
una hostess di volo. Un meraviglioso imprevisto. L’inizio di un sogno ad
occhi aperti, ma anche di un percorso travagliato d’esistenza e d’amore.
Attraverso il quale scoprire che il segreto di ogni cosa è nell’arte di
sfidare il mondo, senza accondiscenderne le pretese: mordendo la vita,
tuffandosi nel pieno delle emozioni e vivendo ogni attimo come fosse
l’ultimo, con estremo rispetto e uno sfrenato amore per sé stesse. Una
filosofia di vita, prima di tutto, intrisa del gusto del proibito e
dell’impossibile. Una maniera ingorda di esistere, che fa crescere,
sentire, emozionare, e in nome della quale occorre necessariamente
sacrificare una parte di sé. Scoprire i lividi dell’anima, le ferite del
cuore, l’album dei ricordi più veri. Vincenza Tomaselli ci regala pagine avvincenti,
nutrite di entusiasmanti pennellate dell’anima, in cui la metafora è
complice del coraggio della trasparenza, e l’ironia è fedele custode
della riservatezza.
Per un attimo mi ferisci ma poi dimentico, risorgo più forte di prima
perché credo che solo gli insoddisfatti, i tristi, gli innamorati
traditi, elargiscono crudeltà gratuitamente…io amo e di amare non
smetterò mai…
(Delt@
Anno VII,
N 81 del 16 Aprile 2009)
Claudia Frattini
L’AUTRICE Vincenza Tomaselli è nata a Siracusa nel 1971. E’
iscritta all’indirizzo storico della Facoltà di Scienze Politiche di
Bologna. Giornalista dal 1999, scrive per il mensile “I Love Sicilia”.
La voce a me dovuta è il suo
primo libro. |