Giuseppe Pulina, L'ANGELO DI HUSSERL. Introduzione a Edith Stein

 

 

Editoria

 

 

 

(Roma) Vita e pensiero costituiscono in Edith Stein un binomio inestricabile. Non può essere diversamente per una filosofa che aveva deciso di sperimentare la Croce ancor prima di finire i suoi giorni ad Auschwitz. Ma in che cosa consiste più propriamente la forza dell’opera di Edith Stein, filosofa ebrea convertitasi al cattolicesimo, interprete autentica di istanze spirituali tra le più radicali? Si può rispondere alla domanda indicando alcune delle rotte seguite dalla sua ricerca filosofica: gli studi sull’empatia; l’esigenza di conciliare il rigore scientifico della fenomenologia husserliana con la riscoperta di Tommaso d’Aquino; l’interesse per l’angelologia; la fiducia in una filosofia perenne capace di rinnovamento; la tematizzazione straordinariamente profetica del motivo della Croce, suggeritole dall’attenta lettura delle opere di san Juan de la Cruz. Occuparsi di Edith Stein significa anche poter cogliere i tanti raccordi che ne mettono la figura e il pensiero in contatto con alcune delle maggiori personalità intellettuali del nostro tempo come Max Scheler, Simone Weil, Gerda Walther e Maria Zambrano, fonti, dirette e ipotizzabili, di un percorso filosofico tra i più originali di tutto il Novecento.

 Per sfogliare il trailer del libro si può ciccare su http://www.editricezona.it//pdf%20per%20la%20rete/Langeloshort.pdf

 L’autore insegna filosofia in un liceo della Gallura e Antropologia filosofica presso l’ISSR Euromediterraneo di Tempio Pausania, si occupa di pensatori mitteleuropei, collabora con diverse riviste (“Diogene Filosofare Oggi”, “Azione nonviolenta”), dirige “Mneme Ammentos” e il foglio critico-letterario “Plico”. Tra le sue opere: “L’imperfetto pessimista. Saggio sul pensiero di Michelstaedter” (Poggibonsi, Lalli, 1996), “Minima Animalia” (Sassari, Mediando, 2005) e “Animali e filosofi (Firenze, Giunti, 2008).

(Delt@ 6 agosto 2008)