Storia delle altre 

 

 

Editoria

 

 

(Roma) Amantità: è il neologismo (tradotto dall'inglese 'mistressdom') coniato dall'autrice per definire (e poi raccontare) i modi, diversi dal matrimonio, con cui le donne si mettono in rapporto con gli uomini. Che poi in realtà sono essenzialmente uno, che conosce - a seconda delle varie società - diverse declinazioni. Insomma le altre del titolo del libro sono le 'amanti', le 'amiche’, le 'concubine’.

Un saggio poderoso nel quale Abbott ripercorre una situazione affettiva, sessuale, sociale, intellettuale, che ha coinvolto un'infinità di donne e, naturalmente, gli uomini.

Un fenomeno che appartiene a tutte le epoche e a tutti i luoghi, a ogni tipo di classe condizione sociale e colore di pelle. “Ci sono le aristocratiche e le schiave - scrive l'autrice - le moglie, le madri e le zitelle, e chi vive nelle capanne e chi negli harem, chi in una casa modesta e chi in un palazzo. Alcune sono famose, di solito a causa dell'uomo con cui stanno, altre possono essere debolmente evocate solo attraverso i ricordi di un amante, altre ancora non hanno lasciato traccia che in qualche documento burocratico”. E i nomi ovviamente non mancano: dai più noti - per restare ai tempi moderni - come quelli di Monica Lewinsky, Marylin Monroe, Maria Callas, e tante altre. Quasi tutte nell'ombra. Ma il primato di durata mondiale dello scandalo - dice Abbott - spetta indubitabilmente a Camilla Parker-Bowles ora legittima moglie di Carlo di Inghilterra.

“'Ero interessata in particolare al modo - scrive Abbott - in cui l'amantità riflette la natura del matrimonio e/o del rapporto maschio-femmina nelle varie epoche e nelle varie culture”. E se in Oriente le concubine e i loro figli sono state rispettate e inglobate nell'istituzione familiare, in Occidente invece le leggi della società hanno quasi sempre “rafforzato la supremazia del matrimonio negando la legittimità ai figli delle amanti, qualificati tutti come bastardi, dal figlio della serva più infima fino al figlio della più altolocata duchessa” e nessun obbligo per i padri nei confronti dei figli. La letteratura e la storia occidentali sono piene di figure tormentate dalla irregolarità della nascita.

Oggi la situazione è cambiata: grazie al progresso della mentalità e della legislazione l'amantità ha guadagnato molti punti a suo favore. Ma resta intatto il groviglio umano, passionale, personale, della donna che sceglie, o è costretta dalle circostanze, ad essere un'amante. Anche in situazioni limite della storia, come ad esempio durante la Shoà che l'autrice racconta.

“Questo libro - dice Abbott - parla delle loro esperienze e delle loro storie individuali, ciascuna delle quali è importante per il modo speciale e unico in cui mostra un aspetto di quella multiforme e sfaccettata istituzione che chiamiamo amantità Elizabeth Abbott, Storia delle altre (Mondadori; pp.608; 23 euro)-

(Delt@ Anno IV, n. 82 del 14 aprile 2006)