Donne e tecnologia, le  buone prassi nella pubblica amministrazione

 

 

Editoria

 

 

(Milano) Donne e tecnologia: un rapporto che stenta ad affermarsi. Ma qualcosa sta cambiando, soprattutto nella pubblica amministrazione che, attraverso 15 progetti realizzati a livello nazionale, si mostra sensibile alle pari opportunità e al contributo che la tecnologia può offrire nella riduzione del divario di genere. È l'esperienza raccolta nel libro di Antonio Dini  Donne e tecnologia. Le buone prassi nella pubblica amministrazione italiana, edito da Il Sole 24Ore, presentato ieri a Milano, a Palazzo Isimbardi, alla presenza di Daniela Benelli, assessora alla Cultura della provincia di Milano, Arianna Censi, consigliera delegata alle politiche di genere, Marco Comastri, amministratore delegato di Microsoft Italia, Ferruccio De Bortoli, direttore de Il Sole 24 Ore, e Carlo Mochi Sismondi, presidente di Forum PA. Il libro, introdotto dalla prefazione della  ministra per le Pari Opportunità, Stefania Prestigiacomo, presenta un piccolo patrimonio di buone prassi nazionali e informa su quanto attuato da regioni, province e comuni in favore delle donne e con l'ausilio della tecnologia. I progetti censiti sono stati 57. Le 15 migliori realizzazioni sono state selezionate da una giuria di esperti indipendenti composta, tra gli altri, da Pia Marconi, dirigente generale dell'ufficio Innovazioni pubbliche amministrazioni del dipartimento Funzione Pubblica, Annamaria Guerrini, dirigente generale dell'ufficio Studi e Tecnologie del Dit, Gregorio Arena, docente di Diritto amministrativo all'Università di Trento, e Arianna Borghetti, responsabile Istruzione, Formazione e Lavoro della Conferenza delle Regioni.Il libro è una sorta di viaggio per l'Italia alla scoperta di cosa è stato fatto per promuovere il ruolo delle donne nella società e nel lavoro.

I temi ricorrenti nelle buone prassi presentate riguardano le politiche di genere e la loro trasversalità, il superamento del digital divide, l'alfabetizzazione informatica, la cittadinanza digitale e le politiche di conciliazione dei tempi. L'iniziativa è stata promossa da Microsoft, Accenture, HP e Intel nell'ambito di futuro@lfemminile, progetto patrocinato dal ministero per le Pari Opportunità e dal ministero dell'Innovazione e Tecnologia.

Le buone prassi selezionate vanno dall'archivio digitale della provincia di Matera all'ABC dell'informatica in carcere della provincia di Reggio Calabria, alle tradizioni e mestieri del comune di Sellia (Cz). Su 'Quando le donne erano i computer' si è cimentato, invece, il comune di Roma, mentre il Policlinico Gemelli di Roma ha lavorato su 'La cura del rientro', e la provincia di Torino sulle 'Donne che imparano ad osare’. Contributi di valore sono venuti anche dalla regione Campania, dal comune di Baronissi (Sa), dalle regioni Emilia Romagna e Toscana, dal comune di Bologna, dalle province di Lucca, Bolzano e Trento.

La testimonianza di una detenuta calabrese che ha partecipato al progetto futuro@lfemminile è stata raccolta da Daniela De Blasio, consigliera di Parità della Provincia di Reggio Calabria e responsabile del progetto 'Ex-Celle': “Si tratta di un'esperienza nata con l'idea di affrontare le difficoltà delle donne detenute - dice De Blasio -. Abbiamo organizzato in carcere un corso di 100 ore di alfabetizzazione all'informatica e al software per ufficio, per dare queste persone una prospettiva di vita, insegnando a compilare un curriculum e a capire le dinamiche del mondo del lavoro”. Le donne coinvolte nel progetto sono 13, di cui 3 straniere, e hanno a disposizione una serie di personal computer dismessi dalla Provincia di Reggio Calabria. 

Il libro, “un'antologia di buone notizie”, come lo ha definito l'autore, segue la realizzazione del primo censimento nazionale di quanto attuato da Regioni, Province e Comuni in favore delle donne, con l'ausilio della tecnologia. Il volume è stato presentato ieri mattina presso la Provincia di Milano, anch'essa premiata per il progetto 'Verso la cittadinanza digitale'.

Per informazioni: www.futuroalfemminile.it.

(Delt@ Anno III, n. 202 del 13 ottobre 2005)