Un vestito di luce, DI Anne Hébert

 

 

Editoria

 

 

(Ferrara) “Non dimenticherò mai questa prima paura nei suoi occhi. Gli dico che sono buono quando voglio e che lo amo alla follia, così, a prima vista, come si ama il sole che sorge al mattino. Dice che non è possibile e che sua madre l’aspetta a cena. Vuole andarsene. Gli prendo la mano.”

Miguel, adolescente figlio di immigrati spagnoli, si innamora con tutta la passione totalizzante della sua età di un danzatore che nel locale notturno parigino “Paradiso perduto” interpreta il ruolo dell’angelo caduto.

Diventato rivale in amore della madre, anch’essa attratta dallo stesso uomo, il ragazzo sarà spezzato e travolto dalla forza dei suoi sentimenti.

Un vestito di luce (Tufani editrice, collana elledi  29) è l’ultimo romanzo scritto, da Anne Hébert,: breve, intenso, drammatico, un piccolo capolavoro.

Anne Hébert (1916-2000) è la maggiore scrittrice canadese di lingua francese. Autrice di un gran numero di romanzi, racconti, poesie, opere teatrali, ha ottenuto la popolarità e l’apprezzamento della critica soprattutto grazie ai grandi romanzi, pubblicati in Francia dalle Editions du Seuil: Kamouraska(1970) e Les Fous de Bassan (1982). In italiano, sono stati tradotti e pubblicati due libri di poesia, Io sono la terra e l’acqua e Gli offesi (Marsilio, 1978), e i romanzi  Kamouraska, ora fuori commercio,  Clara, che a quindici anni disse sì (Edizioni EL, 1995), Il torrente (Sinnos, 2005) e, dalle nostre edizioni,   Les Fous de Bassan modificando il titolo in L’ultimo giorno dell’estate (Tufani, 2002). Un vestito di luce   (Un Habit de lumière) era stato pubblicato in Francia dalle Editions du Seuil nel 1999.

(Delt@ Anno VI°, N. 58 del 13 Marzo 2008)