Editoria.
(Roma)
E'
uscito in questi giorni il nuovo libro di Riccardo Geminiani, giornalista e
scrittore, dal titolo 'Carne, racconta Storia di donne e bambine
divorate ', (edizioni Aiep di San Marino) che tratta tre
vicende legate da un unico filo conduttore: la violenza sessuale. Si tratta
di un esordio nella narrativa per adulti perché Geminiani è stato finora
apprezzato autore di libri per l'infanzia... Uscito in poche centinaia di
copie a San Marino ed esaurito in pochi giorni, ha suscitato tanti consensi
ma anche molto clamore per le tematiche trattate. Un'eco arrivata oltre
confine, tanto da spingere l'editore a stampare una seconda edizione da
qualche settimana arrivata nelle librerie italiane. Il libro, che ha già
ispirato uno spettacolo teatrale, è stato anche presentato ufficialmente
alla Fiera del Libro di Torino, dove è stato accolto con attenzione,
attirando l'attenzione anche dei riflettori della Rai, divenendo uno dei
protagonisti di una recente puntata di Tg2 Neonlibri che l'ha annoverato tra
le novità più interessanti dell'attuale panorama editoriale. “Lo spunto per
queste storie mi arriva dalla cronaca - ha spiegato Riccardo Geminiani -
dalle tante vicende di abusi e violenze che la quotidianità puntualmente ci
consegna. Ma anche da esperienze vissute da persone a me vicine...”. 'Come
una rosa' è uno stupro di gruppo consumato in un bar di un piccolo paese,
crudelmente scandito dalle malinconiche e struggenti parole de 'La canzone
di Marinella' di Fabrizio De André. 'Come un gomitolo' è un dramma
psicologico di una donna matura alle prese con un inquietante nodo del
proprio passato. 'Come Cappuccetto Rosso' è una tragica rivisitazione della
celebre fiaba di Charles Perrault, ambientata ai giorni nostri e con un
epilogo mozzafiato. Un'ultima nota riguarda la suggestiva copertina e le
bellissime illustrazioni contenute all'interno del libro, realizzate
appositamente per questa pubblicazione da Nicoletta Ceccoli, apprezzata per
le sue collaborazioni con importanti case editrici italiane (Mondadori,
Fabbri e Bompiani).
(Delt@
Anno III, n. 165 del 21 luglio 2005)
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