“La scomparsa delle donne, Maschile, femminile e altre cose del genere” di MARINA TERRAGNI

 

 

Editoria

 

 

“La scomparsa delle donne, Maschile, femminile e altre cose del genere”, di Marina Terragni (edito Mondatori), si pone come il nuovo manifesto del femminismo, che parte dal cavallo di battaglia della diversità portato avanti da sempre dalle femministe radicali del Circolo della Rosa a Milano, Libreria delle donne.

Per l’autrice la differenza femminile rischia di perdersi per la scelta, quasi obbligata di molte donne di imitare i comportamenti maschili, come se questo fosse l’unico modello attualmente vincente.

Terragni riflette sulla sua condizione di insoddisfazione che le ha portato l’emancipazione, di professionista, per niente casalinga, che preferiva un sugo di tubetto di pomodoro sparato sulla pasta per dedicare del tempo alla radio e al giornale e analizza i molti testi del femminismo e pone domande sui tanti temi d'attualità: il rapporto con l'uomo, la sessualità, la vita professionale, la maternità, la religione, la politica, la bellezza.

Narra di come abbia superato questa infelicità grazie al suo imparare a "star ferma", a vivere il vuoto, l'ascolto di sè e delle altre, per capire il proprio desiderio e decidere di stare felicemente e liberamente nel mondo come donna, senza passare attraverso l’imitazione del maschio.

Forse questa è la chiave per essere egualmente competenti nel mondo del lavoro, madri e compagne senza scimmiottare modelli maschili, che, tra l’altro, forse, neanche agli uomini piacciono molto.

Del libro la critica afferma: “Un libro prezioso che getta un ponte tra generazioni diverse di donne e anche verso gli uomini perché, per avere un rapporto nuovo tra i sessi, "essere donna è tutto quello che noi possiamo fare per loro".

                                                                                             Valeria Cazzaniga