(Roma)
Nel Sud del mondo 150 milioni di bambini soffrono
di malnutrizione, 6 mila ogni giorno contraggono l’AIDS, oltre 120
milioni non possono andare a scuola e migliaia sono vittime di
sfruttamento o violenze; molte malattie potrebbero essere prevenute con
interventi molto semplici (come vaccini, zanzariere, varie misure
igieniche), spesso però sono troppo costosi per la maggior parte della
popolazione. Nel Sud del mondo, ancora, esistono gravi conflitti armati,
le cui conseguenze sono devastanti per la salute psico-fisica
dell’infanzia: gli spostamenti di massa, la convivenza forzata nei campi
profughi, l’interruzione dei servizi sanitari di base e dei rifornimenti
alimentari sono fattori che segnano in maniera profonda e prematura il
futuro dei bambini. Un modo concreto per far fronte a queste urgenti
problematiche è il sostegno all’istruzione e a un percorso di crescita
per i bambini, le loro famiglie e le comunità. Ed è questa anche la
missione di
COOPI – Cooperazione Internazionale Ong Onlus.COOPI
è un’organizzazione non governativa, laica e indipendente, che da oltre
40 anni realizza 700 progetti in 50 Paesi del Sud del mondo, aspirando a
un mondo senza povertà, capace di realizzare concretamente gli ideali di
uguaglianza e giustizia, di sviluppo sostenibile e coesione sociale,
grazie all’incontro e alla collaborazione fra tutti i popoli.
Uno dei programmi che COOPI utilizza per
raggiungere i suoi obiettivi e per sostenere i suoi progetti è il
sostegno a distanza, uno strumento semplice, concreto ed efficace di
fare cooperazione internazionale, poiché consente di programmare
interventi di lungo periodo e di garantire una crescita sana dei bambini
nel proprio Paese, vicino alla propria famiglia e all’interno della
propria comunità.Una mamma che ha già deciso di sostenere tutti i
bambini bisognosi del Sud del mondo, attraverso la sua testimonianza, è
Emanuela Folliero, nota conduttrice televisiva e da molti anni volto
istituzionale di Rete 4.
“Io
sostengo un bambino a distanza con COOPI. Sostienilo anche tu”
è il titolo della campagna di COOPI che permette da un lato al donatore
di sentirsi vicino al bambino – assicurandogli salute e istruzione
all’interno della propria comunità, a fianco della propria famiglia, nel
rispetto della cultura di appartenenza – e, dall’altro, permette al
bambino in difficoltà di ottenere cibo, cure mediche, istruzione e
protezione da ogni forma di violenza. Permette quindi al minore di
vivere finalmente una vita dignitosa.Grazie al contributo dei donatori,
COOPI riesce oggi ad aiutare duemila bambini in Perù, Senegal, Sierra
Leone, Repubblica Centraficana, Etiopia e Uganda. Ad essi garantisce
protezione, assistenza psico-sociale, alimentazione, cure mediche e
istruzione - attraverso centri dedicati e partner locali che si occupano
di loro – e si impegna a offrire pari opportunità a bambini e bambine,
oltre a rendere il sostenitore a distanza consapevole del contesto in
cui vivono i beneficiari e dell’importanza di un aiuto costante nel
tempo.Il sostegno a distanza avviato grazie a COOPI permette di creare
un rapporto coinvolgente con il bambino sostenuto. Invia infatti
periodicamente fotografie e informazioni sulla sua vita e sul paese in
cui vive oltre che sul progetto in corso, e poi ancora disegni e lettere
del bambino. Inoltre COOPI si impegna a far recapitare al bambino
lettere da parte dei “genitori sostenitori”. Il contributo richiesto per
sostenere un bambino a distanza è meno di un euro al giorno. Info:
www.coopi.org; ufficio sostegno a
distanza: tel. 023085057 (interni 217 o 255),
sostegnoadistanza@coopi.org;
www.adottareadistanza.org Numero verde
800-117755
(Delt@
Anno VIII, n. 27 del 10 febbraio 2010)
|