LA FARFALLA DI VIACCIA
di G. Guarducci - F. Campanelli

L'area di circa 4600 mq di superficie su cui sorgerà la nuova Residenza Sanitaria Assistita (R.S.A.) si trova nel Comune di Prato in località Viaccia (da cui il nome della residenza) lungo la via Pistoiese, poco dopo aver superato il ponte sul Fosso d'Iolo. Posta lungo un'importante direttrice viaria e ben collegata con tutto il territorio comunale, vicina ad arterie di comunicazione importanti, è collocata in una parte di territorio che, nonostante la recente urbanizzazione, è riconoscibile come "campagna", e quindi dotato ancora di ampi spazi verdi circostanti.
Questa è una struttura che per le caratteristiche architettoniche e soprattutto funzionali, avrà il compito di servire un'area vasta, oltre il territorio comunale, e anche di qualificare quella parte di territorio su cui insiste.
Il progetto prevede la realizzazione di un complesso con una capacità ricettiva dimensionata per circa 100 ospiti distribuiti su 45 camere doppie, suddivise in 5 nuclei, 8 mini appartamenti da uno e due posti letto, oltre tutta una serie di spazi previsti per gli ospiti giornalieri (Diurno).
Vi saranno inoltre spazi a carattere generale e di servizio alla struttura, oltre ad alcuni impianti specifici per la riabilitazione come la palestra e la piscina. Inoltre, l'area sarà dotata di un ampio giardino, parcheggi pertinenziali e pubblici.
Il complesso è composto da due edifici e si articola su quattro piani fuori terra, oltre un piano seminterrato, speculari e indipendenti tra loro e collegati a tutti i livelli da un corpo centrale, a modo di cerniera, comprendente l'ingresso e le scale principali oltre un'ascensore.
Da un punto di vista planimetrico l'impianto, posto perpendicolarmente alla via Pistoiese, si potrebbe paragonare ad una farfalla , le cui ali sono i due edifici che si aprono a ventaglio in un abbraccio ideale verso il giardino a ovest, organizzato con percorsi e aree ombreggiate.
Tutte le funzioni della RSA troveranno ovviamente alloggio nelle due ali, ciascuna dotata di montaletti.
Al piano terra sono stati individuati tutti i servizi di carattere generale e quelli che, per le loro caratteristiche, possono e devono essere fruibili anche da ospiti giornalieri, cioè maggiormente aperti verso l'esterno, come la mensa con la cucina, alcuni ambulatori, servizi di carattere amministrativo, la cappella, un laboratorio per attività varie, gli spazi per il diurno.
Si tratta di una distribuzione degli spazi a carattere collettivo, pensata per essere utilizzata oltre la struttura stessa, dove possono essere svolte attività varie in spazi aperti "open space", la cui caratteristica principale dovrà essere la flessibilità dimensionale, secondo l'uso.
In un'ala del primo piano troveranno alloggio otto appartamenti, nell'altra un nucleo di 9 delle 45 camere presenti, mentre agli altri piani saranno collocate le rimanti camere, suddivise in 5 nuclei. Ogni nucleo è composto naturalmente da 9 camere, tutte con due letti e bagno privato, oltre ai servizi previsti dalla normativa tra cui ampi spazi di soggiorno, collocati in prossimità degli ingressi.
Nel seminterrato la struttura sarà dotata anche di locali per le attività riabilitative, come una palestra, e soprattutto un locale con piscina, dove poter svolgere funzioni di idroterapia, oltre naturalmente a locali ad uso di spogliatoio, bagni e spazi di attesa.
È bene infine ricordare che tutti gli spazi sono sovradimensionati rispetto agli standard previsti per legge.
Infine per quanto riguarda i tempi di realizzazione, considerato la grandezza dimensionale dell'intervento, riteniamo possano essere stimati in tre-quattro anni a partire dalla fine del 2003.

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