La legge regionale n° 62 del 27 Maggio 1985 disciplina lo smaltimento delle acque di raccolta, specialmente per garantire la salvaguardia delle falde acquifere.
A tal proposito l'art. 20 invita all'installazione di manufatti atti a separare i primi 5 mm di pioggia, solitamente i più acidi ed inquinati da convogliare nella rete fognaria, dal resto delle precipitazioni meteoriche provenienti da strade, tetti ed ogni altra superficie esterna, da convogliare invece ai pozzi perdenti. In conformità alle suddette norme abbiamo creato un pozzetto denominato "Vasca di prima pioggia", composto da un elemento in cls vibrato, disponibile nelle seguenti dimensioni: ø1000 h 830 - 880, ø1500 x h 1160 - 1210.
Funzionamento:
L'acqua inizia il suo processo di separazione nella prima vasca "A", dove per i primi 5 mm fuoriesce attraverso una fessura variabile in proporzione alle superfici esterne di raccolta e viene convogliata alla rete fognaria direttamente collegata alla vasca "B".
La restante pioggia riempie la vasca "A" fino a raggiungere il punto di tracimazione e si riversa nella vasca "C" per poi finire al pozzo perdente che ha la funzione di reintegrare l'acqua alle falde.
Il dislivello "A" varia in base alla superficie
d'acqua da smaltire assumendo i seguenti valori:
Posa in opera:
Per una corretta posa in opera, dopo eseguito lo scavo, si deve realizzare una platea di calcestruzzo ben livellato, in modo da evitare cedimenti dovuti al peso della fossa piena; si provvederà poi alla posa dei vari elementi, avendo l'accortezza di sigillare bene tra di loro i vari elementi con malta cementizia idrofuga. |
Formula
Dimensionamento dello stramazzo (sfioratore) inserito in fosse
di separazione di prima pioggia.
Per giungere alla soluzione ci baseremo sull’equazione
nota come Formula di BAZIN:

Analisi dei fattori dell’equazione
Q: Il calcolo della portata dovuta alle piogge
viene eseguito applicando il metodo del volume d’invaso.
Tenendo conto del volume in pressione si giunge ad una formula
che consente di valutare il coefficiente udometrico. Tale
valore esprime la portata in litri al secondo per ettaro.
Sperimentalmente si può valutare tale coefficiente
tra 3 e 7 l/sec. per ha.
µ: È evidente che il coefficiente
d’efflusso potrà essere considerato costante
perché per lo stramazzo a Trapezio, che nel nostro
caso è preceduto da una Vasca di colma, non occorre
mettere in conto una velocità di arrivo. Su base sperimentale
si è riconosciuto valido il valore.
A questo punto abbiamo tutti gli elementi per poter impostare
un esempio di come si calcola la nostra incognita X:
Noti perché imposti:
Q = 0,6 l/sec. per ettaro
µ = 0,415
L = 10 cm
Si ricava che:
Pertanto da questi dati imposti possiamo esprimere dei valori
di X in funzione della grandezza dell’invaso:
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