ABBAZIA DI FARFA (FARA SABINA)

Sabato 11 dicembre 2004

ore 18

 

Presentazione del CD:

Guerre e Rimpianti La Musica di Carlo V
Musica della Corte

dir. Eduardo Notrica - Massimiliano Faraci, organo

LA GUERRA - MATEO FLECHA
a 4 voci, chitarra barocca, viola da gamba e organo

PAVANA CON SU GLOSA - ANTONIO DE CABEZÓN
Organo, viola da gamba e chitarra barocca

MISSA DE LA BATTALLA ESCOUTEZ - FRANCISCO GUERRERO
KYRIE - GLORIA
a 5 voci e organo

CANCION ILAMADA DEL EMPERADOR - LUYS DE NARVAEZ
Chitarra barocca e viola da gamba

TIENTO DEL SÉPTIMO TONO SOBRE "CUM SANCTO SPIRITU"
de la Misa "Beata Virgine" de JOSQUIN ANTONIO DE CABEZÓN
organo

MILLE REGRETZ - JOSQUIN DES PREZ
a 4 voci

MISSA MILLE REGRETZ - CRISTÓBAL DE MORALES
SANCTUS - OSSANA - BENEDICTUS - OSSANA - AGNUS DEI
a 6 voci e organo

RECERDADA QUARTA - DIEGO ORTÍZ
Organo, viola da gamba e chitarra barocca

RECERDADA PRIMERA - SOPRA LA SPAGNA - DIEGO ORTÍZ
Organo e viola da gamba

LA GUERRE (LA BATAILLE DE MARIGNAN) - CLEMENT JANEQUIN
a 4 voci

Mario Bassani, Giorgio - Carducci Soprani
Roberto Staccioli, Aldo Cupane - Tenori
David Greiner, Ville Lignell - Baritoni
Humberto Orellana - Viola da gamba
Massimiliano Faraci - Organo
Eduardo Notrica - Chitarra barocca e Direzione
Eduardo Notrica, Massimiliano Faraci - Produzione

GUERRE E RIMPIANTI
Il presente programma fa riferimento a due argomenti preferiti del rinascimento europeo che diedero luogo ad una grande quantità di composizioni basate sui seguenti “affetti”: la guerra ed il rimpianto. Le opere che fungono da punto di partenza del repertorio sono la Battaille de Marignan di Clement Janequin e la chancon di Josquin des Prez Mille Regretz, entrambe fortemente legate al contesto storico-culturale della corte dell’imperatore Carlo V. L’ambiente musicale di Carlo V (1516-1556) era costituito dai migliori polifonisti dell’epoca, tra cui molti prestigiosi musicisti franco-fiamminghi. Tale ambiente, oltre ad una intelligente strategia di alleanze politiche e vincoli dinastici creata dall’imperatore, potenziò il successo della musica erudita del nord Europa. I musicisti così come le partiture viaggiarono per l’intero continente europeo diffondendo la polifonia franco-fiamminga e influendo immensamente
sul resto delle realtà musicali locali. In partenza per il viaggio che avrebbe sancito la
sua proclamazione a re di Spagna nel 1517 Carlo V trasse con sé la cappella fiamminga di Bruxelles diretta da Nicolas Gombert , specializzata nel repertorio vocale polifonico. Ne fondò un’altra formata esclusivamente da musicisti spagnoli affiliati alla casa reale di Castiglia, strumentisti virtuosi di tecla, arpa e vihuela.

Guerra e lotta
Nella qualità di ultimo imperatore del Sacro Romano Impero Carlo V concentrò su di sé un enorme potere per cui divenne una minaccia per il re di Francia Francesco I. Questo tentò un contrattacco espansionistico in direzione dell’Italia e, in uno di questi confronti, i francesi vinsero il duca Sforza nella battaglia di Marignano, elogiata in maniera stravagante da Clement Janequin nella Bataille de Marignan. Basata su questa meraviglia programmatica ed onomatopeica la Missa de la batalla escoutez dell’andaluso Francisco Guerrero (1528-1599) possiede una tonalità brillante, con temi e ritmi vigorosi pur non presentando i contrasti e le imitazioni di scene guerresche dell’originale di Janequin. Il suo stile a tratti circospetto, non possiede l’effusione di altre battaglie, messe ed opere organistiche basate sullo stesso tema.
L’esempio di Mateo Flecha invece è il prototipo delle possibili mutazioni di stile da un paese a un altro. Flecha elabora il brano originale e lo fa diventare una ensalada,un genere autoctono della penisola iberica basato sulla mescolanza di melodie, metriche e lingue.

Pena e rimpianto
Cancion del emperador è il nome scelto da Luys de Narvaez come sottotitolo per la sua versione dell’espressiva Mille Regretz (Mille lamenti) di Josquin des Prez. Questa chanson fu una delle più famose nella prima metà del secolo XVI. L’intensa austerità di essa è in perfetto accordo con il carattere del Re. Venne utilizzata come modello compositivo per decenni e molti musicisti vicini alla corte (Gombert, Morales, Narvaez) composero opere tenendola come esempio. A metà tra storia e leggenda, si racconta che il Re voleva che gliela cantassero tutti giorni. Il sivigliano Cristobal de Morales, non affiliato tuttavia alla Cappella fiamminga di Carlo V, dedicò all’imperatore numerose opere. Nella sua Messa parodia Mille Regretz presenta uno stile di scrittura fortemente influenzato da Josquin, risultato del suo soggiorno a Roma come cantore
della Cappella Pontificia. Nel 1536 Morales ebbe l’opportunità di salutare l’ingresso a Roma di Carlo V che in questa occasione visitò la confraternita di San Giuliano dei Fiamminghi (della quale era membro) e la sua piccola chiesa, manifestando grande ammirazione.

Tecla, arpa y vihuela
Seguendo la tradizione di adattare musica vocale per strumenti, il repertorio conservato nei canzonieri e nei libri strumentali (come quelli di Bermudo, Henestrosa e Milán), si presenta nelle forme musicali popolari dei Villancicos, Canciones, Romances e Madrigali che si alternano alla pratica strumentale della tradizione dei Tientos, Fantasias, Glossa e Diferencias. In questa sede sono elencati alcuni tra i più importanti musicisti che lavorarono intorno alle Cappelle Musicali di Carlo V: l’organista cieco Antonio de Cabezón, il vihuelista Luyz de Narvaez e il violagambista Diego Ortiz di cui si ilustra una Pavana di moda dell’epoca, la mitica Cancion del emperador, un Tiento su una melodia di Josquin e due Recercadas pressi dal Tratado de Glossade 1553 di Ortiz Eduardo Notrica

Musica della Corte
L’Ensemble Musica della Corte concentra il suo lavoro sulla musica rinascimentale e barocca con diverse formazioni vocal-strumentali. Si è proposto nelle sale da concerto e nelle chiese in Italia e in Germania. Nel Luglio 2001 ha presentato in Germania la prima dell’opera barocca spagnola “Los Elementos” di Antonio de Lliteres presso la Kulturbrauerei-Berlino, ottenendo grande successo di pubblico e di critica. Il gruppo ha ricevuto l’invito per l’inaugurazione del Festival “Spanische Klassiksommer 2002” (Festival d’estate di Musica Spagnola 2002) svoltosi alla Philharmonie di Berlino, sede della prestigiosa Filarmonica. “El Fuego, polifonia profana del Siglo de Oro”, la sua prima produzione discografica per l’etichetta Voice of Lyrics (Francia), è uscita nel 2003. A Roma si è presentato nella stagione concertistica dell’ Associazione Telsiope nell’Auditorium del Museo degli Strumenti Musicali di Roma, con la prima in Italia di “Los Elementos”, nella Stagione della Chiesa San Giuliano dei Fiamminghi con il programma “Pues nacistes Rey del cielo” e nella Stagione del Teatro
dell’Ascolto, con “La mescolanza musicale”.

Massimiliano Faraci
ha studiato pianoforte e clavicembalo diplomandosi rispettivamente nel 1988 e nel 1997. Fino al 1992 ha svolto attività di pianista solista ed in gruppi da camera. Dal 1992 svolge prevalentemente attività di clavicembalista e organista dedicandosi al repertorio del XVII e XVIII secolo. Collabora con ensemble in tutta Italia. Ha effettuato registrazioni per la Radio Vaticana. Nel 1994 e nel 1997 ha effettuato tournee in India, Bangladesh e Pakistan, in seno ad un progetto di diffusione della musica italiana dal rinascimento al 1900. E’ promotore di iniziative musicali per la divulgazione del repertorio barocco nel territorio Laziale. Dal 1998 è organista presso la Chiesa e Fondazione Reale Belga San Giuliano dei Fiamminghi in Roma nella quale ha istituito in collaborazione con il rettorato una stagione di concerti di musica barocca, attualmente alla settima edizione.

Eduardo Notrica
Nato a Buenos Aires, ha studiato chitarra e direzione di coro nella sua città e in Germania, dove ha partecipato ad un corso di perfezionamento nella Kirchenmusikschule Berlin, Spandau e un Master in Direzione di Coro nella Università di Arte di Berlino. Ha partecipato a vari corsi di perfezionamento di interpretazione barocca e corale in Argentina, Inghilterra, Spagna e Germania. Ha vinto un concorso di Professore all’Università di Buenos Aires e occupato il ruolo di direttore del Coro Universitario de San Juan. Lavora come giornalista per riviste musicali specializzate argentine, italiane e spagnole. Ha suonato in diverse città in Sudamerica e Europa come chitarrista e direttore di coro e di ensemble di musica antica. Ha partecipato a numerose registrazioni di Cd come artista invitato. Come direttore ed arrangiatore ha pubblicato “El Fuego”, con Musica della Corte, (2003), “Flor de Tango” con Armenonville (2002 Minor Music, Germania) e il “Oratorio Paulus” de Felix
Mendelssohn, per Coro ed Orchestra (2000 Revista Clásica, Argentina).