CONGEDI PARENTALI

  1. A chi si applica la nuova legge?

  2. Di quanto tempo può essere spostata l'astensione dal lavoro prima del parto?

  3. Si può chiedere la flessibilità del congedo, trovandosi in astensione anticipata?

  4. Cosa significa genitore single (o unico genitore)?

  5. In caso di parto prematuro, come si effettua il calcolo per la decorrenza dei congedi?

  6. Se la madre e il padre sono non sposati e non conviventi, alla madre spettano i 10 mesi di congedo parentale come unico genitore?

  7. Se la madre è in congedo parentale e si ammala può chiedere di sospendere il congedo parentale?

  8. Il padre lavoratore con uno o più figli di età inferiore a 8 anni può chiedere il congedo parentale?

  9. Il datore di lavoro può opporre le esigenze aziendali alla concessione del congedo?

  10. Se la madre non ha usufruito, in tutto o in parte, dei 6 mesi di astensione facoltativa entro il 1° anno di vita del figlio/a, può chiedere ora il congedo?

  11. Se la madre ha già usufruito dei 6 mesi di astensione facoltativa nel corso del 1° anno di vita di un figlio, può assentarsi per altri ulteriori mesi?

  12. La madre può utilizzare i 4 mesi di congedo parentale del padre, previa rinuncia di questi?

  13. In quali casi il padre può utilizzare il congedo di paternità?

  14. In caso di parto gemellare, che cosa raddoppia in termini di congedi ?

  15. Può il padre fruire dei congedi per malattia dei figli durante il congedo parentale della madre?

  16. Se il genitore è single ha diritto a 10 giorni annui?

  17. Avendo due bambini di età compresa tra i 4 e gli 8 anni, si intendono 5 giorni di congedo lavorativo annuale per bambino o complessive?

  18. Se due gemelli si ammalano contemporaneamente?

  19. Il congedo per la malattia del figlio con meno di 3 anni ha limiti di tempo? La malattia deve essere in fase acuta o grave?

  20. Il genitore che chiede il congedo per malattia dei figli deve rispettare le fasce di reperibilità?

  21. I 5 giorni all'anno per malattia del figlio/a si devono intendere per anno solare o per anno di vita?

  22. Come si calcolano le ore di riposo per “allattamento”?

  23. Chi stabilisce la collocazione oraria dei riposi per “allattamento”?

  24. Se la madre è casalinga e il parto è gemellare, il padre ha diritto alle ore, in misura raddoppiata, di riposo giornaliero?

  25. Qual è la disciplina applicabile per l’anticipazione del TFR?

  26. Si può chiedere l’anticipazione del TFR anche percependo l’indennità del 30%?

  27. Per ottenere i permessi per decesso di familiari è necessaria la convivenza?

  28. Come si calcola il secondo grado di parentela?

  29. Nei congedi per gravi motivi di famiglia sono considerati gli affini?





























































RISPOSTE


  1. Nel lavoro dipendente, ai genitori con figlie e figli entro gli 8 anni di età. Ovviamente per essere genitore non occorre né la convivenza né il matrimonio. Inoltre, si applica anche alle adozioni e agli affidamenti (sia pre-adottivi che temporanei).

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  2. La lavoratrice può astenersi dal lavoro fino a un mese prima della data presunta del parto (e il periodo di flessibilità può andare da un minimo di un giorno ad un massimo di un mese).

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  3. No. L'astensione anticipata è concessa proprio perché ci sono complicanze della gestazione, mentre l'astensione può essere posticipata solo se non ci sono rischi per la donna e il nascituro (con relativa certificazione medica).

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  4. Si intende genitore "single" quando si verificano i seguenti casi: "morte di un genitore", "abbandono del figlio da parte di uno dei genitori", "affidamento del figlio a uno solo dei genitori risultante da un provvedimento formale".

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  5. Per semplificare, si continua a prendere a riferimento la data presunta del parto e non quella effettiva.

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  6. Solo se il figlio è affidato esclusivamente alla madre, sulla base di un provvedimento formale.

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  7. Si, la madre, presentando la documentazione necessaria, può chiedere la trasformazione del titolo dell’assenza. L’Inps sta già applicando questa soluzione.

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  8. Il padre può chiedere da subito al suo datore di lavoro, privato o pubblico, di utilizzare la parte di congedo parentale cui ha diritto per ciascuna/o figlia/o, dando il preavviso di 15 giorni.

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  9. No, si possono individuare criteri e modalità, ma solo a seguito di contrattazione collettiva, non come decisione unilaterale del datore di lavoro.

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  10. Si, purché il figlio/a non abbia già compiuto 8 anni. Inoltre, se il figlio/a ha meno di 3 anni, può ancora avere diritto, senza verifica del reddito, all’indennità del 30%.

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  11. Avendo già utilizzato i 6 mesi di astensione facoltativa, non ha diritto a ulteriori mesi di congedo parentale, mentre può ancora prenderli il padre (fino ad un massimo di 7 mesi). Solo la madre che nel frattempo è diventata single ha diritto a integrare l’assenza fino a 10 mesi (ha quindi diritto a ulteriori 4 mesi).

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  12. No. La legge ha attribuito un diritto originario al congedo parentale per la madre e per il padre, lavoratori subordinati. Questo significa che i mesi di congedo parentale residui possono essere goduti solo dal padre e non sono trasmissibili alla madre, che continua a poter godere al massimo di 6 mesi.

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  13. Il padre, lavoratore dipendente, può utilizzare tali permessi (post partum, entro i primi tre mesi di vita del figlio o figlia) nei seguenti casi: morte o grave infermità della madre abbandono del figlio/a da parte della madre affidamente esclusivo al padre

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  14. CONGEDO PARENTALE:

    L’art. 32 del Decreto Lgs. 151/01 (Testo Unico delle disposizioni in materia di maternità e paternità) prevede che ciascun genitore ha diritto PER CIASCUN FIGLIO/A al congedo parentale (che, lo ricordiamo, consiste in un periodo fino a 6 mesi per la madre e fino a 7 mesi per il padre, per un massimo di 10 o 11 mesi nella coppia). Di conseguenza, in caso di parto gemellare o plurigemellare, ciascun genitore ha diritto a fruire di tale congedo per ciascuno dei gemelli, nei loro primi otto anni di vita (sempre per ricordare la norma, nei primi tre anni il congedo è retribuito al 30% per sei mesi tra i due genitori, oltre i tre e fino agli otto anni non è retribuito, e prevede contribuzione figurativa e computo nell’anzianità di servizio). Resta invece invariato il diritto al congedo di maternità (successivo al parto).

    RIPOSI GIORNALIERI:

    Le ORE DI RIPOSO GIORNALIERE (assenze retribuite, da utilizzare entro il primo anno di vita dei bambini) vengono raddoppiate e possono essere utilizzate :
    • tutte dalla madre lavoratrice dipendente;
    • contemporaneamente da entrambi i genitori, anche nella stessa fascia oraria;
    • il padre lavoratore può utilizzare le ore aggiuntive anche durante i periodi di congedo per maternità e parentale della madre;
    • il padre lavoratore dipendente può, inoltre, godere per intero delle ore raddoppiate nel caso in cui la madre sia:
      • lavoratrice dipendente, che vi rinuncia (e non fruisce in quel periodi di congedi)
      • lavoratrice autonoma, libera professionista, o lavoratrice subordinata che non ne ha diritto (domestica, a domicilio, ecc.)
      • in caso di morte o grave infermità della madre
      • nel caso in cui i figli siano affidati al solo padre.


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  15. Sì. La normativa prevede che il padre e la madre non siano assenti dal lavoro per lo stesso motivo: quindi se la madre è in congedo parentale, il padre lo è per malattia del figlio.

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  16. No, la disciplina legislativa prevede 5 giorni all'anno per ciascun genitore, per i figli tra i 3 e gli 8 anni. Non è previsto il raddoppio per il genitore single.

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  17. I cinque giorni annui spettano a ciascun genitore per ciascuna/o figlia/o.

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  18. Se la coppia è composta da lavoratori dipendenti, entrambi possono chiedere il congedo, dichiarando il diverso motivo (la malattia dell’una/o e la malattia dell’altra/o) dell’assenza.

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  19. No. . Non ci sono limiti di durata - fino ai 3 anni - e la malattia può essere di qualsiasi tipo.

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  20. No, non è tenuto ad essere reperibile nelle fasce orarie, che sono previste esclusivamente per il controllo della malattia del lavoratore.

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  21. Si riferiscono all'anno di vita del figlio/a

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  22. Le ore di riposo (ex allattamento) sono due al giorno per un orario pari o superiore a 6 ore; si riducono a una al giorno se l'orario di lavoro è inferiore a 6 ore. Nei giorni in cui si lavora meno di 6 ore si ha diritto a una sola ora di riposo.

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  23. La collocazione oraria dei riposi va concordata con il datore di lavoro, mettendo al primo posto le esigenze di cura del/della richiedente.

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  24. No, né in misura ordinaria, né in misura raddoppiata, in quanto, appunto, la moglie è casalinga. Spettano al padre solo se la moglie è lavoratrice (autonoma, subordinata o libera professionista).

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  25. La disciplina applicabile è quella prevista nella legge sul T.F.R. L'accordo stipulato in IntesaBci prevede, con decorrenza 1/1/2202 la possibilità di richiedere l’anticipazione del TFR per “le spese da sostenere quali genitori, anche adottivi e affidatari, durante i periodi di fruizione dei congedi parentali …”. Ricordiamo che sono titolari del diritto i lavoratori e le lavoratrici che abbiano almeno 8 anni di anzianità di servizio e l’anticipazione massima prevista è pari al 70% del TFR accantonato.

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  26. Si! Si tratta, infatti, di sostegno alle spese e al reddito ridotto.

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  27. Dipende! Se si tratta di familiari entro il secondo grado o di coniuge, non è richiesta la convivenza. Negli altri casi, si.

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  28. Si parte dal soggetto richiedente e ci si sposta di due livelli. Quindi: fino a nonne/i-nipoti e fino a sorelle/fratelli del richiedente.

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  29. Per la parte relativa ai tre giorni annui di permesso retribuito, sono esclusi se non sono conviventi e quindi non risultano dalla certificazione anagrafica. Per la parte relativa ai congedi per gravi motivi di famiglia, sono compresi.

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