Simone in "l'angolo dell'oggetto": oggi parliamo della
Olivetti Divisumma 18

 

D E S I G N E R
Mario Bellini

P R O D U T T O R E
Olivetti, Italy
1973

M A T E R I A L E  E  D I M E N S I O N I
plastica + gomma
5 x 31 x 12 cm

 

 

 

La Divisumma 18 venne progetta da Mario Bellini nel 1972 e costituì un nuovo modo di concepire la macchina da calcolo.
Con le linee arrotondate e la cura particolare con cui erano disegnate le giunture costituiva una continuità con le macchine disegnate da Marcello Nizzoli negli anni 50, ma con la nuova tecnologia offerta dal rivestimento costituito da una morbida pelle di gomma aveva una maggiore compattezza e offriva un piacere tattile che la critica contemporanea ha definito sensuale.
Questa calcolatrice elettronica scrivente poteva inoltre contare sulle ridotte dimensioni concesse dal sistema di stampa su carta termica argentata, che rendeva la macchina, primo caso della produzione Olivetti, portatile.
Il raffinato disegno, evidente pur nella alta qualità della progettazione Olivetti, facevano di queste macchine non delle normali macchine da ufficio, ma degli strumenti destinati, come diceva la pubblicità che presentava eleganti professionisti al lavoro, alla gente che conta.
L’ introduzione sul mercato di calcolatrici con display a cristalli liquidi, di cui queste macchine non erano dotate, unito al ristretto pubblico cui erano destinate e all’eccessivo costo di produzione della tastiera in gomma limitarono la produzione a pochi esemplari, che rendono questa macchina oggi molto ricercata dai collezionisti.
La Divisumma 18 di Bellini è esposta permanentemente nelle sale del Museo di Arte Moderna di New York insieme ad altri prodotti di valenti designer Olivetti come Ettore Sottsass e Marcello Nizzoli.
Ne possiedo una che ho acquistato in Tasmania, perfetta in tutto, con anche la custodia in fintapelle nera e il cordone elettrico originale (con presa australiana...)


Mario Bellini
Nato a Milano nel 1935, laureato alla Facoltà di Architettura presso il Politecnico di Milano nel 1961, intraprese l'attività di designer, iniziata nel 1963 come consulente e responsabile per il disegno industriale della Olivetti allo sviluppo del prodotto di calcolatori, machine da scrivere, ecc e proseguita con diverse aziende italiane e internazionali (Artemide, B&B Italia, Cassina, Yamaha, Renault, Rosenthal, Vitra ecc.).. Fu il caso del giorno con la residenza mobile "Kar-a-Sutra" presso il "New Domestic Landscape" di MoMA, 1972, cogliendo questa notorietà, lavorò come consulente di disegno nella ricerca Renault e si occupò di disegni di prodotti che cominciarono da Cassina. Il suo lavoro rappresentativo, la sedia "CAB", metallo coperto con cuoio, aumentò ulteriormente la sua fama, e prese la carica di consulente generale del disegno alla Brionvega. Fu insignito 7 volte con il premio Compasso d’oro, 6 opere d'arte furono esibite al MoMA, è riconosciuto come un disegnatore di massimo livello nel design dell’industria italiana (Artemide, B&B Italia, Cassina, Yamaha, Renault, Rosenthal, Vitra ecc.).
 

 

 

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