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035/2001
Roma,
27 luglio 2001
IL FORUM PERMANENTE DEL TERZO
SETTORE SCRIVE AI PRESIDENTI DI SENATO E CAMERA
"NECESSARIO PROMUOVERE
UN'INDAGINE PARLAMENTARE PER RISPONDERE AL BISOGNO DI VERITA' E CHIAREZZA
DEI CITTADINI"
Con una lettera inviata oggi
ai Presidenti di Senato e Camera - Sen. Marcello Pera e On. Pier Ferdinando
Casini - i portavoce del Forum Permanente del Terzo Settore Edoardo Patriarca
e Giampiero Rasimelli chiedono, nonostante il parere già espresso
dalla Camera, l'avvio di un'indagine conoscitiva da parte del Parlamento
sui fatti di Genova.
"Il Forum Permanente del
Terzo Settore - si legge nella missiva - è stato impegnato in questi
mesi, in prima persona e attraverso l’iniziativa specifica dei propri aderenti,
ad elaborare una serie di contributi in vista dell’importante incontro
di Genova".
"Con l’esperienza diretta
che ci viene dalla pratica sociale delle nostre associazioni - prosegue
il testo - abbiamo cercato di dare visibilità e voce ai bisogni
degli uomini e delle donne dei paesi in via di sviluppo, senza mai cadere
nell’errore di sempre di volerli rappresentare (non ci hanno dato alcuna
delega). L’attesa e la speranza erano veramente alte".
"Forse, per la prima volta
da molti anni, era maturata una consapevolezza nuova e un maggior senso
di responsabilità civile capace di dare corpo ad un rilancio delle
pratiche di solidarietà e di partecipazione nel Paese".
"Ciò che poi è
avvenuto concretamente a Genova ci ha lasciato esterrefatti e addolorati".
"La violenza che si è
manifestata, la morte provocata, il sangue che è stato versato sui
valori, i contenuti, le proposte di decine di migliaia di cittadini convenuti
pacificamente a Genova hanno creato un danno enorme che vorremmo mitigare
moltiplicando tutti gli sforzi tesi a riaccendere e qualificare ulteriormente
la riflessione avviata in questi mesi.
La lettera prosegue poi con
quanto era stato preannunciato nel corso dell'incontro (tenutosi il 25
luglio) con il Tavolo interparlamentare di consultazione con il Terzo Settore:
"Sarebbe assai significativo
- scrivono infatti i due portavoce - e di forte impatto simbolico che il
Parlamento Italiano, promuovesse un'iniziativa di dibattito istituzionale
e di confronto aperto alla società civile sui temi, i contenuti
e i risultati del G8 a Genova. Ciò riporterebbe l’attenzione sui
temi veri e darebbe una risposta di qualità, anche culturale, alla
violenza che abbiamo tutti subito".
"E’ inutile ricordare che
la scelta della non violenza, in tutte le sue dimensioni, nei gesti e nelle
parole, per le nostre associazioni è una scelta chiara, indiscutibile
e radicale".
"Al nostro interno si è
già aperto un dibattito sofferto ed esigente sui fatti di Genova.
Noi chiediamo che la medesima verifica sia fatta nei confronti di quegli
episodi – tra l’altro documentati dai mass-media- riguardanti comportamenti,
per noi incomprensibili, delle forze dell’ordine".
"Al di là delle valutazioni
strettamente politiche ci preoccupa il rischio di un diffondersi tra la
gente, e soprattutto tra i giovani, di un senso di sfiducia nei confronti
dei tutori dell’ordine e più in generale verso le istituzioni".
"Il bisogno di verità
e di chiarezza non deve essere lasciato alla sola dialettica politica o
a forme mediatorie che in questo contesto francamente appaiono fuori luogo
e incomprensibili".
"Rinnoviamo quindi la richiesta,
nonostante il parere già espresso dalla Camera, di promuovere una
indagine conoscitiva da parte del Parlamento".
Siamo certi - concludono
Rasimelli e Patriarca - che il Paese ne uscirebbe più maturo, più
rafforzato e vicino alle istituzioni, nonostante il dolore, le devastazioni
e le polemiche a toni troppo alti tra le forze politiche di maggioranza
e opposizione. I poveri, i giovani e le loro speranze hanno bisogno di
un impegno alto coerente e trasparente delle Istituzioni democratiche". |