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1999
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Protocollo d'intesa
tra il Ministero della Pubblica Istruzione ed il Forum del Terzo Settore
Vista la legge n. 59
del 15 marzo 1997 “Delega al Governo per il conferimento di funzioni e
compiti alle regioni ed enti locali per la riforma della Pubblica amministrazione
e per la semplificazione amministrativa” e, in particolare, l’articolo
21, che consente ad ogni scuola, tramite l’autonomia, di perseguire la
massima flessibilità e tempestività di iniziativa, la valorizzazione
delle risorse locali e, insieme, la riconoscibilità della dimensione
europea, nazionale e locale;
Visto il D.P.R. n.
275 dell’8 marzo 1999, con il quale è stato emanato il regolamento
recante norme in materia di autonomia didattica e organizzativa, di ricerca,
sperimentazione e sviluppo delle istituzioni scolastiche;
Vista la direttiva
n. 133 del 3 aprile 1996 con la quale vengono indicate finalità,
modalità organizzative e fonti di finanziamento a cui le singole
scuole, nell’ambito della propria autonomia, possono far riferimento per
promuovere iniziative complementari e integrative dell’iter formativo degli
studenti, per creare occasioni e spazi di incontro da riservare loro, per
favorire l’apertura della scuola alle domande di tipo educativo e culturale
provenienti dal territorio, in coerenza con le finalità formative
istituzionali;
Visto il D.P.R. n.
567 del 10 ottobre 1996, così come modificato e integrato dal D.P.R.
n. 156 del 9 aprile 1999, con il quale è stato emanato il regolamento
che disciplina le iniziative complementari e le attività integrative
nelle istituzioni scolastiche;
Considerato che il citato
regolamento individua finalità convergenti con quelle indicate nel
Patto costitutivo del Forum del Terzo Settore e ribadisce la necessità
di realizzare sinergie operative, forme di interscambio e di collaborazione
tra la scuola e le agenzie formative operanti sul territorio al fine, anche,
di valorizzare le specifiche potenzialità e di pianificare gli interventi;
Ritenuto che le parti firmatarie
del presente protocollo potranno valutare l’opportunità di avviare
un tavolo di confronto su:
-
le tematiche riguardanti i punti
di convergenza tra l’istruzione scolastica ed extrascolastica e la formazione
professionale;
-
le modalità di collaborazione
tra istituzioni scolastiche e cooperative sociali, associazioni ed enti
non a scopo di lucro riguardanti, in particolare, l’educazione alla cooperazione
e alla costruzione della pace, la formazione all’imprenditorialità
sociale e culturale, l’orientamento e l’attivazione di stage lavorativi;
-
gli aspetti più significativi
della formazione degli adulti;
Premesso che il ministero della
Pubblica istruzione:
-
rileva che nell’esercizio dell’autonomia
le istituzioni scolastiche interagiscono da protagoniste con le autonomie
locali, i settori economici e produttivi, gli enti pubblici e le associazioni
del territorio;
-
considera essenziale l’esigenza
di sostenere le istituzioni scolastiche nell’attuazione di iniziative autonomamente
programmate o nella partecipazione ad iniziative concordate;
-
promuove la piena formazione
dei giovani attraverso la valorizzazione/capitalizzazione delle competenze
acquisite sulla base di progetti educativi, curricolari ed extracurricolari;
-
ritiene di dover promuovere
e potenziare interventi mirati a sostenere i soggetti più esposti
al rischio di abbandono, anche di concerto con altri soggetti pubblici
e privati;
Premesso che il Forum
del Terzo Settore:
-
valuta positivamente l’impegno
della scuola italiana nell’offrire ai giovani un sistema scolastico capace
di rispondere alle esigenze di formazione dei singoli;
-
vede nella scuola un importante
“presidio sociale” nel territorio per individuare e - se possibile - prevenire
i processi di emarginazione/esclusione e il disagio sociale, nonché
i fenomeni di micro-criminalità;
-
ritiene irrinunciabile, per
il raggiungimento dei suoi fini educativi, una positiva collaborazione
con l’istituzione scolastica, al fine di contribuire alla costituzione
di un più efficace sistema formativo al servizio della crescita
dei ragazzi e degli adulti in formazione permanente, per un loro migliore
inserimento nella società e nel mondo del lavoro;
-
é disponibile a costruire,
con la collaborazione delle istituzioni scolastiche, itinerari didattici
di educazione alla solidarietà, alla pace e alla non-violenza, alla
promozione dei temi legati allo sviluppo sostenibile e all’educazione ambientale;
-
ritiene essenziale una politica
di educazione alla intercultura e al plurilinguismo, con particolare attenzione
all’inserimento dei bambini provenienti da altri paesi e alla formazione
di un cittadino sempre più europeo, nonché di prima formazione
all’imprenditorialità sociale e culturale;
-
é interessato alle nuove
forme di formazione, aggiornamento, insegnamento e comunicazione a distanza
(anche a carattere transnazionale) attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie
informatiche e telematiche;
si conviene quanto segue
Art. 1
Il ministero della Pubblica
istruzione si impegna a:
-
valorizzare la risorsa
volontariato e la collaborazione tra soggetti pubblici e privati per incrementare
e diffondere la cultura dell’accoglienza e della solidarietà;
-
verificare la possibilità
di certificare i crediti formativi acquisiti in attività associative,
con particolare attenzione alla definizione delle competenze acquisite
dai giovani (anche a distanza), nelle attività di volontariato,
nelle imprese e associazioni sociali e culturali;
-
identificare aree di progetto
per sviluppare in futuro la collaborazione in particolare sui temi di educazione
alla solidarietà, allo sviluppo sostenibile e all’educazione ambientale,
alla pace e alla nonviolenza, in una logica di promozione dei valori cooperativi
e di formazione all'imprenditorialità ed all'associazionismo sociale
e culturale;
-
favorire il coinvolgimento delle
associazioni e delle strutture del Forum in sede locale nella programmazione
dei patti formativi territoriali, anche per la definizione di programmi
per l’educazione permanente e per la comunicazione fra generazioni.
Art. 2
Il Forum del Terzo Settore
si impegna a:
-
attivare corsi e stage per i
giovani impegnati nelle consulte provinciali e negli organismi di istituto,
o comunque interessati alle esigenze del Terzo Settore;
-
promuovere iniziative di collaborazione
ai fini della formazione e dell'aggiornamento continuo dei docenti, anche
a distanza (utilizzo di Internet, etc);
-
realizzare iniziative per la
promozione della educazione-formazione permanente e per la crescita culturale
delle persone di tutte le età, anche valorizzando il ruolo delle
Università Popolari, Libere e della Terza Età.
-
partecipare, qualora ne venga
fatta richiesta, con il sistema delle Università Popolari e dei
corsi di diploma universitario, ai tavoli di coordinamento dei centri territoriali
permanenti per l’educazione degli adulti, al fine di realizzare progetti,
convenzioni e azioni congiunte;
-
favorire iniziative di collaborazione,
in particolare per l’accesso e lo scambio di informazioni e documentazioni
con istituti, centri di documentazione attivati in ambito universitario,
per la promozione e la diffusione della cultura della cooperazione, del
non-profit e dell'associazionismo non a scopo di lucro in genere;
-
promuovere iniziative per attivare
percorsi e progetti finalizzati alla educazione permanente e continua degli
adulti e alla crescita culturale dei cittadini di tutte le età;
-
collaborare con il ministero
della Pubblica istruzione per la definizione e la sperimentazione di nuovi
itinerari didattici e profili professionali, nell’ambito di quanto previsto
dalla riforma del sistema formativo nazionale e dell’autonomia della scuola;
-
collaborare con il ministero
della Pubblica istruzione nella lotta al fenomeno della dispersione scolastica,
coadiuvando gli istituti scolastici nella realizzazione di progetti specifici
anche relativi all’integrazione degli alunni in situazione di handicap
o comunque di disagio e di emarginazione;
Art.3
L’organo preposto a livello
nazionale all’attuazione della presente è un gruppo di lavoro misto
coordinato dal Capo dell’Ispettorato per l’educazione fisica e sportiva,
composto da un Ispettore, da un capo d’istituto e da tre membri designati
dal Forum del Terzo Settore.
Il gruppo di lavoro:
-
cura la corretta applicazione
del presente protocollo,
-
esamina i problemi connessi
e ne prospetta le soluzioni, individuando le modalità di diffusione
delle informazioni,
-
promuove il monitoraggio delle
azioni previste.
-
identificherà aree di
progetto per sviluppare in futuro la collaborazione in particolare sui
temi di educazione alla solidarietà, allo sviluppo sostenibile e
all’educazione ambientale, all’autogestione, alla pace e alla nonviolenza,
all’interculturalità, al plurilinguismo ed alla difesa delle lingue,
ed agli altri valori cooperativi e di formazione all'imprenditorialità
ed all'associazionismo sociale e culturale; sulla lotta alla dispersione
scolastica; sull’inserimento di bambini portatori di handicap, di bambini
stranieri; sulla formazione di un cittadino sempre più europeo e
transnazionale, sull’educazione permanente e della comunicazione fra generazioni.
Altre aree di progetto e di azione comune potranno essere individuate di
comune accordo.
Analoghi organi si potranno
prevedere a livello regionale e territoriale coinvolgendo anche le Autonomie
Locali con riferimenti alle competenze in materia di attività culturali
e di università popolari.
Art.4
Il presente protocollo ha
validità di tre anni dalla data di sottoscrizione e può essere,
d’intesa tra le parti, modificato in ogni momento e rinnovato alla scadenza. |