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IMPEGNI
PROGRAMMATICI PER L'ANNO 1999/2000
del Portavoce
in carica Edoardo Patriarca
Consiglio
Nazionale del 21 ottobre 1999
Premessa
Linee
programmatiche
Rappresentanza
Comunicazione
Alcune
aree tematiche da approfondire
Conclusioni
Premesse
Sono tante
le questioni che si prospettano davanti a noi e che sono già all'o.d.g.
dell'anno sociale appena iniziato. Il percorso avviato più di due
anni fa non va dato per concluso, si tratta di dare continuità alla
dimensione costituente, soprattutto in vista della conclusione di questo
primo triennio. I risultati ottenuti sono assai significativi, e senza
esagerare o cadere in autocelebrazioni inutili e rischiose, potremmo definirli
storici per l'intero Terzo settore italiano. Proprio in virtù di
questi buoni risultati, il patto tra noi stipulato va sostenuto e rimotivato;
è sempre incombente il rischio dello sfilacciamento o di un facile
accomodamento. La riforma della politica e del welfare, la riforma istituzionale
e la promozione di un'autentica democrazia economica; il potenziamento
delle reti sociali sul territorio e della capacità di autorganizzazione
dei cittadini, sono solo alcuni degli scenari che ci impegneranno nei prossimi
anni. E' il "mi riguarda" che tanto ci è caro e che ci richiama
alla testimonianza di una cittadinanza che rivendica sì i propri
diritti, ma che al tempo stesso, con la medesima forza, fa appello ai doveri
di responsabilità di ognuno. Occorre dare, dunque, una prospettiva
di ricerca culturale e sociale al nostro agire, affinché non si
rinunci al ruolo di ascolto e di anticipazione di bisogni nuovi ed emergenti
nella società. E' una dimensione cara soprattutto al mondo del volontariato,
alla sua presenza sul territorio e alla vicinanza alle fasce sociali più
deboli. La capacità di lettura e di interpretazione dei processi
sociali è una delle funzioni politiche più precipue del Terzo
settore; guai a rinunciarci, pena l'appiattimento ai temi e ai tempi dettati
da altri. La politica, che non accenna a uscire dalla sua profonda crisi
e a ritrovare le sue dimensioni progettuali, ci consegna quindi una responsabilità
assai impegnativa e una possibilità di azione - potremmo dire a
tutto campo. E' nostro dovere mobilitare le migliori energie della società
civile per produrre cultura nuova, per suggerire forme innovative di risoluzione
dei problemi, attraverso le quali favorire la riorganizzazione del tessuto
sociale e la riforma dello stato, nella prospettiva di una sussidiarietà
fattiva e concreta. Va insomma mantenuta e rafforzata questa nostra capacità
di "esprimere una forma societaria nuova, non riducibile né alla
sfera politica né a quella economica". Sarà possibile mantenere
forte la capacità di rappresentanza e negoziazione, e al tempo stesso
costruire al nostro interno percorsi di condivisione più ricchi
e articolati? Saremo capaci di esprimere, nel rispetto delle diversità
che caratterizzano la storia di ogni organizzazione e che per noi sono
motivo di ricchezza e di forza piuttosto che di divisione, condividere
valori, cultura politica e sociale? Credo sia questa la sfida che ci attende
nei prossimi anni! E' illusoria? E' pura teoria? Oppure un percorso possibile?
Non spetta a me dare una risposta. Spetterà semmai al Consiglio
nazionale - se lo riterrà opportuno - aprire un dibattito, e soprattutto
individuare un percorso concreto in vista della conclusione di questo triennio.
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Linee
programmatiche
Coordinamento:
la cura della rete e il suo potenziamento. La nostra struttura, com'è
a tutti noto, ha funzione di rappresentanza politica, ma anche di raccolta
e sintesi delle molteplici sollecitazioni che provengono dalle singole
associazioni, sintesi che poi si traducono in piattaforme politiche condivise.
E' un processo assai complesso, che richiede competenze specifiche e particolare
cura. Per raggiungere questo obiettivo ci proponiamo di:
-
rafforzare la rete
tra forum regionali, e tra forum regionali e nazionale, consapevoli che
molte delle sfide prima indicate si giocheranno soprattutto a livello regionale.
La riunione di ieri vorremmo divenisse la prima di altre, da convocare
periodicamente nel corso dell'anno;
-
costituire, come
stabilito nell'assemblea di metà mandato, tavoli permanenti convocati
di volta in volta su temi di attualità politica e sociale, con l'intento
di costruire piattaforme comuni che aiutino le sintesi ed evitino dispersione
e dispendio di risorse, soprattutto umane. Se necessario, questi tavoli
potranno assumere forma seminariale, con la presenza anche di amici competenti
esterni al Terzo settore. Vanno in quella direzione le convocazioni di
questo mese relative alla legge quadro sull'assistenza, sul servizio civile
e la prossima sulla protezione civile;
-
prevedere una maggiore
articolazione della rappresentanza a livello nazionale, valorizzando competenze
e missioni specifiche di ciascuna organizzazione, così da garantire
nei tavoli della concertazione un adeguato livello di rappresentanza e
una maggiore corresponsabilità dei soci aderenti al forum;
-
avviare uno studio
sulle funzioni svolte dalla segretaria nazionale per migliorare e rendere
più efficace ed efficiente il suo servizio (studio svolto in collaborazione
con Sodalitas);
-
migliorare sempre
più la partecipazione e l'attività del Consiglio nazionale
(ad esempio consegnare i documenti preparatori con dovuto anticipo, così
da favorire una partecipazione più consapevole dei singoli consiglieri).
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Rappresentanza
La nostra presenza
ai tavoli della concertazione si è rivelata positiva per alcuni
aspetti (ad esempio la partecipazione alla programmazione dei fondi strutturali
2000-2006), assai difficile e insoddisfacente nei rapporti con il governo,
soprattutto in questa ultima fase. Numerosi i ritardi rispetto a quanto
concordato assieme nel patto sul lavoro firmato nel febbraio '99; ritardi
più volte ribaditi con pacatezza e con toni che hanno voluto prediligere
più la sostanza che le dichiarazioni ad effetto. Forse occorrerà
cambiare toni e registro!
Queste in breve
le linee di azione per i prossimi mesi:
-
monitorare e presidiare
adeguatamente l'istruzione della prossima legge finanziaria;
-
aprire un tavolo
di verifica - peraltro già richiesto - sulle questioni in sospeso
e non ancora attuate del patto di febbraio;
-
promuovere forme
di pressione forte affinché la legge sull'assistenza non subisca
rinvii;
-
aprire un tavolo
sul tema della riforma del servizio militare di leva e su quello civile;
-
aprire un tavolo
di confronto sulla riforma della legge quadro sul volontariato;
-
concludere l'accordo
con il Ministero della pubblica istruzione;
-
porre attenzione
alla questione sulle tariffe postali e alla riformulazione del contratto
di servizio tra Rai e Ministero;
-
se ne avremo la
forza, aprire un tavolo di confronto con i Ministeri dei Beni culturali
e della Sanità;
-
concludere entro
l'anno - ce lo auguriamo - un accordo quadro con i sindacati confederali;
-
monitorare e presidiare
il processo di verifica degli impegni presi dal Governo italiano nel quadro
delle conferenze ONU, in particolare sul riconoscimento a tutti del "diritto
allo sviluppo sociale";
-
promuovere una
adeguata informazione sulla legge 265/99 che integra e corregge la legge
142 e che prevede l'impegno da parte degli Enti locali a riscrivere i propri
statuti entro 120 giorni dall'approvazione della legge 265;
-
rinforzare la nostra
collaborazione con Banca etica, Aster-x e Vita;
-
continuare a sostenere
lo sviluppo dell'economia sociale nel nostro Paese.
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Comunicazione
Si tratta di
realizzare un efficace sistema di comunicazione interna per garantire da
una parte lo scambio di esperienze, documenti tra le associazioni aderenti,
e dall'altra per mantenere viva la rete tra i forum territoriali e il livello
nazionale. E' una funzione organizzativa strategica per lo sviluppo del
"sistema forum", un sistema che vogliamo rimanga leggero e sussidiario
all'attività delle singole organizzazioni, ma che nel contempo mantenga
e alimenti la coesione. Impresa difficile e complessa, ma non impossibile.
Va da sé che va rafforzata e meglio coordinata la nostra comunicazione
verso l'esterno. Linee di azione:
-
abbiamo costituito
un gruppo di lavoro per la gestione di un Piano comunicazione per l'intero
forum;
-
è stata
avviato una riflessione con alcuni esperti per costruire un sito Internet
di facile accesso e di servizio alla nostra rete e alle singole associazioni.
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Alcune
aree tematiche da approfondire
-
Il ruolo del volontariato
nel terzo settore: per le sue stesse caratteristiche il volontariato costituisce
l'anima "profetica" del terzo settore anticipando spesso con la propria
azione la presa in carico dei nuovi problemi e dei nuovi bisogni che animano
la società italiana. Il volontariato è, anche in forza di
questo, un elemento centrale nella formazione alla cittadinanza attiva
in un paese come il nostro in cui ancora molto bisogna fare per costruire
la società civile. Oggi il volontariato si trova a vivere una fase
di trasformazione e di sviluppo, tant'è che sempre più insistentemente
si parla di "volontariato e dei volontariati" volendo con questo indicare
le diverse anime e le diverse propensioni di un mondo vasto e variegato.
Il fatto che si stimi che vi sia un 48% delle organizzazioni di volontariato
che non sia iscritto ai Registri previsti dalla legge quadro è un
dato che deve interrogare anche per ottenere il loro coinvolgimento. Diventa
altrettanto strategico monitorare e seguire l'attività dei centri
di servizio e dei comitati di gestione. In tal senso andrà rafforzato
l'interlocuzione con i coordinamenti delle associazioni di volontariato.
Tra queste un ruolo preminente è quello rappresentato dalla Conferenza
Permanente dei Presidenti delle Associazioni e Federazioni Nazionali di
Volontariato che costituisce anche all'interno del Forum un momento organizzato
che sin dagli inizi ha dato il suo contributo alla nascita ed allo sviluppo
dello stesso Forum. La Conferenza costantemente proporrà al Forum
quelle che sono le linee strategiche su cui muoversi per la promozione
del volontariato a tutti i livelli.
-
Le tematiche relative
alle politiche giovanili e quelli legati all'educazione e alla formazione.
-
La riforma dell'esercito
e del servizio civile.
-
Il tema delle Fondazioni
bancarie.
-
I temi della concertazione,
del partenariato a livello regionale, e lo sviluppo, a questo livello,
delle politiche sociali e sanitarie.
-
Il tema della costruzione
di una Europa delle società civili e valorizzazione dell'esperienza
del Terzo Settore italiano a livello europeo.
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Conclusioni
Tanta carne
al fuoco? Certo, il rischio della dispersione e quindi della insignificanza
è dietro la porta. Come procedere? Ritorno alle domande poste all'inizio
di questa mia comunicazione. Mi pare di poter dire che tutto si regge se
il "sistema forum" funziona, se ognuno mette a disposizione, per il bene
di tutti, risorse e competenze. Non credo che tutto si debba svolgere sotto
l'egida del livello nazionale. Si tratta davvero di promuovere tra noi
quella sussidiarietà orizzontale sempre auspicata, che valorizza
la missione di ogni organizzazione. Al livello nazionale spetta il difficile
ruolo di sostegno, di sintesi e rilancio.
Tre le proposte:
una iniziativa di impegno civile da organizzare prima della conclusione
dell'anno, che riproponga con forza il ruolo di sostegno del terzo settore
alla crescita morale civile e democratica del nostro paese, con una piattaforma
di valori e azioni condivise, nonostante le diverse e legittime opzioni
politiche presenti al nostro interno.
E' quello spirito
costituente che le forze politiche hanno perso da tempo. La seconda è
quella di festeggiare un compleanno: cinque anni da quando avviammo il
percorso di costituzione del forum, cinque anni dall'avvio dell'impresa
di Banca Etica, cinque anni dalla nascita di vita e di transfer. E infine,
avviare sin da ora un processo virtuoso di verifica di questo primo triennio
che ci prepari ad un forte e rinnovato impegno a rinforzare il patto che
ci unisce.
Buon lavoro
a tutti noi!
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