20.02.2001
Come le piante si volgono verso l'alto


Questi studi saranno utili quando le missioni spaziali obbligheranno gli astronauti a coltivare piante


Dopo essere state abbattute dal vento o dalla grandine, la maggior parte delle piante inizia immediatamente a crescere di nuovo verso l'alto. Alcuni ricercatori dell'
Università del North Carolina e dell'Università del Michigan hanno scoperto che l'avena e il granturco utilizzano sostanze chimiche, per individuare l'alto e crescere nella giusta direzione. I risultati di questo studio sono stati presentati da Wendy Boss al congresso della "American Association for the Advancement of Science".
Lo studio delle relazioni fra le piante e la gravità diventerà sempre più importante in futuro, quando le missioni nello spazio di grande durata obbligheranno gli astronauti a coltivare numerose piante, per rifornirsi di ossigeno e di cibo, oltre che per depurare i rifiuti biologici. Le piante si sono infatti adattate alla gravità terrestre e la sua assenza potrebbe, per esempio, mettere in crisi i meccanismi attraverso i quali l'acqua e le sostanze nutritive vengono spostate dalle radici alle foglie.
I ricercatori hanno preso in considerazione una sostanza particolare, l'inositoltrifosfato (InsP3), che viene utilizzata in molti organismi, e dal cervello umano, per trasmettere segnali fra diverse cellule. Si è così scoperto che, quando la pianta viene coricata, entro 15 secondi aumenta la concentrazione di InsP3 nel pulvino, la parte del gambo che si piega per ripristinare la posizione eretta. In pratica, le cellule del pulvino continuino a trasmettere informazioni sulla posizione di alcuni organelli, chiamati amiloplasti, che possono essere mossi dalla gravità sul "fondo" della cellula. Se il livello di InsP3 continua ad aumentare, allora significa che la pianta è veramente caduta e non sta solo ondeggiando nel vento. L'aumento di InsP3 fa sì che le cellule nella parte inferiore del pulvino inizino ad allungarsi, facendo piegare la pianta verso l'alto. Per verificare il ruolo dell'InsP3, gli scienziati hanno aggiunto una sostanza che ne inibisce il funzionamento e, come previsto, le piante hanno dimostrato una capacità di "rialzarsi" molto ridotta.

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