05.02.2001 La potenza della natura Il fattore di potenza che lega i due logaritmi cambia lentamente per piccole aree |
Lo studio, pubblicato su "Science", ha preso in considerazione diverse aree del territorio inglese, da 100 metri fino a 100 chilometri quadrati. Essi hanno scoperto che il fattore di potenza che lega i due logaritmi non è costante, e cambia lentamente per piccole aree, dove le piante possono interagire tra di loro, e per grandi aree. Nelle aree di dimensioni intermedie, però, il fattore di potenza aumenta molto rapidamente, e così aumenta il numero di specie presenti all'aumentare dell'area presa in considerazione, in modo molto diverso e più veloce di quanto non fosse previsto prima. Il risultato pratico è che è impossibile stimare il numero di specie presenti in una grande area partendo da delle campagne di studio, economiche, eseguite su zone molto limitate, perché la relazione non è costante. Se questo non è un grande problema in Inghilterra, dove la flora è ben conosciuta, nei paesi del terzo mondo la situazione è molto peggiore. Nella maggior parte dei casi, infatti, questi paesi si trovano in zone in cui la biodiversità è molto maggiore e la differenza fra la situazione reale e la legge di potenza ritenuta valida potrebbe essere ancora più accentuata. © 1999 - 2001 Le Scienze S.p.A. |
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