01.02.2001
La felce: una spugna per l'arsenico


Accumulano la sostanza anche quando crescono in terreni non contaminati


In un articolo pubblicato su "Nature", un gruppo dell'
Università della Florida annuncia la scoperta di una felce, Pteris vittata, che esibisce l'interessante proprietà di assorbire grandi dosi di arsenico dal suolo. La pianta potrebbe rivelarsi quindi utilissima per ripulire da questo velenoso metallo pesante numerosi terreni che sono stati contaminati da attività industriali, minerarie ma anche dall'agricoltura, dove viene usato come pesticida.
L'efficienza della pianta è assolutamente sbalorditiva. In alcune misure le felci contenevano livelli di arsenico fino a 200 volte più alti del terreno in cui crescevano. In un sito contaminato, per esempio, dove il suolo conteneva 38,9 parti per milione di arsenico, le felci arrivavano fino a 7526. Non solo, in alcuni test fatti in serra con terreni appositamente contaminati di arsenico la concentrazione del metallo nelle foglie ha raggiunto le 22.630 parti per milione, che significa che la pianta era costituita da arsenico per il 2,3 per cento.
Sorprendentemente, gli scienziati hanno scoperto che le felci accumulano arsenico anche quando crescono in terreni non contaminati, che ne contengono un fondo naturale fino a una parte per milione. Anche in questo caso, la concentrazione nelle piante arriva a essere oltre 200 volte quella nel terreno.
Per ora gli scienziati non hanno alcuna idea del perché le felci accumulino l'arsenico, che non solo non le danneggia, ma sembra addirittura favorirne la crescita. Questo sarà ovviamente l'obiettivo di ulteriori ricerche, ma sicuramente le felci hanno ora un posto di onore fra le 400 piante note per la loro capacità di accumulare tossine.

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