06.07.2000

Crescita dei frutti e sviluppo tumorale

Il meccanismo genetico che produce frutti e ortaggi polposi potrebbe essere lo stesso della proliferazione delle cellule tumorali

Il meccanismo genetico attraverso il quale l'evoluzione ha creato nel corso dei millenni frutti e ortaggi polposi e succosi potrebbe essere lo stesso implicato nella proliferazione delle cellule tumorali: è quanto risulta dalle ricerche di Steven Tanskley, docente di biologia vegetale alla Cornell University che, in collaborazione con Ron Elber, professore di informatica, pare avere stabilito un collegamento genetico diretto tra i processi evolutivi coinvolti nella crescita delle piante e quelli responsabili della proliferazione tumorale nei mammiferi.

Studiando la mappa genetica del pomodoro (Lycopersicon esculentum), i ricercatori hanno scoperto che la ricchezza della polpa è determinata dal solo gene ORFX. Questa caratteristica si esprime precocemente durante lo sviluppo del fiore da parte della pianta. La sequenza di proteine ottenuta dal gene è stata predetta tramite elaborazione al computer ed è risultata simile all'oncogene umano c-H-ras p21, suggerendo la possibilità di un meccanismo comune responsabile sia dei processi cellulari che producono frutti grandi e appetitosi sia della crescita tumorale nelle cellule umane. La ricerca è esposta in dettaglio nel numero di "Science" del 7 luglio.

Gli sforzi dei ricercatori di Cornell sono tesi a identificare i cambiamenti evolutivi che hanno portato agli abbondanti raccolti dell'agricoltura moderna. Le varietà di frutti e ortaggi selvatici, infatti, non sempre sono adatte al consumo umano, essendo troppo scarni per fornire sufficiente nutrimento. Ma la selezione operata dall'uomo unita agli incroci in natura ha portato alla creazione di varietà abbastanza carnose e appetibili.

I chicchi di grano non erano un tempo succulenti, e i pomodori selvatici erano un tempo piuttosto simili a mirtilli rossi. "Se guardate una spiga di grano, in realtà state osservando un'amplificazione della sua struttura originale. I pomodori, come gli altri frutti e ortaggi, se paragonati ai loro antenati, mostrano tutti la stessa tendenza e il rigonfiamento interessa quelle parti della loro struttura che sono utili all'uomo" dice Tanksley.

Se non fosse stato per questo meccanismo, l'uomo non sarebbe andato oltre la condizione di cacciatore-raccoglitore, e la civiltà moderna non sarebbe mai nata. "Oggi noi e i frutti e gli ortaggi domestici siamo reciprocamente dipendenti. Senza di essi non potremmo provvedere al nostro sostentamento, e senza di noi le piante domestiche non potrebbero sopravvivere" dice Tanksley. "L'uomo e le piante sono stati coinvolti insieme in una vorticosa danza co-evolutiva."

Carlo Rosso

 

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