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Organi di Coordinamento

BANCA TOSCANA

 

(S)VALUTAZIONE DEL PERSONALE

 

 


Considerato l’appiattimento sulle valutazioni professionali che l’Azienda ha messo in atto con la nuova scheda, peraltro non ottemperando ai principi dichiarati al momento della stipula del CIA, creando inoltre forte insoddisfazione tra il personale,riteniamo opportuno evidenziare gli aspetti fondamentali che regolano i criteri che l’Azienda deve attuare in conformità alle norme vigenti (CCNL-CIA) in materia di “Valutazione del Personale”.

 

1.     Poiché la valutazione “deve servire ad orientare il dipendente al miglioramento” delle proprie prestazioni, gli strumenti adottati dalla Banca devono essere partecipati alle OO.SS. e resi noti a tutto il personale, evidentemente prima di essere applicati; in questo l’Azienda è inadempiente.

2.     In relazione alle norme vigenti il lavoratore viene informato periodicamente ( nel corso dell’anno) circa il merito della valutazione e circa le linee adottate dall’Azienda al fine di conferire trasparenza alla formazione ( che serve a integrare e correggere le prestazioni); anche in questo l’Azienda è inadempiente.

3.     Ciascun dipendente deve essere informato, al momento della consegna, in forma chiara e palese circa il giudizio complessivo e circa la sintetica motivazione “nel corso di un colloquio con il superiore diretto che ha effettuato la valutazione”. Ancora una volta la Banca è inadempiente perché sia il giudizio sintetico ( adeguato ecc.)  sia la scheda sono stati consegnati in vari modi, ma sicuramente non con la forma prevista del colloquio.

4.     Il colloquio formale verbalizzato da richiedere entro i cinque giorni dalla consegna della valutazione può essere chiesto sia in caso di giudizio negativo sia in caso di giudizio adeguato. A detto colloquio è presente un rappresentante sindacale cui il dipendente conferisce mandato.

5.     Entro dieci giorni dall’avvenuto colloquio il dipendente può avanzare ricorso.

6.     Invitiamo i colleghi, in relazione alla valutazione 2002, a pretendere l’effettuazione dell’informativa periodica e di tutte le altre fasi della valutazione.

7.     Per quanto riguarda il 2000 la eventuale valutazione negativa non incide sugli aspetti economici.

8.     In relazione invece alla valutazione 2001 giudizi negativi comporterebbero la non corresponsione della quota aziendale eccedente lo standard del premio di rendimento, l’intero VAP e l’eventuale salario incentivante.

 

 

Invitiamo pertanto tutti i colleghi a contattare queste OO.SS. per chiarimenti, indicazioni, assistenza nelle varie fasi della valutazione.

 

Firenze, 5 marzo 2002                                                   La Segreteria

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