R&S   ASSORICERCA MAIL – 17 gen 2004_

 

COMUNICATO  N.  82

ai  laboratori qualificati nell’Albo del Miur

 

La Guardia di finanza entra nei Laboratori di ricerca

 

L’istituto dell’articolo 14 trae l’attuale successo di domande da parte degli imprenditori proprio per merito della estrema facilità di accesso prevista dalla sua procedura di attuazione.

Tuttavia tanto successo ( tolta l’infausta parentesi del protocollo telematico ) rischia di mettere in crisi il medesimo istituto i cui  fondi non più sufficienti spingono  l’Amministrazione ad esercitare maggiori controlli che condividiamo quando si tratta di allontanare speculatori e malversazioni  (la cui esistenza è garantita dalla legge dei grandi numeri) ma nutrendo timori dell’insorgere di conflittualità deontologiche difficilmente sanabili.

 

Si ricorda che l’attuazione dell’art. 14 è  regolamentato dal Decreto Interministeriale del Min delle Finanze (di concerto con il Miur) il quale prevede controlli di merito solo a posteriori da affidare agli Uffici del Miur o ad esperti ministrali o enti specifici, senza con ciò escludere controlli di competenza del Min delle Finanze,  che è anche il vero titolare delle disposizioni di attuazione dell’istituto.

Ad oggi controlli sono stati esercitati solo dagli Uffici del Miur esclusivamente sotto il profilo della correntezza della documentazione amministrativa. Per gli aspetti più propriamente tecnologici risulta che da oggi i controlli saranno affidati  sempre dal Miur ad esperti nelle specifiche discipline sviluppate nelle ricerche.

 

Dal 15 gennaio, da opportuna segnalazione,  risulta che in Toscana anche la Guardia di Finanza ha iniziato i propri controlli richiedendo ad un laboratorio Associato tutta la documentazione (anche bancaria e tecnologica) relativa alle ricerche sviluppate nell’ambito del contributo pubblico.

 

Con l’occasione si vuole segnalare che il codice di comportamento etico di Assoricerca (pure cauto e lungimirante), non può coprire la vastissima gamma di anomalie nascenti dalle relazioni industriali.  Infatti  l’esperienza di questi ultimi anni induce a segnalare la necessità che ciascun Laboratorio provveda a regolarizzare rapporti sospesi e ricerche incomplete con imprese in crisi di vocazione tecnologica, finanziaria  ecc.. .    In proposito è  noto che i Laboratori associati spesso sono impotenti verso imprese insolventi e/o  renitenti a concludere le ricerche,  in tali casi si raccomanda di  gestire amministrativamente  tali situazioni  acquisendo idonea documentazione atta ad essere esibita per sgravare il Laboratorio stesso da ogni responsabilità.

 

Sull’argomento ci ripromettiamo di segnalare alla Pubblica amministrazione la necessità di porre un limite temporale alla esecuzione della commessa di ricerca, così da obbligare la conclusione della stessa in tempi certi  nonchè utili alla programmazione delle attività di laboratorio.

 

Delle ulteriori notizie ed eventuali segnalazioni in merito saranno informati gli Associati.

 

 

Allegati e riferimenti

ai soci  sostenitori

 

                                                                  ASSORICERCA

                                                                                           Luigi Neri