Ministero della Salute
Piano Sanitario Nazionale
2003 – 2005
Stralcio dei riferimenti alle attività di ricerca
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2.8. Promuovere la ricerca biomedica e biotecnologica e quella sui servizi sanitari
La realizzazione degli obiettivi di salute dipende in larga parte dai risultati della ricerca, in quanto il progresso scientifico contribuisce in maniera determinante alla scoperta di nuove terapie e procedure diagnostiche ed alla individuazione di nuovi procedimenti e di nuove modalità organizzative nell’assistenza e nell’erogazione dei servizi sanitari.
Il sostegno della ricerca comporta dei costi, ma determina a lungo termine il vantaggio, anche economico, di ridurre l’incidenza delle malattie, e di migliorare lo stato di salute della popolazione. Il convincimento che le sfide più importanti si possano vincere soltanto con l’aiuto della ricerca e dei suoi risultati ci spinge a considerare il finanziamento della ricerca un vero e proprio investimento e la sua organizzazione un obiettivo essenziale.
Alla luce di tutto questo aver mantenuto la spesa pubblica italiana per la ricerca tra le più basse in Europa, rispetto al prodotto interno lordo nazionale, ha rappresentato un grave danno per il nostro Paese. Da più parti I nuovi scenari e i fondamenti del SSN si è elevato a questo proposito il monito che, uscendo dalle difficoltà economiche momentanee, l'Italia debba approntare un piano strategico di rilancio della ricerca che inizi con l'attribuire a questo settore maggiori risorse pubbliche. Tuttavia va anche ricordato che il rilancio della ricerca non dipende solo dalla disponibilità di fondi pubblici.
Per quanto riguarda la ricerca nell’ambito dell’Unione Europea è fondamentale che l’Italia svolga a pieno il ruolo che le spetta nell’ambito del Sesto Programma Quadro (2002-2006) di Azione Comunitaria di Ricerca, Sviluppo Tecnologico e Dimostrazione per la Realizzazione dello Spazio Europeo della Ricerca, dotato di importanti risorse finanziarie. Ciò non solo perché il Programma Quadro contribuirà a modificare nell’arco di cinque anni in modo radicale l’assetto della ricerca in Europa, ma anche perché l’Italia ha il dovere di sviluppare la ricerca a sostegno delle politiche comunitarie e di quelle destinate a rispondere alle esigenze emergenti.
Gli obiettivi strategici
-la semplificazione delle procedure amministrative e burocratiche per la autorizzazione ed il finanziamento della ricerca;
-la promozione delle collaborazioni e delle reti di scambio tra ricercatori, istituti di ricerca, istituti di cura, associazioni scientifiche ed associazioni di malati;
-la elaborazione dello studio di modelli che creino le condizioni favorevoli per l’accesso alla ricerca e per favorire la mobilità dei ricercatori tra le varie Istituzioni;
-la promozione delle collaborazioni tra Istituzioni pubbliche e private nel campo della ricerca;
-l’attivazione di strumenti di flessibilità e convenienza per i ricercatori, capaci di attirare ricercatori operanti all’estero, inclusi i rapporti con i capitali e gli istituti privati italiani e stranieri, in rapporto di partenariati o di collaborazione senza limiti burocratici eccessivi;
-l’attivazione di una politica che renda vantaggioso per le imprese investire nella ricerca in Italia, utilizzando modelli già sperimentati negli altri Paesi;
-il perseguimento degli obiettivi prioritari previsti dal 6° Programma Quadro Comunitario in tema di ITC, Biotecnologie e nuovi materiali, nano e microtecnologie;
-il perseguimento degli obiettivi previsti dai quattro assi di intervento previsti dal PNR.
4.3. La carenza dell’acqua potabile e l’inquinamento
Per il prossimo futuro occorrerà promuovere le seguenti azioni:
riduzione della quantità di prodotti impiegati in agricoltura e autorizzazione dei preparati fitosanitari a minor impatto sull’ambiente e salute umana;
adozione di norme per la buona pratica agricola, al fine di ottimizzare l’impiego dei fertilizzanti e minimizzare il loro impatto sull’ambiente;
miglioramento delle tecnologie acquedottistiche;
ottimizzazione della gestione e incentivazione della ricerca di disinfettanti integrativi/alternativi del cloro e suoi composti;
incremento della tutela delle acque dai processi di contaminazione urbana, agricola o industriale;
intensificazione dell’attività di controllo dei contaminanti chimici, fisici e biologici delle acque potabili con l’esclusione dell’erogazione delle acque non conformi.
4.4. Le acque di balneazione
L’ulteriore miglioramento della qualità delle acque di balneazione passa attraverso la riduzione della contaminazione ambientale, un opportuno ed idoneo trattamento di tutti gli scarichi, urbani e non, un’adeguata progettazione degli impianti di depurazione, ed il censimento regolare e continuativo degli scarichi.
4.5. L’inquinamento acustico
…incentivi economici per lo svecchiamento dei mezzi di trasporto pubblici e privati, al finanziamento dell’attività di ricerca per lo sviluppo di veicoli a basse emissioni di inquinanti,….
Per quanto riguarda l’esposizione negli ambienti di lavoro, quattro sono i livelli di azione da intraprendere per ridurre l’incidenza sulla salute di questo fattore di rischio:
migliorare gli standard di sicurezza e tutela aziendali tramite una più corretta e puntuale applicazione della vigente legislazione;
incrementare l’azione di vigilanza a livello territoriale sulla corretta applicazione della vigente legislazione in materia;
completare l’emanazione dei decreti attuativi previsti dal Decreto Legislativo 15 agosto 1991 n. 277;
attuare una politica di incentivazione e di sostegno alle aziende che vogliono attuare interventi di riduzione della rumorosità negli ambienti
I macrosettori produttivi ai quali dovrebbero essere indirizzati i maggiori sforzi sono quello metalmeccanico, quello edile e quello estrattivo.
4.7. Lo smaltimento dei rifiuti
I principali obiettivi in questo settore sono:
- l’adozione di un regime di smaltimento dei rifiuti urbani ed industriali, che minimizzi i rischi per la salute dell’uomo ed elimini i danni ambientali
- l’attivazione di azioni educative per ridurre la produzione dei rifiuti;
- l’incentivazione della gestione ecocompatibile dei rifiuti, con particolare riferimento al riciclaggio;
- l’incremento delle attività di tutela ambientale per l’individuazione delle discariche abusive e delle altre forme di smaltimento non idonee;
- il monitoraggio accurato delle emissioni inquinanti degli impianti di incenerimento
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