Sotto guida radiografica e con visualizzazione tramite mezzo di contrasto, la sonda viene posizionata nello spazio epidurale interessato permettendo quindi di intervenire sulla radice nervosa colpita e sul disco intervertebrale responsabile del dolore.
Dopo abbondante lavaggio con soluzione fisiologica, si effettua la lisi meccanica delle aderenze delle radici infiammate seguita da infusione di enzimi antiflogistici. Questi farmaci, iniettati insieme ad una soluzione salina ipertonica, attivano il processo di osmosi nei tessuti ipertrofici.
Tale trattamento viene ripetuto ogni 12 ore per due giorni, utilizzando il catetere di Racz che viene lasciato in sede pur permettendo la massima libertà di movimento in assenza di dolore.
Al termine della terapia, che può eseguirsi in ambiente ambulatoriale od ospedaliero, il paziente è in grado di tornare immediatamente alle sue normali attività.
Grazie all´effetto esercitato dagli enzimi iniettati, il tessuto neurale e peri-neurale, finora compresso e infiammato dall´ernia discale, viene ora decompresso e il dolore alleviato.
La risoluzione delle aderenze post-infiammatorie ottiene il desiderato incremento dello spazio della cavità perineurale, obiettivo di tutti gli interventi chirurgici effettuati sul disco intervertebrale.
Con il metodo di Racz è possibile evitare l'intervento nel 75% dei casi e, considerando che i rischi di questo trattamento sono quasi inesistenti e che i costi sono relativamente bassi, esso costituisce una valida alternativa alla terapia chirurgica.