TRASMISSIONI INTERNAZIONALI IN LINGUA ITALIANA
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GALLERIA delle QSL della ex RADIO PRAGA

      RADIO PRAGA STORY 1936 - 1995
      La storia di Radio Praga, da una pubblicazione dell'emittente.
      (traduzione dallo spagnolo ed adattamento di Luigi Basso)
      Pubblicato su Radiorama 10/97



Gli inizi (1936-1939)

      

Alle 10 della mattina del 31 agosto 1936 Radio Praga inaugurò le sue trasmissioni regolari in onde corte, la cui programmazione era destinata principalmente ai più di due milioni di cechi e slovacchi residenti all'estero.
      La sua missione consisteva nel diffondere informazioni su tutti gli avvenimenti importanti della Cecoslovacchia.
      La società radiofonica Radiojurnal era stata fondata a Praga nel 1923, e già nel 1924 aveva tentato in varie occasioni di trasmettere per l'estero programmi musicali, con parlato in inglese ed esperanto. Le onde medie non erano tanto sature come oggi, quindi nelle ore serali e notturne era possibile, senza difficoltà. l'ascolto a distanza.
      Nel 1926 entrò in servizio a Praga un nuovo trasmettitore da 5 kW, che all'epoca era uno dei più potenti in Europa. Per fare un paragone, possiamo dire che il trasmettitore praghese equivaleva come potenza alla somma di quelle di tutti i trasmettitori attivi in Asia a quel tempo.
      Fu certamente per questo che la società Radiojurnal decise di partecipare a uno dei primi esperimenti internazionali di trasmissioni radiofoniche a lunga distanza, effettuato nel gennaio 1926. In giorni prestabiliti, da Praga, erano trasmessi concerti di musica classica ceca che avevano per obiettivo quello di superare l'Atlantico. Il trasmettitore operava con una ghezza d'onda di 368 metri. I rapporti di molti ascoltatori del Nord America testimoniano che le trasmissioni erano ricevute in modo chiaro.
      Per quanto riguarda le emissioni in onde corte bisogna dire che già nel 1923, molto prima dell'inizio delle trasmissioni ufficiali, aveva operato dalla Cecoslovacchia la stazione "Elektra": si trattava di un trasmettitore sperimentale della fabbrica di lampadine praghese Elektra, che in seguito prese il nome di Tesla (in onore dell'insigne ingegnere elettrico e pioniere della radio N. Tesla) divenendo un importante produttore di valvole elettroniche. All'epoca, non essendo ben conosciute le caratteristiche della propagazione, le onde corte erano considerate praticamente inutilizzabili. Le trasmissioni continuarono fino al 1927 e, nonostante la potenza ridotta tra i 10 e i 50 W, furono ascoltate in diversi paesi europei.
      Nel 1934 si decise la costruzione di un trasmettitore ad onde corte. La costruzione, nella località di Potebrady, Boemia centrale, fu accelerata in seguito alla situazione politica che si era andata sviluppando in Europa. Nell'estate del 1936 fu possibile iniziare le trasmissioni sperimentali con una potenza di 30 kW. Come già detto la prima trasmissione ufficiale andò in onda il 31 agosto 1936.
      Nel primo anno della sua esistenza Radio Praga trasmise 769 ore di programmazione. Le lingue usate erano il ceco, lo slovacco, il tedesco, l'inglese, il francese ed il ruteno (parlato nella regione subcarpatica della Cecoslovacchia, in seguito incorporata nell'Ucraina).
      Una parte interessante della radiodiffusione cecoslovacca per l'estero furono i programmi speciali in esperando per l'estero, che erano preparati per le stazioni locali in onda media delle città Brno e Ostava.
      Nel 1937 le trasmissioni coprivano tre zone: America, Oriente ed Europa. Era trasmesso per 4 ore il giorno. Radio Praga iniziò a trasmettere con regolarità anche in spagnolo, portoghese, serbo e italiano e occasionalmente in romeno, bulgaro, russo, fiammingo, svedese e norvegese.
      Nel 1938 le trasmissioni furono influenzate dagli avvenimenti politici in Europa, e specialmente nella vicina Germania. Nel primo semestre di quell'anno le trasmissioni erano dirette verso quattro aree: Oriente, Europa, Nord America e Sud America per un totale di otto ore e mezza il giorno.
      Nel corso del secondo semestre, specialmente in seguito alla firma del patto di Monaco, il numero di ore giornaliere di trasmissione salì sino a 22, e le aree di destinazione diventarono 6. Radio Praga continuò a trasmettere 19 ore il giorno sino al 15 marzo del 1939 quando le truppe tedesche occuparono Praga ponendo fine all'esistenza della Cecoslovacchia indipendente e prendendo il controllo di Radio Praga che, nel periodo dell'occupazione, trasmise, sotto controllo degli occupanti, un programma quotidiano di tre ore destinato ai cecoslovacchi residenti in nord America.

Un breve periodo di speranza (1945 - 1948)

      A mezzogiorno del 5 maggio 1945, dall'edificio di Vinohradska n. 12, andava in aria il primo segnale della rinata Radio Praga. Le trasmissioni per l'estero ricominciarono tra enormi difficoltà; mancava personale con buona conoscenza delle lingue straniere e il personale tecnico era poco preparato.
      Inizialmente cominciarono le trsmissioni per i paesi esteri europei: russo, polacco, romeno, bulgaro, ungherese, sloveno e serbocroato.
      In seguito furono riprese le trasmissioni in inglese, francese, ceco e slovacco; la programmazione in tedesco fu destinata inizialmente alla Svizzera, in seguito all'Austria e dal 1947 alla Germania. Simile la situazione per l'italiano: all'inizio solo per la Svizzera e dal 1947 per l'ltalia. Furono poi introdotte trasmissioni In altre lingue come lo spagnolo, il basco, lo svedese ed il norvegese e nel 1948 iniziarono le trasmissioni in greco. Nel frattempo fecero la loro comparsa anche i programmi in esperanto.
      I programmi erano dedicati allo sviluppo politico della Cecoslovacchia, mentre nella sfera della politica estera l'attenzione si rivolgeva a temi di attualità.

Al servizio di una nuova ideologia (1948 - 1968).

      Dopo il colpo di stato comunista nel febbraio 1948, il 20 aprile dello stesso anno fu promulgata la legge n. 137, sulla statalizzazione della Radiodiffusione Cecoslovacca, che provocò un cambiamento sostanziale del contenuto delle trasmissioni per l'estero. Cominciarono ad esserci differenze tra la programmazione destinata ai paesi capitalisti e le trasmissioni destinate ai paesi detti amici. Gli ascoltatori dei paesi capitalisti erano informati sullo sviluppo della Cecoslovacchia a partire dal febbraio 1948, la transizione del paese dal capitalismo al comunismo e il suo appoggio alla politica dell'Unione Sovietica. In questo modo Radio Praga diventò uno strumento della propaganda comunista con un solo obiettivo: diffondere all'estero un'immagine positiva delle conquiste del nuovo sistema sociale.
      Nel 1952, a seguito dei cambiamenti realizzati nella radiodiffusione nazionale Radio Praga si trasformò in un ente indipendente con lo scopo specifico di propagandare la Cecoslovacchia all'estero.
      Radio Praga non uscì illesa dalle purghe ideologiche effettuate in quel periodo in seno al partito comunista e a tutta la società cecoslovacca. Molti redattori furono licenziati dalla sera alla mattina, mentre altri furono vittime di pomposi processi inscenati dal regime comunista.
      Nel corso degli anni seguenti le trasmissioni continuarono ad ampliarsi. In tutta la programmazione si cantavano le conquiste socialiste mentre gli eventi internazionali erano commentati secondo le direttive formulate nei congressi dei comunisti cecoslovacchi e sovietici.
      Nel 1965 fu creata la redazione per le trasmissioni destinate ai paesi in via di sviluppo, le trasmissioni rivolte a questi paesi erano piene di esaltazioni dei vantaggi del nuovo sistema sociale, quelle per i paesi capitalisti costituivano uno strumento di propaganda offensiva.
Da Praga si trasmettevano anche programmi propagandistici in spagnolo, italiano e greco destinati ai lavoratori stranieri in Germania ed altri paesi dell'Europa occidentale (ricordate il famoso "giornale della siesta"?).

Primavera di Praga (1968)

      I cambiamenti politici e l'atmosfera di apertura della Primavera di Praga si riflessero anche nelle emissioni di Radio Praga, nello stesso modo in cui pochi mesi dopo la fine delle speranze che la Primavera di Praga aveva creato non slo nei cittadini cecoslovacchi ma anche in molte persone in occidente.
      All'una e mezzo del mattino del 21 agosto 1968 Radio Praga trasmise la prima notizia dell'invasione della Cecoslovacchia da parte delle truppe del Patto di Varsavia. Alle 4 del mattino fu letto lo storico comunicato del partito comunista che condannava l'intervento con le seguenti parole: ...questo è accaduto senza nostra conoscenza e contro la nostra volontà. A mezzogiorno durante il notiziario risuonò l'inno nazionale interrotto da raffiche di mitragliatrice.
      I lavoratori di Radio Praga passarono momenti drammatici nell'edificio della radio nella via Vinohradska, nella quale ebbero luogo veri combattimenti in cui persero la vita 20 persone.
      Il giorno seguente Radio Praga cominciò a trasmettere clandestinamente da una villa situata nel quartiere praghese di Nusle: le trasmissioni, che condannavano l'invasione e informavano sulla reale situazione del paese continuarono per due settimane.
      Lo scatenarsi della normalizzazione determinò il licenziamento di molti impiegati di Radio Praga che avevano sostenuto il programma di riforme della Primavera, molti di loro emigrarono in occidente.

Per la vecchia strada (1969-1989)

      Iniziata la normalizzazione della Cecoslovacchia, Radio Praga tornò ad essere uno strumento propagandistico del partito comunista. Tuttavia per molti ascoltatori in occidente, continuò ad essere l'unica fonte di informazione su questo paese. Nel 1960 nacquero in tutto il mondo i club degli ascoltatori di Radio Praga, nel 1978 vi erano quasi 600 club, per la maggioranza in Asia e Africa.
      Nelle decadi 70 e 80 continuarono le trasmissioni dirette ai paesi capitalisti e a quelli in via di sviluppo. Ogni anno presentava per Radio Praga nuovi bersagli: così, ad esempio, l'obiettivo del 1977 fu la reazione alla campagna dell'occidente contro la Cecoslovacchia, in relazione alla pubblicazione di Carta 77 e l' Atto finale di Helsinki.

Rivoluzione di Velluto

      Con il cambio di regime politico e il ritorno della Cecoslovacchia nel blocco dei paesi democratici, avvenuto con la rivoluzione del novembre 1989, Radio Praga tornò all'idea originale di di offrire ai suoi ascoltatori all'estero un panorama più ampio possibile di ciò che awiene nel paese e di informare sulle attività del medesimo a livello internazionale. Tornò anche la sigla dì identicazione originale d'anteguerra, cioè la fanfara della Sinfonia del Nuovo Mondo di Antonin Dvorak.
      Il numero delle redazioni che trasmettono in lingua straniera è stato ridotto a 4: inglese, francese, tedesca e spagnola, anche il personale fu ridotto alla metà.
      Dal 1993 Radio Praga è la radio per l'estero della Repubblica Ceca ed ha per obiettivo di informare sull'attualità del paese e propagandare i suoi valori culturali e turistici. Le trasmissioni, della durata di 5 minuti l'una, sono nelle 4 lingue già ricordate ed in ceco.
      Dalla fine del 1994 Radio Praga è presente anche in Internet.
      Radio Praga prepara anche trasmissioni per una serie di emittenti straniere, soprattutto in Australia e Stati Uniti, si tratta di programmi speciali per le comunità di cechi residenti in questi paesi. Dal 1995 le trasmissioni sono anche via satellite.

      Con questo finisce questa breve storia, resta da ricordare qualche indirizzo:
      Radio Praha, Vinohradska 12, 120 99 Praha 2, Repubblica Ceca
      e-mail: cr@radio.cz

da Radiorama 10/97



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