Commento in anteprima a Zelda: The Wind Waker

Allora, incredibile ma vero, ho avuto modo di visionare il gioco completo in versione americana! Posso quindi scrivervi le mie impressioni sul gioco, fermo restando che comunque per avere una recensione completa dovrete ovviamente aspettare fino all'uscita europea, anche perché non ho avuto modo di provarne il feeling (non che abbia dubbi in proposito, ma per un commento finale io voglio provare le cose con mano...). Che cosa dire a proposito di Zelda: The Wind Waker che già non si sia supposto? Anzitutto, chi ha storto il naso di fronte alla prospettiva della grafica in cel-shading si tolga pure quella smorfia dalla faccia: TWW usa infatti il miglior cel-shading mai realizzato per un videogioco, e non solo, visto in movimento è davvero da mascella al suolo (io stessa ho sempre amato questo nuovo stile, fatta eccezione per il nuovo look di Link che continua a non piacermi quasi per niente). La fluidità dell'azione è davvero sbalorditiva, e le animazioni sono magistrali. Sembra davvero di assistere ad un cartone animato, ma quello che non sapete è che nonostante lo stile poco realistico la fisica del gioco rispetta in modo pedissequo quella reale, ottenendo effetti tipo vasellame vario che si sfracella al suolo se salite sui tavoli, dondolamenti con effetto pendolo quando si usa il rampino e distorsioni da calore nelle grotte infestate dalla lava, e chissà cos'altro ancora, visto e considerato che io ho assistito solo al completamento del secondo dungeon. Per quanto riguarda la giocabilità siamo naturalmente su livelli altissimi: la fisica realistica del gioco influenza ovviamente anche il feeling, ed inoltre, come nel buono stile di Zelda, gli enigmi sono complessi, ma di abbastanza facile intuizione, in modo tale da non risultare frustranti ma nemmeno ovvi: un vero capolavoro di gameplay. E l'ambientazione? Come forse molti di voi sapranno, la nuova Hyrule è un mondo quasi totalmente invaso dalle acque, e composto da piccole isole abitate. Per spostarsi da un centro abitato all'altro, quindi, sarà necessaria una barca, ed è qui che compare la famosa nave parlante di cui si è sentito in giro. Navigando in giro, poi, si passerà dal giorno alla notte, ovviamente con effetti visivi stupendi. La trovata di sostituire il classico Hyrule Field con un immenso oceano aggiunge senz'altro un tocco di novità, ma per qualche strana ragione, vedendo quella distesa d'acqua, e Link sperso sulla sua nave in mezzo ad essa, ho avuto una brutta sensazione di smarrimento. Ovviamente quando si arriva sulle isole le cose cambiano, ma rimane comunque l'impressione che il mondo in cui muoversi sia compresso e un po' limitato. Per quanto riguarda la Wind Waker del titolo, trattasi di una mistica bacchetta (di quelle che usano i direttori d'orchestra, tanto per intenderci!) che vi permetterà di "prendere a prestito il potere degli dei" (queste sono perlomeno le misteriose parole che la vostra amica nave vi dirà nel consegnarvi lo strumento). In poche parole usando la Wind Waker potrete "dirigere" melodie diverse che avranno anche diversi effetti; un po' come l'Ocarina del Tempo, anche se l'utilizzo della Wind Waker è leggermente più complesso. Ma mi accorgo di aver detto abbastanza per quello che deve essere un semplice commento in anteprima, quindi vi lascio alla mia prossima recensione per ulteriori approfondimenti riguardo la storia, l'utilizzo della Wind Waker ed altro. Intanto beccatevi qualche screenshot preso dal gioco vero e proprio.



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