"Le
scienze sperimentate e non raccontate": questa la metodologia che non deve mai essere persa di vista
durante lo svolgimento dei percorsi di educazione ambientale.
I bambini e i ragazzi di oggi devono recuperare la capacità di osservare, di muoversi in
ambiente, di toccare ciò che studiano, di provare emozioni e niente è più emozionante
che ritrovare l'ancestrale e intimo legame tra l'uomo e la natura.
Per questo motivo riteniamo che la metodologia più efficace sia quella di utilizzare
pienamente i cinque sensi (soprattutto per i bambini più piccoli) per avvicinarli anche
alla parte più scientifica di un argomento e stimolare in loro il maggior numero di
domande e di curiosità possibili.
Gli itinerari proposti, che legano la visita dell'acquario a quella della miniera, si
basano quindi su una partecipazione attiva dei ragazzi tramite la visita diretta, alcuni
esperimenti pratici, ma soprattutto attraverso la loro completa "immersione" nei
due mondi, quello sottomarino e quello sotterraneo.
L'obiettivo è raggiungere target scolastici (target groups di riferimento sono le scuole
elementari e le scuole medie inferiori) interessati alla visita in miniera e all'acquario
non solo come momento spettacolare di gita scolastica, ma come attività interna alla
programmazione scolastica e curricolare.
Per maggiori approfondimenti in merito ai contenuti degli itinerari proposti viene fornito
in queste pagine del materiale specifico (vedi "Per saperne di più
") che
vuole essere uno strumento didattico per gli operatori e anche per gli insegnanti che
seguiranno tali progetti.
Desideriamo specificare che per strumento didattico non si intende ovviamente un elaborato
scientifico che tratta in maniera approfondita tutti gli argomenti, quanto piuttosto una
traccia, un programma di lavoro per preparare la classe e per ottenere la massima
efficacia dalla visita. |