Il sopralluogo, come da
programma, è partito dalla ex Scuola Elementare Lorenzini e si è snodato
circolarmente toccando i sottoindicati punti del quartiere.
Ex Scuola Elementare
Lorenzini:
E’ stato manifestato il desiderio e l’importanza che l’intera
struttura sia destinata in modo definitivo ad attività culturali uscendo
dalla condizione di provvisorietà di utilizzo che tutt’ora la
caratterizza dopo la chiusura delle attività scolastiche. Necessità di
apposita Delibera della Giunta Comunale.
Area
verde/ricreativa tra via Flaminia e scalo merci ferroviario:
I partecipanti sottolineano la non felice collocazione, a fini
ricreativi per bambini ed adulti, dell’area che è posta tra il traffico
della via Flaminia e la movimentazione di vagoni ed autocarri dello
scalo merci ferroviario. L’area non viene identificata come centro
futuro del quartiere.
Area ed edifici ex
Filipponi ed area ex Antonelli:
Con lo spostamento già progettato dall’Amministrazione comunale
(Contratto di Quartiere) del distributore di carburanti AGIP gestito dal
Sig. Schiaroli Giuliano nella zona attualmente occupata dal campetto
ricreativo ex Angeloni (nella stessa posizione logistica dell’area
verde/ricreativa descritta precedentemente) gli intervenuti ipotizzano
una destinazione edilizia dell’ex opificio Filipponi a residenze,
negozi, uffici (es.: trasferimento in loco del supermercato Eurospin)
adeguatamente protetta e “compensata” da un’area verde e alberata da
realizzare nella contigua area pubblica ex Antonelli.
Tale zona alberata e verde potrebbe essere estesa e connettersi fino
alla cosiddetta “zona di rispetto” che dovrà essere ricavata dalla
dismissione delle residenze più vicine ai serbatoi della raffineria API,
zona di rispetto che va caratterizzata con una fascia densamente
alberata.
Da questo punto di vista gli intervenuti hanno espresso il parere che
anche la nuova viabilità in entrata ipotizzata dal progetto Bohigas
andrebbe pensata non innestata nella parte iniziale di via Monti e
Tognetti bensì in attraversamento della cosiddetta “zona di rispetto” e
con connessione al sottovia ferroviario.
Strada ex
Castellaraccia:
I partecipanti, interloquendo anche con altri residenti, ritengono
che l’ipotesi di usare la strada ex Castellaraccia per realizzare il
senso unico in entrata dei veicoli possa essere modificato. In sostanza
si mantiene l’idea di ricavare il senso unico verso sud nell’attuale
scalo merci (il quale verrà dismesso con l’entrata in funzione
dell’Interporto di Jesi, indipendentemente dalla realizzazione del
by-pass ferroviario API). Tale senso unico dovrà essere realizzato ad
una maggiore distanza dalle abitazioni del quartiere attualmente lambite
dallo scalo merci ferroviario e dovrà essere innestato dalla zona ex
vetreria / Eurospin / marmista.
Infatti se, come precedentemente osservato, si considera che l’area ex
Filipponi potrebbe essere riconvertita ad uso abitativo, uffici e
commercio, sarebbe logico favorire lo spostamento dell’attività
commerciale Eurospin nella zona ex Filipponi, quasi al centro del
quartiere!
In tale maniera tutta l’area liberata e ripulita dai ruderi della ex
vetreria potrebbe fungere da snodo stradale verso il mare e verso il
centro città nonché da area di parcheggio scambiatore con il mezzo
pubblico. Quest’ultima ipotesi darebbe la possibilità di decongestionare
il traffico che attraverserà il quartiere e, conseguentemente, anche
l’impatto sul centro di Falconara.
Infine va considerato l’input per attività commerciali che generalmente
si sviluppano in questo tipo di snodi di scambio.
Via Monti e Tognetti:
in considerazione della creazione della “zona di rispetto” che
vedrebbe la demolizione degli edifici a monte della via (verso la
raffineria API) gli intervenuti auspicano la realizzazione della strada
di accesso al mare (in connessione al sottovia ferroviario) nella zona
attualmente occupata dagli “edifici dei ferrovieri” in via Flaminia.
Tale soluzione consentirebbe di realizzare una “continuità verde” e
maggiormente estesa dall’area pubblica ex Antonelli verso Nord.
Spiaggia:
Muovendo lo sguardo a partire dalla “testata Nord” della spiaggia
risultano evidenti le potenzialità che si aprono con la dismissione
dello scalo merci ferroviario.
I partecipanti rilevano che negli scenari di assetto n°2 e n°3 elaborati
dagli Architetti Brunelli ed Angelelli sulla base di quanto emerso
durante l’incontro del 21/3, alla spiaggia verrebbe restituito non
soltanto un ruolo di elemento valorizzatore dell’intero quartiere, ma
anche di motore verso “sviluppo dolce e sostenibile” in cui il tessuto
del quartiere Villanova può trovare una sua naturale continuità.
L’ipotesi di un verde attrezzato per attività sportive e ricreative
(piscina – palestra – campi coperti – strutture ricettive) che si
estenda verso il centro di Falconara connettendosi ad esso, è percepita
come una possibile svolta sicuramente sociale ed ambientale, con modeste
ma non trascurabili prospettive economico-occupazionali.
Via Aspromonte:
nell’ipotesi di non realizzazione del by-pass ferroviario API (che
non inficia la dismissione degli scali merci che è parte della ragione
logistica e strategica dell’Interporto di Jesi) e del conseguente
mantenimento dei due binari della linea AN-BO va analizzato un
intervento sul livello della ferrovia.
L’attuale livello pone problemi di comunicazione con la spiaggia per cui
si tratta di valutare le ipotesi:
-
di abbassamento del
livello della ferrovia in trincea (con conseguente abbassamento
dell’impatto acustico sulle residenze e visivo verso il mare);
-
di innalzamento del
livello dei binari con conseguente realizzazione di adeguati ed
agevoli sottopassi pedonali
-
di un adeguamento di
modesta entità della quota stradale (abbassamento) e ferroviaria
(innalzamento) in modo da ottenere un passaggio agevole ed ampio tra
quartiere e spiaggia.
Via Aspromonte – via
Flaminia:
I partecipanti rilevano che la evidente bellezza di alcuni edifici
“storici” di questa zona del quartiere Villanova contrasta con la
caratterizzazione di “zona degradata” più volte apparsa sulla
documentazione urbanistica del Comune di Falconara.
Un elemento che salta subito all’occhio è che la dismissione dello scalo
merci lato mare renderà visibile il mare da tutte le vie trasversali che
tagliano il quartiere: via Aspromonte – Calatafimi – Santarelli –
Campanella – Quadrio.
Elemento, quest’ultimo, non secondario nella piacevolezza ed armonia
ambientale che il quartiere deve riconquistare e che verrebbe vanificato
qualora si realizzasse un nuovo fronte edilizio su più piani nella zona
attualmente occupata dallo scalo merci lato mare.
Durante il percorso del
sopralluogo il gruppo di lavoro composto dai residenti e dagli
architetti Angelelli e Brunelli è stato avvicinato ed ha interloquito
con singoli residenti e gruppi che si sono dapprima incuriositi e
successivamente, apprendendo le finalità dell’esperienza di
Progettazione Partecipata, hanno mostrato notevole interesse e
disponibilità a partecipare ai futuri incontri.
Complessivamente il
sopralluogo ha permesso di scambiare opinioni ed idee con circa
trentacinque (35) residenti.
Durante il sopralluogo
sono state eseguite foto e riprese video. Il sopralluogo termina alle
ore 12.30.
La commissione esecutiva del
COMITATO DEL QUARTIERE VILLANOVA
|