I CITTADINI PROGETTANO
GLI SPAZI DI VITA

 

Oggetto : verbale primo incontro
 
Data : 21 Marzo 2005
 

Il portavoce del Comitato dei cittadini di Villanova, Loris Calcina, ha presentato ai circa 25 cittadini intervenuti il significato e le finalità dell’iniziativa.

L’obiettivo fondamentale è quello di dare voce alle aspettative del quartiere nel contesto delle trasformazioni territoriali di cui si discute nelle sedi istituzionali, ma di cui poco o nulla i cittadini conoscono.

Occorre quindi in primo luogo conoscere e capire  per partecipare. Per essere finalmente presenti nel dibattito attraverso la predisposizione di documenti che siano manifestazione della posizione del quartiere di Villanova.

A tale proposito, alla fine dell’esperienza di partecipazione, si prevede la redazione di una pubblicazione che illustri lo svolgimento ed i risultati dell’iniziativa.

E’intervenuto poi l’architetto Giovanni Angelelli che ha introdotto alcuni dei contenuti del progetto Bohigas, sintetizzando le perplessità che hanno già manifestato tecnici e cittadini in proposito.

L’architetto Carlo Brunelli ha poi spiegato che il “processo di partecipazione” non può ridursi, come spesso accade, in una serie di questionari a cui i cittadini sono chiamati a rispondere ponendo una croce su risposte predefinite.

La partecipazione deve portare ad una espressione progettuale, con il livello di approfondimento che si potrà raggiungere, che deve necessariamente derivare dal formarsi di una “conoscenza” della realtà del territorio, dei processi in atto, e dal formarsi di una “coscienza” collettiva, da un processo di identificazione dei cittadini e del luogo che abitano.

Preliminare e fondamentale è quindi il momento informativo.

Sono stati illustrati i programmi e le iniziative, avviate dai diversi enti istituzionali, che riguardano Villanova:

  • Il piano di risanamento per l’Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale di Ancona, Falconara e Bassa Valle dell’Esino

  • Il by-pass ferroviario

  • Il Piano di recupero di Villanova e Falconara Nord

  • Il progetto Bohigas ed il porto turistico

Rispetto alle varie ipotesi su cui le amministrazioni stanno lavorando e su cui stanno ottenendo le necessarie approvazioni (by-pass alla decisone del CIPE, porto turistico in conferenza dei servizi il 25 marzo), si è deciso di azzerare la situazione, lasciando sul tavolo soltanto il presupposto di qualsiasi ipotesi di trasformazione del quartiere: la delocalizzazione degli scali merci conseguente alla realizzazione dell’interporto di Jesi.

Rispetto a diversi “temi” iniziali della discussione proposti dai tecnici, relativi ai rapporti possibili o auspicati tra il quartiere e lo spazio esterno, i diversi interventi hanno evidenziato la primaria importanza del rapporto tra Villanova ed il mare. Rapporto fino ad oggi condizionato dagli scali merci.

Si è subito delineata come cruciale la scelta tra l’ipotesi del porto turistico o quella di una spiaggia attrezzata per la balneazione.

I tecnici hanno invitato i cittadini a procedere nella riflessione tenendo presenti alcune questioni:

  • quali sono le reali aspettative del quartiere nell’ipotesi del porto turistico, in termini di valorizzazione immobiliare, di nuova occupazione, di riduzione della marginalità sociale

  • che tipo di turismo ci si può aspettare sia nell’ipotesi del porto che della spiaggia balenabile

  • quale sarà il futuro della raffineria API (piano regionale di dismissione programmata) e come questo si rifletterà sulle due opzioni di scelta

  • la differenza sostanziale tra un’operazione come quella del progetto Bohigas – operazione immobiliare di tipo essenzialmente privato ed autofinanziata – e quella di una riqualificazione della spiaggia balneare, in cui appare essenziale un sostegno pubblico. Sostegno comunque che il quartiere può legittimamente rivendicare come “compensazione” dei disagi che è chiamato a sopportare per la presenza della raffineria.

Gli interventi si sono susseguiti sia in forma di ulteriore quesito che di affermazione propositiva:

  • il porto turistico può essere fattore qualificante ma anche fattore di ulteriore degrado: il porto non è indifferente al suo intorno, né può da solo cambiare il carattere di una città

  • Il porto turistico genera traffico ed è una ulteriore fonte di inquinamento del mare

  • Spetta anche a Villanova pretendere un ruolo qualificato nell’operazione legata al porto turistico, per non finire di essere ancora una volta situazione di “margine”

  • Il problema dell’altezza delle nuove edificazioni previste dal progetto Bohigas si può ovviare riducendola da quattro a due livelli. Ma l’edificazione in sé, senza il porto turistico, non può portare vantaggi a Villanova

  • Le case potrebbero essere anche realizzare nell’area dello scalo merci interno, lasciando la spiaggia a servizio dei residenti del quartiere

  • Quello che serve a Villanova sono spazi verdi, aree gioco. In questo la fascia costiera liberata dagli scali merci è una risorsa preziosa ed insostituibile

  • Le case previste su via Monti e Tognetti sono troppo vicine all’Api.

  • Erano più condivisibili le prime ipotesi del PRG che prevedevano una adeguata fascia di protezione dalla raffineria ed un parco del versante interno di Villanova, senza ipotesi di by-pass ferroviari.

Sulla base di queste riflessioni, i tecnici hanno ritenuto utile, in vista del prossimo incontro, predisporre degli schemi grafici di sintesi delle diverse ipotesi di assetto del fronte a mare di Villanova emerse in sede di dibattito. Ognuna di questi scenari sarà corredato da un primo elenco di punti di forza e di debolezza (analisi swot), integrabili dai cittadini, e rispetto ai quali saranno fornite valutazioni per giungere ad una prima scelta di merito condivisa.

L’architetto Angelelli ha preannunciato anche l’avvio della costruzione collettiva di un “plastico” di Villanova.

La commissione esecutiva del
COMITATO DEL QUARTIERE VILLANOVA

 
inizio pagina   menù problemi quartiere