LIBRO

 

 

I fantasmi dell'ENICHEM
La lezione di civiltà di un operaio del petrolchimico di Manfredonia.
Prefazione di Gianfranco Bettin

di Giulio Di Luzio   ascolta la sua presentazione audio  (mp3 - 1.3MB)

Baldini Castaldi Dalai editore S.p.A.

ppgg 175 - € 13,40

 

Agli inizi degli anni Settanta l’Enichem insedia uno stabilimento di concimi a Manfredonia. Alcuni intellettuali ed ambientalisti lanciano invano l’allarme sui rischi per l’ambiente, la distruzione di siti archeologici e delle vocazioni turistiche e agricole del territorio. Ma spunta il ricatto – condanna che dal dopoguerra schiaccia le popolazioni del Sud: chi porta il lavoro detta le regole del gioco. Così il petrolchimico piegherà la vita di migliaia di persone alle sue esigenze e centinaia di operai lavoreranno per anni a contatto con sostanze cancerogene. Sindacati ed Autorità sanitarie di vigilanza, media ed Istituzioni si macchieranno di gravi omissioni. Di fronte ai ripetuti incidenti, tra cui quello del ’76 – la Severo del Sud – e alla tragedia dimenticata di tanti lavoratori uccisi dal cancro, l’azienda minimizza e spesso tace sugli esami clinici dei suoi dipendenti. Sarà uno di loro, Nicola Lo vecchio, a segnare una svolta nella storia del petrolchimico. Durante il suo calvario clinico incontra l’oncologo Maurizio Portaluri e insieme conducono una ricerca sulle morti sospette in fabbrica, poi sfociata in un esposto alla Magistratura, che apre un’inchiesta.

Al dramma seguono i paradossi: l’azienda cerca di dissuadere molti operai dal costituirsi parte civile al processo con la lusinga di un’assunzione per i figli; allo scempio ambientale si aggiunge la beffa di affidare la << bonifica >> dei siti industriali a chi lì ha inquinato per decenni, l’Enichem appunto; dal 2000 ingenti finanziamenti piovono su Manfredonia per la nuova industrializzazione ma con le vecchie produzioni di morte, senza studi d’impatto ambientale e una debole ricaduta occupazionale; il ricatto e la colonizzazione si rinnovano, appoggiati da tutte le forze politiche, oggi come trent’anni fa. Intanto la lista dei morti si allunga, il processo contro i vertici aziendali è ancora in corso e tuttavia Manfredonia, che in quei finanziamenti vedeva il risarcimento per i suoi morti, fatica a misurarsi con il suo passato e ha fretta di dimenticare.

GIULIO DI LUZIO è nato a Risceglie, in provincia di Bari. E’ stato per anni giornalista per “il Manifesto” su cui ha scritto dal 1994 al 2000, occupandosi soprattutto di lavoro ed immigrazione. Ha poi condotto inchieste per la redazione barese de “la Repubblica”. Questo è il suo primo libro.

 
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