E chi paga?
I cittadini
Nuraxi Figus - Business
energia, ovvero l'affare della gassificazione. Lo Stato
sborserà migliaia di miliardi per pagare a prezzi
supervantaggiosi l'energia elettrica che verrà generata
dalla gassificazione e non soltanto del carbone. L'"affare"
riguarda infatti anche le centrali che marceranno con il gas
ricavato dal "tar", i residui della distillazione del
petrolio. In tutta Italia ne sono stati autorizzate tre, la
prima a Sarroch (Saras di Moratti); la seconda a Priolo
(Siracusa) sarà realizzato dalla Erg di Riccardo Garrone e
la terza, a Falconara Marittima (Ancona), sorgerà accanto
alle raffinerie dell'Api di Aldo Brachetti Peretti. Ogni
impianto costerà dai 1.300 ai 1.700 miliardi ma saranno
investimenti privati. Produrrà miliardi di chilowattora di
energia elettrica ogni anno. Che l'Enel pagherà a 130 lire.
Il prezzo è leggermente inferiore a quello riconosciuto alla
società che produrrà energia elettrica gassificando il
carbone Sulcis. La maggiorazione verrà riconosciuta per i
primi otto anni di attività delle centrali. Successivamente
il prezzo di acquisto dell'energia tornerà a essere quello
di mercato (attualmente 82 lire il chilowattora). E' una
legge del 1981 che ha scatenato la corsa alla gassificazione.
L'energia elettrica generata trasformando in metano le
scorie di lavorazioni industriali (come appunto i tar) è
stata infatti equiparata all'energia "pulita" ottenibile con
fonti rinnovabili come il sole e il vento. Per questo tipo
di energia la legge del 1991 ha appunto previsto un
incentivo. A pagare saranno tutti i cittadini. Con l'entrata
in funzione delle nuove centrali (previsto nel 1999),
infatti, la voce "sovrapprezzo nuovi impianti" della
bolletta Enel passerà da 1,7 a 7 lire il chilowattora. Ma
quale sarà il costo delle "agevolazioni". Considerato che
ogni centrale dovrebbe "vendere" all'Enel attorno ai tre
miliardi di chilowattora il maggiore costo sarebbe di circa
150 miliardi all'anno. Per la centrale a gas di carbone
leggermente di più visto che il prezzo d'acquisto è
superiore. Considerando che gli incentivi verranno erogati
per i primi otto anni fanno qualcosa con 1200 miliardi di
"sovvenzione" pubblica che lo Stato pagherà per ogni
centrale. Nel caso del carbone-Sulcis è previsto un
finanziamento pubblico aggiuntivo di 400 miliardi per
riattivare le miniere. |