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Anconambiente, un utile che
dà la carica
Bilancio 2004 chiuso con un
più 480 mila euro. Il 7 luglio summit strategico con
Falconara
ANCONA - L'utile di bilancio
2004 di Anconambiente (più 480 mila euro) regala al Comune
di Ancona la giusta verve per puntare all'obiettivo di un
bacino unico provinciale sui rifiuti ed alla definizione del
sito di smaltimento. In questo percorso la tappa del 7
luglio prossimo sarà molto importante. Quel giorno
Conerambiente affronterà il progetto e definirà l'area per
la realizzazione di una struttura per lo smaltimento. “Sarà
un incontro molto importante con Falconara - dice il vice
sindaco del Comune di Ancona Sandro Simonetti - in cui
potremmo arrivare ad una sintesi finale”. Nell'attesa
proseguiranno i contatti nel rispetto di un “progetto - dice
Umberto Montanari il direttore di Anconambiente - di
aggregazione che va avanti”. “Stiamo già collaborando con
Osimo - continua - e lavoriamo in questo senso con
Falconara”. Si punta dunque alla creazione di un'azienda
unica per la gestione dell'intero ciclo dei rifiuti tentando
di integrare i due bacini della provincia. Nell'attesa il
Comune di Ancona può godersi gran parte degli utili
dell'esercizio di Anconambiente del 2004 che si è chiuso,
ieri l'approvazione del consiglio d'amministrazione, con un
risultato in attivo di 482 mila 768 euro al netto delle
imposte. Un saldo positivo di più di 300 mila euro rispetto
al bilancio 2003 chiuso con un utile di 168 mila euro.
Dell'attivo 2004 verrà effettuata una ripartiziazione degli
utili su 300 mila euro mentre il resto (circa 180 mila euro)
andrà a costituire riserva. L'utile più alto spetterà al
Comune di Ancona, circa 267 mila euro, che detiene l'89%
delle azioni. I restanti 30 mila euro circa saranno
ripartiti tra gli altri soci Comuni azionisti (Fabriano al
5,6%, Chiaravalle 2,8%, Camerano e Cerreto D'Esi 1,04%,
Castelfidardo 0,4%). I Comuni di Chiaravalle, Camerano e
Cerreto D'Esi sono entrati in Anconambiente nel corso del
2004. Il sindaco di Ancona Fabio Sturani ha tenuto a
sottolineare il risultato ottenuto da Anconambiente, società
a totale capitale pubblico, nonostante i prolemi legati alle
vicende giudiziarie che hanno coinvolto l'azienda l'anno
scorso. Sturani ha anche puntato l'attenzione “sul piano
provinciale dei rifiuti dove dobbiamo andare avanti e sugli
altri servizi dell'azienda come l'illuminazione”. “Non
dobbiamo dimenticare i lavori, di qualità,
sull'illuminazione che stanno continuando e dal centro
interessaranno altri quartieri, da Torrette alla Stazione,
al Pinocchio e poi le frazioni. Penso anche alla figura
dell'ispettore ambientale e dal primo luglio il servizio di
rimozione degli automezzi”. Attività che si aggiungono alle
normali mansioni dei dipendenti di Anconambiente addetti
anche alla gestione del catasto degli impianti termici, alla
gestione del verde sponsorizzato ed agli altri servizi
affidati dal Comune. Di grande importanza anche la raccolta
differenziata che ad Ancona è (nel 2004) al 24%, a Camerano
è al 35%, “ma che non serve - dice il presidente di
Anconambiente Maurizio Fabiani - se non c'è una gestione
completa del ciclo dei rifiuti”. Fondamentali in questo
senso per Fabiani gli accordi con le altre aziende pubbliche
per evitare che ci siano tre soggetti operanti in un'area
ristretta: “Serve un'unica azienda su base provinciale e
deve anche crescere una cultura ambientale nella gente per
migliorare la situazione”.
LUCA FREZZOTTI
E dal cassonetto spunta un
armadio
FALCONARA – Il cassonetto
all’altezza del numero civico 2 di via Marsala è da sempre
utilizzato come discarica cittadina per lavatrici e
frigoriferi fuori uso e divani ormai distrutti, ma ieri
mattina i residenti si sono trovati di fronte addirittura ai
resti di un grande armadio. Accanto al cassonetto e lungo il
marciapiedi erano stati ammucchiati alla rinfusa sportelli,
pareti laterali, divisori interni, cassetti e tutto quanto
faceva parte di un vecchio guardaroba anni ’50 con in più
alcuni sacchi di spazzatura poiché, in questi casi, vista la
situazione c’è chi non si prende neanche il disturbo di
depositare la sua immondizia privata all’interno del
contenitore apposito. Una situazione di estremo degrado
dovuta alla maleducazione di alcuni cittadini. Nelle prime
ore del mattino ben due pattuglie della Polizia Municipale
sono arrivate per verificare lo stato delle cose e capire
non solo come provvedere allo smaltimento dell’ingombrante
mobile, ma anche se qualcuno dei residenti aveva visto
qualcosa. A nulla sono valse le domande che i due agenti
hanno fatto qua e là nei negozi e bussando alle porte di
qualche appartamento, nessuno aveva visto nulla.
I Ds: “Serve maggiore
controllo politico”
Il partito prende le distanze
dalle richieste del primo cittadino: “Va garantito il
coinvolgimento nelle decisioni”
di MARINA MINELLI
FALCONARA – A meno di un anno
dalle elezioni amministrative i Democratici di sinistra
falconaresi scelgono l’autonomia rispetto al primo cittadino
uscente e lo dichiarano anche in un lungo documento politico
che è stato approvato all’unanimità dal direttivo comunale
convocato nei giorni scorsi. “Ferme restando le legittime
prerogative del sindaco la cui autonomia costituisce un
valore da difendere e una garanzia di buon successo
dell’amministrazione – scrivono i Ds – è necessario
adoperarsi per ridare maggiori spazi alle funzioni di
indirizzo e di controllo politico amministrativo del
consiglio comunale, come prevede la legge, di creare le
condizioni per un effettivo coinvolgimento delle forze
politiche non solo nella fase pre-elettorale, ma anche negli
aggiustamenti programmatici in corso d’opera e nelle scelte
gestionali più significative, così come il coinvolgimento
per la definizione degli assetti di giunta e delle
rappresentanze dei vari organismi comunali”. I partiti a
loro volta si dovranno sentire impegnati a “rilanciare il
ruolo istituzionale e di tutela della garanzia e dei diritti
democratici, a rimanere irrinunciabili punti di riferimento
ideale e politico, a mantenere e sviluppare autonome
capacità di progetto e di analisi, di espressione delle
esigenze dei cittadini con tutte le loro peculiarità”.
Secondo i Ds, inoltre, è ormai tempo di attivare “nuove
forme di democrazia partecipativa come regola permanente di
governo”. Definite nel corso dell’incontro anche le priorità
per il governo della città nei prossimi cinque anni: la
qualità sociale, urbana ed economica, la questione
generazionale e il consolidamento dei rapporti tra Falconara
e i diversi livelli istituzionali. “La strategia generale –
dicono i Ds – deve porsi l’obiettivo di ‘fare sistema’ con i
Comuni vicini e della bassa vallata dell’Esino, realizzando
una forte sinergia che veda partecipi tutte le realtà del
territorio”. Nel corso della riunione del direttivo è stato
anche annunciato il rientro di Liano Barchiesi nel gruppo
consiliare dei Ds da cui era uscito poco meno di due anni fa
per “mancanza di dialogo, di confronto e di coinvolgimento
di tutti i soggetti chiamati democraticamente ad
amministrare Falconara”. “Dopo anni di appannamento e di
incertezza – spiega in questa occasione Barchiesi – la nuova
dirigenza Ds sta cercando di far svolgere al partito il
giusto ruolo di principale forza politica comunale e,
inoltre, è stata messa in cantiere una campagna di ascolto e
di confronto con i cittadini e tutte le forze politiche e
sociali”. Una presa di posizione netta e decisa quella dei
Ds che piomba su un dibattito destinato a infuocarsi.
Carletti, sprint per la
volata finale
Il sindaco pronto ad
assestare la macchina amministrativa prima del voto del 2006
di EDOARDO DANIELI
FALCONARA - Maxi-rimpasto per
il gran finale. Il sindaco Giancarlo Carletti muove le sue
pedine nella scacchiera che porta alle elezioni
amministrative del prossimo anno. Una manovra ancora in
divenire ma che sta prendendo sempre più consistenza nel
momento in cui il dibattito sulle candidature comincia a
decollare. O stenta a decollare, a seconda dei punti di
vista dal momento che si va avanti ancora solo con veti e
aut aut. Carletti l’aveva detto già due mesi fa: “non
intendo rimanere estraneo a quello che succederà”. In quella
occasione, era stato chiaro: “i falconaresi - aveva detto -
devono esprimersi per dire se condividono il progetto di
trasformazione che è stato portato avanti in questi anni”.
Corollario di questa affermazione, la necessità di basare le
scelte delle persone sulle competenze e non sulle
appartenenze. Leggi, massimo rispetto ma anche autonomia
rispetto ai partiti dal momento che la politica non deve
diventare così invadente da accartocciare la trasformazione
di cui la città è stata protagonista in questi anni. Un
rapporto difficile, quello tra i partiti e Carletti,
spiazzati sovente dalle scelte del sindaco, che ora viene al
momento della resa dei conti con la definizione delle liste
e delle candidature. Come anche la presa di posizione dei Ds,
sulla necessità di un maggiore coinvolgimento dei partiti
nelle decisioni che riguardano gli assetti, dimostra.
Carletti non intende rimanere estraneo alla scelta del
candidato che sarà chiamato a proseguire la sua opera e
proprio sulla sua azione amministrativa intende concentrarsi
in questa fase di fine mandato amministrativo. Da qui la
decisione di assestare l’apparato: né promozioni né
bocciature, secondo quello che trapela, ma una messa a punto
per consentire a tutto l’esecutivo di potersi muovere con
maggiore efficacia nel periodo conclusivo della legislatura.
La manovra interesserà numerosi settori della
amministrazione e non soltanto la giunta: novità, infatti,
sono in arrivo, per esempio, per quello che riguarda la
polizia municipale. Anche per quanto il settore del
commercio, è in vista un vigoroso riassestamento. Per quanto
riguarda la giunta, sarà probabilmente lo stesso sindaco
Carletti a doversi fare carico di un surplus di lavoro dal
momento che si occuperà anche di lavori pubblici (ora
appannaggio dell’assessore Fausto Api) e dei servizi sociali
che riguardano i nomadi e gli immigrati (che attualmente
fanno riferimento a Susanna Cimarelli). Infine, quasi
sicuramente, anche la cultura, il fiore all’occhiello delle
giunte Carletti, entrerà nell’assestamento. Di sicuro ci
sarà un potenziamento a cui si arriverà. probabilmente, con
un accorpamento dal momento che un “blocco unico” garantisce
maggiore efficacia. Lo spirito è quello di creare le
condizioni di continuità di una politica che, come il
sindaco ha più volte affermato, “non può tornare indietro”.
Un gesto, quello di Carletti, destinato a produrre fragore,
come nella tradizione delle scelte del sindaco, e che si
muove comunque nella volontà di rendere sempre più stretto
il rapporto tra sindaco e cittadini, senza la mediazione dei
partiti, soprattutto quando la politica diventa un cappio
che incide negativamente nelle scelte per la città. Una
sfida per una politica diversa - come l’ha sempre definita
il sindaco - su cui i falconaresi saranno chiamati a
pronunciarsi.
La Biblioteca si
trasferisce in spiaggia
Da venerdì riparte
l’iniziativa che ha riscosso grande successo nelle edizioni
passate
FALCONARA - Parere favorevole
della giunta comunale di Falconara all’entrata in vigore
dell’orario estivo del servizio di biblioteca comunale ed
all’attivazione del servizio “biblioteca in spiaggia”. Il
nuovo orario in vigore da oggi a giovedì 15 settembre,
giorno in cui riaprono le scuole con la consueta
interruzione di una settimana nel periodo compreso tra l’8 e
il 15 agosto, prevede l’apertura al pubblico della
biblioteca nei giorni di martedì, mercoledì, giovedì e
venerdì dalle 9 alle 13 e 30. L’apertura pomeridiana della
sezione ragazzi è prevista nelle sole giornate di martedì e
giovedì dalle 15 alle 20 e 30. La biblioteca rimarrà chiusa
nelle giornate di domenica e di lunedì. Complessivamente, le
ore di apertura settimanale saranno 32 e mezza (trenta
minuti in più dell’orario invernale), il massimo consentito
con l’attuale personale in dotazione. Aperture straordinarie
potranno essere effettuate in concomitanza con eventi
culturali ed iniziative della Biblioteca stessa. Anche
quest’anno , come da consuetudine, da venerdì prossimo a
venerdì 14 agosto, sarà attivato il servizio di biblioteca
in spiaggia presso la zona “ex piattaforma Bedetti”, tutti i
giorni, sabati e domeniche compresi , dalle 16 alle 19.
S’intende così venire incontro alle esigenze della
maggioranza delle persone che frequenta la spiaggia nelle
ore pomeridiane; incentivare la lettura dei quotidiani;
favorire le operazioni di restituzione–prestito libri e la
frequentazione della sezione ragazzi da parte dei bambini e
dei ragazzini che non vanno a scuola; accogliere i giovani ,
impegnati nella preparazione di esami scolastici o
universitari. |
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Infortunio all'Agip, errore
umano?
IL CASO Venerdì scorso nella
raffineria ha perso la vita un operaio di 32 anni. Ieri
sciopero nelle aziende dell'appalto, la Fiom-Cgil chiede più
rigore. Domani nuova tornata di interrogatori, poi saranno i
magistrati ad esaminare gli atti
di M.Maz.
Una distrazione fatale,
probabilmente un errore umano. Riprenderanno domani
interrogatori e audizione degli ispettori del lavoro,
guidati dall'ingegner Fernando Severini, chiamati a fare
piena luce sull'infortunio mortale avvenuto venerdì scorso
all'interno della raffineria dell'Agip. A perdere la vita è
stato il 32enne Rocco Sanfilippo, un giovane trasfertista
originario di Gela, in provincia di Caltanissetta. L'operaio
era dipendente di una ditta dell'appalto Eni, la «Eurotec».
Stando ad una prima ricostruzione, l'uomo stava effettuando
la saldatura di un manicotto all'interno di un forno, quando
è stato investito da un micidiale getto di vapore. Vani si
sono rivelati i tentativi effettuati dai compagni di lavoro
prima e dal personale del servizio di emergenza 118, poi, di
rianimare Sanfilippo, morto sul colpo per le gravi lesioni
riportate a causa del getto di vapore, sprigionatosi ad una
temperatura di circa 400 gradi. Subito dopo l'infortunio, t
tecnici dell'ispettorato del lavoro hanno fatto particolari
prove sull'impianto dove si è verificato l'incidente per
capirne meglio la dinamica e ascoltato operai e dirigenti,
sia dell'Eurotec che della stessa raffineria. Un sopralluogo
è stato compiuto anche dal procuratore aggiunto Franco
Sebastio e dal pubblico ministero di turno Luca Buccheri. I
due magistrati hanno voluto rendersi conto di persona
dell'accaduto, delegando poi agli inquirenti guidati
dall'ingegner Severini il compito di acquisire ulteriori
elementi sulla dinamica dell'incidente e riguardo eventuali
responsabilità. Severini ascolterà domani altri dirigenti
dell'Eurotec, ditta per la quale lavorava l'operaio
deceduto, e poi stenderà una informativa che sarà consegnata
ai magistrati per gli atti di loro competenza. Nelle ultime
ore si è andata facendo strada l'ipotesi dell'errore umano
anche se occorrerà attendere qualche altra ora per avere un
quadro più chiaro della vicenda. In un comunicato stampa,
Franco Fiusco, segretario generale della Fiom-Cgil di
Taranto, scrive che «lo sciopero indetto nell'appalto Agip
per l'incidente mortale occorso al lavoratore Rocco
Sanfilippo e per le questioni di sicurezza è pienamente
riuscito e si è protratto per tutte le otto ore della
giornata. La Fiom di Taranto ritiene che ormai è
indispensabile anche nell'appalto Agip, riaprire un
confronto sulle questioni delle condizioni di lavoro e del
sistema degli appalti, perché la ricerca del ricorso delle
aziende che operano con il minor costo, incidendo così sui
diritti dei lavoratori aumentando i rapprti di lavoro
precari e la mancanza di sistemi di vigilanza e controllo su
temi su citati, compongono una forte miscela esplosiva nei
confronti dei lavoratori e dei cittadini. Per tutto ciò la
Fiom, ribadisce la necessità di avviare un vero confronto
con le aziende e le istituzioni, affinché si trovino
soluzioni che garantiscano l'incolumità delle persone che
lavorano». |