“Ma a chi serve davvero
questo by-pass?”
Falconara, i comitati
chiedono alla Provincia di spingere per l’arretramento della
ferrovia
di MARINA MINELLI
FALCONARA – By-pass o no, gli
scali merci di Villanova verranno trasferiti all’interno del
costruendo interporto di Jesi. La conferma di quando da
tempo sostenuto dai Comitati cittadini, è arrivata venerdì
durante il convegno organizzato dai Verdi per parlare delle
possibili alternative al progetto di RFI (sostenuto anche
dal Comune di Falconara) di una bretella ferroviaria tra Montemarciano e Falconara. “L’ing. Salvadori di RFI – dicono
Loris Calcina e Franco Budini presidenti dei comitati di
Villanova e Fiumesino – è stato chiaro, la strategia
riguardo agli scali merci è già disegnata da tempo
indipendentemente dalla realizzazione del by-pass che
dovrebbe eliminare parte della ferrovia inglobata dalla
raffineria Api”. A questo punto i Comitati, facendo
riferimento anche ad una dichiarazione dell’assessore
regionale Amagliani sulla possibilità di realizzare una
barriera a protezione della linea ferroviaria, non solo si
chiedono “a chi serve veramente questo by-pass?”, ma sono
pronti a sostenere in ogni modo il progetto di arretramento
della Provincia, e domandano al presidente Enzo Giancarli,
“una energica azione politica, per bloccare il progetto di
RFI”.
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Emissioni oltre i limiti di
legge I controlli
dei tecnici della provincia. Nasce un nucleo tecnico per
fronteggiare l'emergenza
di M.C.G.
Dal petrolchimico un'aria
pesante ed irrespirabile. Molti cittadini hanno accusato
malori: bruciori agli occhi, cefalee, vomito. E' accaduto la
settimana scorsa. La Provincia che è l'ente preposto ai
controlli ha effettuato i sopralluoghi. Pare che le
emissioni abbiano superato i limiti di legge. Ma non è
questo il reale problema. Il problema vero è quello di
monitorare le emissioni del petrolchimico con sistemi
diversi da quelli attuali. A poco o nulla servono le
centraline che risalgono a vent'anni fa. Ieri mattina, dopo
il recente fenomeno di rilascio di sostanze avvertito
nell'area del petrolchimico, il presidente della Provincia
regionale Filippo Collura ha promosso una riunione di tutti
i soggetti interessati nel territorio alla tutela ambientale
e della salute pubblica. All'incontro hanno partecipato il
vice prefetto dott. Vito Cusumano, il dott. Lillo
Buttiglieri dell'ASS 2 di Caltanissetta, Rosario Cultrone
del Dipartimento regionale di Protezione civile, il dott.
Salvatore Saia della Provincia, la dott. Ada Frattallone ed
Antonio Carbone dell'Arpa Sicilia, l'ing. Franco Toscano e
la dott. Giulia Cortina della Provincia, l'assessore
comunale all'ecologia Enrico Vella. In primo luogo è stato
convenuto che gli episodi di rilascio di sostanze in
atmosfera dal petrolchimico vadano attenzionati nell'ambito
dell'intervento di Protezione civile in quanto connessi
all'esercizio di determinate attività industriali. Si è
deciso di dar vita ad un nucleo tecnico con il compito di
attuare interventi per fronteggiare l'emergenza. In
particolare, in occasione di sfiaccolamenti ed emissioni di
cattivi odori, è stato previsto l'utilizzo di canister,
campionatori d'aria che saranno messi a disposizione
dall'Arpa di Caltanissetta, per prelievi che saranno
effettuati dal personale tecnico della Provincia, quando
verrà accertato dal Comune. Quest'ultimo, inoltre, si
occuperà degli aspetti di informazione della popolazione,
quale adempimento del piano provinciale di emergenza esterna
per i rischi industriali. A questa prima riunione ne
seguiranno altre in cui saranno individuate le modalità
operative del monitoraggio dell'atmosfera. Ci sarà anche un
incontro con la Raffineria.
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