Aria inquinata, nuovo esposto
dei comitati
Nel mirino le esalazioni di
marzo. «Colpa della cattiva manutenzione o di un’errata
procedura»
di MARCO CATALANI
FALCONARA Un esposto in
procura sulle esalazioni Api. Lo hanno depositato i Comitati
di Fiumesino e Villanova; motivo: le fughe che dall'1 al 17
marzo appestarono l'aria nei quartieri. Quella volta molte
furono le denuncie, tanto da mettere in moto Arpam e Vigili
ambientali, che affermarono che «un responsabile di
raffineria stava facendo raffreddare le pareti del serbatoio
TK 49, nel quale era stato immesso un prodotto petrolifero
semilavorato instabile». Un campanello per i Comitati, che a
luglio nominano due periti che confermano «una carenza del
sistema manutentivo del tetto del serbatoio che ha provocato
la formazione di fori passanti delle lamiere in numerosi
punti» ma ipotizzano anche «uno scarico improprio nel
serbatoio TK49 di liquidi a temperatura elevata». Cattiva
manutenzione o errata procedura? Il quesito arriva alla
vigilia dall'atteso open day (in programma domani dalle 10
alle 16) con il convegno "Aree industriali e territorio:
realtà e percezione" (in calendario alle 10.30 sempre in
raffineria) con il geologo Mario Tozzi e il giornalista
Oliviero Beha. «Si può - chiede Mario Tozzi - migliorare
l'efficienza, risparmiare combustibili e inquinare meno in
impianti accettati sul territorio e dalla popolazione? In
attesa di un futuro rinnovabile e pulito, possiamo produrre
energia e beni in sicurezza e nel rispetto dell'ambiente o
le leggi del profitto non consentono altro che scelte
distruttive e pericolose?». Questo, oltre alla distribuzione
del Rapporto Ambientale, tra le novità elogiate persino dal
sindaco Giancarlo Carletti che, anche se ha già comunicato
la sua assenza, precisa che «il Comune sarà in ogni caso
rappresentato». Di opposto indirizzo i Comitati: «Abbiamo
ricevuto una comunicazione personale, non quali
rappresentanti dei Comitati, quindi di fronte al palese
tentativo di disconoscere la nostra esistenza, non
interverremo. Non sono le kermesse aziendali o partitiche
che legittimano l'esistenza delle associazioni dei
cittadini». |
Un esposto per i fumi
Esalazioni di idrocarburi dal
tetto di un serbatoio- Nuovo ricorso alla procura dei
comitati di Villanova e Fiumesino
di MARINA MINELLI
FALCONARA - E’ del 5 novembre
scorso l’ultimo esposto presentato alla Procura della
Repubblica di Ancona dai Comitati di quartiere di Villanova
e Fiumesino in merito alle esalazioni di idrocarburi e acido
solforico che “hanno ammorbato l’aria all’interno ed
all’esterno delle nostre abitazioni nella prima quindicina
di marzo di quest’anno”. “Da quanto emerso dalle indagini
dell’Arpam – hanno spiegato per i residenti dei quartieri
interessati di Falconara, Loris Calcina e Massimo De’ Paolis
– la causa del peggioramento della qualità dell’aria su
tutta l’area fu il cattivo stato di manutenzione del tetto
galleggiante di un serbatoio della raffineria Api”. Le
ripetute ed allarmate segnalazioni inviate in quel periodo a
tutte le autorità, hanno ricordato i rappresentanti dei
Comitati, “fecero scattare non solo le indagini dell’Arpam,
ma anche i sopralluoghi dei vigili ambientali del Comune di
Falconara i quali verbalizzarono che un responsabile di
raffineria stava facendo raffreddare le pareti del serbatoio
TK 49 nel quale era stato immesso un prodotto petrolifero
semilavorato instabile, cioè caratterizzato da un elevato
quantitativo di acido solforico e di sostanze a bassa soglia
olfattiva dal caratteristico ed insopportabile olezzo”. Nel
luglio 2004 per approfondire le cause delle esalazioni,
“inalate per ben 17 giorni dagli abitanti dei due
quartieri”, i Comitati hanno nominato due periti di fiducia
i quali “hanno confermato una carenza del sistemo
manutentivo del tetto del serbatoio che ha provocato la
formazione di fori passanti delle lamiere in numerosi punti,
ma hanno anche ipotizzato uno scarico improprio nel
serbatoio TK49 di liquidi a temperatura elevata”. I
rappresentanti dei Comitati cittadini dei quartieri di
Villanova e Fiumesino hanno poi fatto sapere di “non essere
intenzionati a partecipare al convegno che si svolgerà
sabato nell’ambito della giornata Apiincontra 2004”.
“Abbiamo ricevuto comunicazioni personali e non quali
rappresentanti dei rispettivi comitati – ha commentato
Calcina – pertanto di fronte al palese e reiterato tentativo
di disconoscere l’esistenza delle associazioni di quartiere
preferiamo non intervenire, ma continueremo ad affrontare
tutti i problemi legati alla presenza dell’industria, sui
tavoli e nelle sedi istituzionali”. |