Il giornalino del Comune nel
mirino di Fi
di MARCO CATALANI
FALCONARA Presto la sala del
Consiglio comunale sarà più bella e funzionale. L'attuale
sede al castello di Falconara Alta era stata criticata dalle
opposizioni giusto la settimana scorsa che avevano avanzato
diverse critiche: amplificazione scadente, pessima acustica
e mancanza di delimitazione tra consiglieri e pubblico.
«Nella vecchia sala avevano speso 40 milioni di vecchie lire
per un impianto che è rimasto lì inutilizzato» accusava Amos
Benni (Fi) proprio durante la riunione. Ora l'aula sarà
interessata da lavori di adeguamento come annunciato dallo
stesso presidente del Consiglio, Marco Salustri: sarà
predisposto un arredamento adeguato e un audio ottimale per
lo svolgimento delle sedute. Non si fermano invece le
polemiche sul periodico "Il Comune di Falconara" che
riportava gli interventi di tutti i gruppi consiliari. Il
giornale, che sarà ripresentato dopo una lunga assenza, è al
centro di un'interrogazione di Goffredo Brandoni (Fi). «Come
è stato possibile - si chiede l'azzurro - distribuire dopo
settembre 2004 il pieghevole “Informare la città”, come
supplemento di "Comune di Falconara" visto che lo stesso ha
smesso le pubblicazioni a settembre 2003 e che la legge
sulla stampa parla di cessazione della registrazione se si
verifica l'interruzione delle pubblicazioni per oltre un
anno? Per rimediare adesso fanno uscire un'edizione datata
gennaio-settembre, escludendo ancora le opposizioni». |
Falconara alla riconquista
del mare
La zona nord sarà ridisegnata
col porticciolo turistico una piazza circolare e
l’arretramento della linea ferroviaria Il progetto Bohigas
sarà presentato alla rassegna urbanistica nazionale di
Venezia
Com’è e come sarà. La
Falconara del futuro, quella progettata da Bohigas, è un
progetto da studiare tra esperti che ridisegnano il volto
delle città. Sarà esaminato durante la quinta Rassegna
Urbanistica Nazionale di Venezia (in programma dal 10 al 20
novembre), nel corso del convegno “Un’idea di città, una
città di idee: il progetto Bohigas”. L’architetto Oriol
Capdevilla – dello studio MBM Arquitectes di Barcellona –
presenterà per la prima volta il progetto di
riqualificazione urbana per l’area nord di Falconara,
elaborato dal famoso architetto Oriol Bohigas e destinato a
trasformare, in pochi anni, il destino di questa città
adriatica. Falconara ha affidato all’urbanista catalano il
compito di riscattarsi dall’immagine di città dormitorio,
investendo prima di tutto in una nuova, qualificata,
progettualità. In questo senso, il progetto di
riqualificazione affidato a Bohigas, presentato alla Run di
Venezia, “intende partire proprio - si legge in una nota del
Comune - dalla necessità di riappropriazione della propria
identità, che non può prescindere dalla ricerca di un nuovo
rapporto con il mare”. Il progetto Bohigas si inserisce nel
quadro degli obiettivi individuati dal piano regolatore
generale del ’99, fondato su un modello di sviluppo urbano
eco-compatibile ed eco-sostenibile, che segna una netta
inversione di tendenza rispetto al modello di sviluppo
industriale “pesante” adottato in passato. In anticipo
sull’attuazione dello stesso Prg, il progetto di Bohigas per
l’area Villanova-Falconara Nord, interessata da un diffuso
degrado ambientale e urbano, risponde a una serie di
esigenze: riapertura della città al mare, con il recupero
del water-front e la realizzazione di un nuovo porto
turistico; individuazione di una nuova centralità urbana,
con la realizzazione di una piazza circolare da cui sarà
possibile accedere alla nuova stazione e raggiungere la
città; riordino delle infrastrutture viarie, con
l’arretramento del tracciato ferroviario dalla raffineria
Api, l’eliminazione di due scali merci e la riconversione
dei relativi spazi in lungomare alberato e area
residenziale. Ci sarà una cintura di verde, una passeggiata
a mare alberata, nuovi insediamenti abitativi e strutture a
servizio del porto turistico, un intervento autofinanziato
dalla vendita dei circa 500 posti barca. In totale
l'incremento volumetrico del progetto Bohigas sarà di circa
355 mila metri cubi, di cui 92 metri quadrati ad uso
residenziale e altri 92 con destinazioni diverse. “La
ricomposizione del sistema ferroviario - aveva detto Bohigas
illustrando il progetto - ci consentirà di cambiare del
tutto la situazione di Falconara e di avere in futuro una
nuova stazione, al centro del triangolo formato dalla
biforcazione tra le linee verso Bologna e verso Roma, un
quartiere marittimo ed un nuovo sistema di accessibilità
alla città”. Nel progetto è prevista anche la realizzazione
di parcheggi a servizio della futura nuova stazione,
spostata verso il quartiere Stadio e divisa sulle due linee
con edifici diversi, e del porto turistico. Alla nautica
sarà destinata anche la ex caserma Saracini dove potrebbe
essere insediata la cantieristica navale, mentre la vecchia
stazione lungo la via Flaminia secondo Bohigas va conservata
per la sua “monumentalità” ed utilizzata come “porta di
accesso alle nuove zone a mare”. Fra gli obiettivi
dell'architetto, famoso per alcuni interventi in Italia, ma
soprattutto per essere l'autore della nuova Barcellona,
anche la “ricongiunzione fra le due città, quella a mare e
l'altra verso la collina, che avverrà attraverso un nuovo
sistema viario il cui punto nodale è la grande rotatoria con
un diametro di 150 metri situata poco dopo la ex Saracini”. |