RASSEGNA STAMPA 05.11.2004

 

MESSAGGERO
L’Api prepara sanzioni disciplinari

Guasti ai forni, i dipendenti responsabili rischiano la sospensione

di LETIZIA LARICI

FALCONARA Nessuna polemica nelle dimissioni di Tommaso Ballatore, responsabile degli impianti ad alta e bassa pressione della raffineria. «Vado via da quest'azienda a malincuore - racconta l'ingegnere - ma ho trovato un'altra opportunità di lavoro che credo possa appagare la mia curiosità. Resta il legame con azienda e colleghi che stanno affrontando con coraggio un periodo difficile». L’ex dirigente non vuole entrare nel merito degli ultimi eventi e è sicuro di una cosa: «Non posso che essere amareggiato, ma sono certo che riusciremo a cavarcela». Le dimissioni di Ballatore (indagato sia per il rogo dell'8 settembre che per il successivo principio di incendio al Vacuum 1) avevano allarmato i sindacati perché rassegnate in coincidenza con il trasferimento, deciso dall'azienda, di Franco Barone, caporeparto degli impianti sotto la sua responsabilità. Gli stessi impianti colpiti nell'ultimo mese da guasti ai forni che avevano contribuito a rallentare una produzione già compromessa dai sigilli della magistratura. Proprio per quei guasti l'azienda starebbe per prendere provvedimenti verso alcuni dipendenti: sanzioni disciplinari, sembra non espulsive (in pratica sospensioni) che le organizzazioni sindacali intendono contestare. Ovvio che il contesto in cui si inseriscono le dimissioni di Ballatore abbia indotto i sindacati a ipotizzare motivazioni diverse da una semplice scelta personale. Di tutto questo si parlerà oggi nel corso di una riunione interna alle Rsu. E si parlerà ovviamente anche dell'infortunio accorso a Luciano Marconi, l'operaio rimasto ustionato da un getto d'acqua bollente durante una manovra nel settore del Vacuum 3. Ricoverato al centro grandi ustioni del "Bufalini" di Cesena, Marconi con ogni probabilità verrà dimesso dopodomani. La prognosi è di 30 giorni. Per far luce sulla dinamica dell'incidente la raffineria ha attivato le procedure previste in questi casi, aprendo un'inchiesta interna. Intanto i carabinieri, che martedì si sono occupati degli accertamenti, hanno segnalato il caso alla procura. Non si sbilanciano sulla dinamica dell'incidente i responsabili dei lavoratori per la sicurezza che si riservano di effettuare un esame approfondito prima di esprimersi. Si sentono comunque di escludere un guasto all'impianto. Come sottolineato dallo stesso Marconi, che ha spiegato al Messaggero come «probabilmente la fuoriuscita improvvisa di acqua bollente fosse dovuta al fatto che il contenitore era stracolmo. Il problema è che non potevo rendermi conto del livello di riempimento per mancanza di un misuratore. Strumento di cui la raffineria dovrebbe essere dotata». Solidarietà al dipendente ferito da parte dell'assessore all'Ambiente del Comune e segretario Ds Giancarlo Scortichini che esprime «sincera preoccupazione per questa sequela drammatica di eventi che induce a sospettare il mancato rispetto da parte dell'azienda delle norme di sicurezza. Appoggiamo incondizionatamente tutte le azioni che i lavoratori pensano di intraprendere su questo fronte, presupposto su cui si basa la permanenza dell'Api». Quanto alle responsabilità, poi, per Scortichini vanno ricercate «nella proprietà e tra i manager, senza cercare il capro espiatorio tra gli addetti».

«Dovete produrre meno ossidi d’ozono»

La raffineria contesta l’ordinanza di Carletti

FALCONARA Si discuterà il 2 dicembre davanti al Tar il ricorso, proposto nel 2000, dall'Api contro un'ordinanza del sindaco Carletti. Il collegio si dovrà esprimere sull'annullamento del provvedimento con cui il primo cittadino impose alla raffineria la riduzione della produzione di ossidi d'azoto, causa di un incremento del tasso di ozono. All'epoca, dopo alcune resistenze della raffineria, l'ordinanza venne applicata grazie all'interevento del Prefetto e sortì i suoi effetti. L'anno successivo, Regione, Provincia e Comune siglarono un protocollo d'intesa con cui si abbassava il limite massimo giornaliero di ozono da non superare. Oltre alla perizia del proprio Ctu, che presuppone un malfunzionamento dei mezzi di rilevazione, il Tar avrà a disposizione anche quella presentata dal Comune e affidata al dirigente all'ambiente Paolo Angeloni. Che controbatte con dati che evidenziano un «oggettivo abbassamento del tasso di ozono». Dall'esito del procedimento amministrativo dipende quello di un collegato procedimento penale, bloccato in attesa del verdetto del Tar.

Inatteso stop al progetto del “PalaCarletti”: si torna in commissione

di Marco Catalani

FALCONARA Battuta d'arresto per il nuovo impianto sportivo di Palombina. L'ok al progetto, in deroga al Prg, doveva passare in Consiglio, ma così non è stato. L'impianto, previsto tra il liceo Cambi e l'Itc Serrani, è stato al centro di un'accesa disputa tra Giunta e opposizione. Punto caldo della contesa il mancato coinvolgimento dei cittadini, che con la formula della variante sarebbe stata garantita tramite osservazioni. Per un attimo si è temuta l'assenza del numero legale, con l’opposizione pronta a lasciare l'aula, quando il provvedimento è stato ritirato. «E' opportuno - ha detto il sindaco - riprendere l'iter: si torna in commissione per decidere come presentare il progetto, prevedendo comunque la possibilità di osservazioni da parte dei cittadini». Per il già soprannominato PalaCarletti (2 milioni 540 euro di spesa) bisogna aspettare ancora.

Nasce la compagnia aerea delle Marche

Amicucci lascia Aerdorica per guidare la World Express: low cost per mezza Europa

di FABIO PIANGERELLI

ANCONA - La Regione è impegnata a trattare sui nuovi assetti dell’Aerdorica, la società che gestisce l’aeroporto Sanzio di Falconara. Le ultime danno in lizza per la presidenza anche l’ex presidente dell’Autorità portuale di Ancona Alessandro Pavlidi e l’ex vicepresidente della Regione Emilio Berionni. E’ fatta per Giovanni Saronne amministratpre delegato. Carlo Amicucci, il presidente dimissionario perché a quanto pare non più gradito da soci pubblici e privati? Via. Non ci sono più margini di ricomposizione. Però di Amicucci di parlerà ancora e a lungo. Perché il suo futuro sarà sempre legato al Sanzio. Amicucci via da presidente ma eccolo rientrare dalla porta principale. Come operatore. Guiderà una nuova compagnia aerea low cost che avrà base al Sanzio e che dunque potrà vantare il marchio Made in Marche. Un grande progetto, per investimenti e prospettive. La compagnia si chiama World Express. Passeggeri e cargo. Due aerei e rotte in Europa centrale e orientale per iniziare. Una sessantina di dipendenti. Il via ai primi del 2005, capitale versato circa 20 milioni di euro. «Una rivincita? Assolutamente. Anzi, vorrei ringraziare tutti per il sostegno avuto in questi anni. No, nessuna rivinciata - spiega Amicucci - è solo una pagina che si volta. Io credo nel Sanzio, ho sempre creduto nelle sue potenzialita e lavorato per il suo sviluppo. E ci credo così tanto che ora sono qui ad investirci come operatore». Amicucci molto diplomatico. Sembra ridere sotto i baffi. Insomma, non è che in questi ultimi mesi lo abbiamo trattato proprio coi guanti. Vederlo ora nelle vesti di imprenditore farà certamente effetto. Sul Sanzio Amicucci ci ha sempre creduto e lo dimostrerà ora come imprenditore, chiamato da un gruppo di operatori a guidare la nuova compagnia aerea. Di chi sono i capitali? Del gruppo Transervice (società leader nel trasporto merci e passeggeri nei mercati dell' Est), della CargOne (società partecipata dal Tnt logistica-Gruppo Fratelli Traini), e della Six Cargo. Compagnia aerea partecipata dai fratelli Leali e dal Gruppo Franceschetti di Brescia. L’idea sarebbe nata ai fratelli Leali che, all’epoca, erano impegnati nell’Air Dolomiti prima che la compagnia fosse assorbita in orbita Lufthansa. Hanno deciso di ricominciare con un nuovo soggetto. E sono voluti ripartire dal Sanzio, avvalendosi dell’esperienza di Amicucci. Due aerei per iniziare, un 737 e in Be146. Le rotte? Si parla di Vienna, Budapest, Praga. E poi alcune città delle ex Unione Sovietica. «E’ un segmento di mercato scoperto - spiega Amicucci - ci rivolgiamo ad un bacino potenziale di 300 mila clienti. Ci sentiamo complementari alle attuali rotte che interessano Falconara. Siamo pronti, ovviamente, a subentrare se ci fosse qualche ritiro. Il Sanzio è strategico, siamo convinti di poter fare bene». Dai primi dell’anno prossimo, insomma, il Sanzio aumenterà le destinazioni in modo cospicuo grazie all’ingresso della World Express. Che, da quel che fa intendere Amicucci, sembra solo attendere altri spazi per allargarsi. Sarà presumibilmente contententa la nuova Aerdorica dove solo ora, ufficialmente e senza ombra di smentita, si può affermare che l’era Amicucci si sia chiusa. Con chi ripartirà l’Aerdorica? Ieri una serie di vertici in Regione. Consultazioni diffuse. Amicucci si dimetterà a fine mese e dunque, se il 9 novembre all’assemblea dei soci, come pare, sarà fumata nera, è certo che gli assetti non saranno rimandati a dopo le elezioni regionali. Per il ruolo di amministratore delegato è fatta per Giovanni Saronne, exApi. Per la presidenza tre in lizza e una sorpresa. Quella di Alessandro Pavlidi, ex presidente dell’Autorità portuale di Ancona. Se la vedrà, pare, con Emilio Berionni, Pdci, vice di D’Ambrosio sino al 2000 e con l’ex assessore ai trasporti di Rc Edoardo Mentrasti.

 
CORRIERE ADRIATICO
Rinviati i divieti antismog

Targhe alterne nel 2005, ma le polveri sottili schizzano alle stelle. Trattative per impedire l’uscita dall’A14 alle autobotti dell’Api

di SABRINA MARINELLI

Trattative in corso con la raffineria Api di Falconara, per vietare il passaggio delle autobotti dal casello autostradale di Senigallia. E' questa la novità sul versante polveri sottili mentre si fa sempre più concreta l'ipotesi di rimandare i provvedimenti antismog all'anno nuovo. Così si presenta in sintesi il quadro della lotta alle Pm10 ancora in fase di definizione, come spiega l'assessore alle Politiche ambientali, Simone Ceresoni al quale abbiamo chiesto di aggiornarci sugli ultimi sviluppi. I blocchi al traffico infatti erano attesi per l'autunno. Siamo arrivati a novembre e ancora non è stato stilato un calendario, cosa dobbiamo aspettarci e soprattutto quando? "I provvedimenti adottati lo scorso anno avevano un carattere simbolico - spiega l'assessore -, sono serviti a sensibilizzare i cittadini verso un problema che per la prima volta ci siamo trovati ad affrontare. Adesso bisogna intervenire in maniera incisiva con iniziative a tappeto su tutta la regione. Stiamo quindi aspettando che la Provincia e la Regione coordinino le azioni così che tutti i comuni possano partire insieme. Abbiamo anche chiesto il sostegno del prefetto e dello Stato centrale per deviare il traffico pesante sull'autostrada". A proposito di Tir, ci sono buone possibilità per l'accordo con la raffineria di Falconara? "La Provincia si è impegnata ad includere la nostra richiesta nella convenzione che dovrà concludere nei prossimi giorni con l'Api. In sostanza abbiamo chiesto che le autobotti si dirigano verso il casello autostradale di Ancona Nord e non più nel nostro". Da un lato siete in attesa che Provincia e Regione programmino il pacchetto antismog, per avviare le domeniche ecologiche e le targhe alterne, e dall'altro aspettate la direttiva dello Stato, per la quale fa da tramite il prefetto, per risolvere il transito dei mezzi pesanti. Ci vorrà quindi più del previsto per avviare gli interventi? "E' difficile calcolare i tempi. Posso solo dire che, se non riusciamo a partire entro novembre, se ne riparlerà a gennaio perché a dicembre non ci saranno blocchi". Anche nel mese di ottobre i dati rilevati dalla centralina dell'Arpam dipingono un quadro piuttosto cupo, con Pm10 oltre il limite nella maggior parte delle giornate. Da gennaio sarà ancora peggio perché la Comunità Europea ha abbassato i limiti da 55 microgrammi a 40. Cosa ne pensa? "E' la dimostrazione che il problema è davvero serio e va affrontato con decisione. L'impegno ad adottare iniziative identiche a livello regionale è il primo grande passo ed estenderle a tutte le strade, anche statali e provinciali, a livello locale è il secondo. Come comune siamo comunque già intervenuti nel limitare il traffico con il piano di riordino". A proposito di riordino, è corretto dire che siamo entrati nella fase della seconda verifica? "Il piano è ormai a pieno regime. Nei prossimi giorni ci sarà un incontro con le associazioni di categoria al quale prenderanno parte, insieme al sottoscritto, anche gli assessori Mangialardi, Rebecchini e Nardella. Si parlerà di iniziative natalizie ed anche di traffico ma sempre ricondotto al periodo delle festività". Come dire che la rivoluzione del centro storico ha passato il collaudo. Anche se i suoi risultati, rispetto agli obiettivi ufficiali che si poneva, rimangono ancora sconosciuti nel dettaglio o comunque troppo generici.

 
RESTO DEL CARLINO
L'ingresso del bagno bloccato dalla Giunta

Toilette vietata al disabile stop ai lavori in Consiglio

di Alessandra Pascucci

FALCONARA - Il consigliere ha bisogno della toilette, si fermano i lavori del Consiglio. E' accaduto mercoledì pomeriggio, nel corso dell'ultima assemblea. Protagonista Roberto Frullini, esponente dei Verdi e portatore di handicap, che si era ormai rassegnato ad abbandonare I'assise consiliare a metà seduta perché impossibilitato a raggiungere il bagno. Agli unici servizi igienici costruiti secondo i criteri di abbattimento delle barriere architettoniche si accede infatti solo percorrendo I'intera lunghezza dell'aula, oltrepassando quindi tutti i banchi dei consiglieri. II percorso, gia disagevole, si complica definitivamente di fronte all'entrata del bagno, a ridosso della quale viene in genere sistemato il tavolo della Giunta. E' stato quindi necessario far alzare tutti gli assessori, spostare il tavolo ed interrompere i lavori fino a quando Roberto Frullini non ha ripreso il suo posto. Il tutto tra l'imbarazzo generale dei presenti. Il disagio, sebbene non in maniera tanto eclatante, si era già manifestato in passato: da oltre due anni il Consiglio è stato infatti sfrattato dal vecchio Municipio e viene allestito all'uopo nella sala convegni del Castello, con i banchi dei singoli consiglieri e quelli della Giunta ammassati nello spazio in genere riservato al palco: un ambiente ristretto, quindi, condiviso da oltre 40 persone e da... un pianoforte, spesso utilizzato per gli spettacoli organizzati nella stessa stanza. La questione era stata sollevata alcuni giorni fa da tutti i consiglieri di opposizione, che nell'aspetto spartano dell'aula consiliare vedono il tentativo di svilire il loro ruolo democratico. «E' il segno di una profonda inciviltà - commenta Massimo Marcelli Flori di Rifondazione -. Proprio il Comune, che dovrebbe promuovere l'abbattimento delle barriere architettoniche, destina al Consiglio uno spazio cosi inadeguato: ci troviamo a lavorare in pochi metri quadrati, sistemati sui banchi delle scuole». Stesse considerazioni quelle di Matteo Astolfi di Alleanza Nazionale: «E' I'ennesima dimostrazione dell'insof-ferenza della Giunta per il massimo organo democratico del Comune». Duro anche Luigi Conte di Forza Italia: «La Giunta destina decine di milioni di euro ad interventi di vario genere, ma si trascurano le stesse sedi comunali, sintomo della scarsa considerazione di cui godiamo noi consiglieri. Siamo in 30 ma dobbiamo utilizzare un solo microfono. che nemmeno funziona». Sdrammatizza, dal canto suo Frullini: «Basterebbe un po' di attenzione in più nell'allestimento dell'aula. Piuttosto è la posizione della Sala convegni che trovo scomoda. A Falconara Alta i parcheggi scarseggiano e mi risulta difficile trovare posto vicino all'ingresso. Convocando il consiglio in una sede del centro città, poi, i cittadini sarebbero maggiormente stimolati ad assistere».

Entro l'anno I'aula avrà finalmente nuovi arredi.

di Alessandra Pascucci

Dopo tante proteste, il Comune ha deciso di rinnovare I 'aula consiliare. Ad annunciarlo è Marco Salustri, segretario della Margherita e presidente del Consiglio comunale. «Esiste già un progetto - spiega - per adeguare gli arredi alle esigenze dei consiglieri. I lavori sono programmati per dicembre e dovrebbero concludersi nel giro di quattro mesi. Nel frattempo, il Consiglio potrebbe riunirsi all'ex scuola Leopardi, in piazza Mazzini». Il progetto prevede, al posto dei piccoli banchi di scuola di cui si lamenta tanto I'opposizione, la sistemazione di una serie di posti a sedere disposti ad emiciclo, in modo di consentire una maggiore visibilità tanto ai consiglieri che ai membri della Giunta. La soluzione recepisce in parte le proposte delle minoranze, che comunque preferirebbero una localizzazione più centrale rispetto al Castello di Falconara Alta.

 
REPUBBLICA online
Milazzo, nube esce da raffineria Cinquanta al pronto soccorso

Il gas ha investito un istituto d'arte, colpiti studenti e professori Hanno accusato vomito, arrossamento degli occhi, capogiri. Ancora non confermata la relazione tra la fuoriuscita e i malori. Realacci annuncia un'interrogazione: "Bisogna fare chiarezza"

MILAZZO - Oltre cinquanta persone, fra docenti, personale, e studenti di un istituto d'arte di Milazzo, sono state portate al pronto soccorso per nausea, vomito, arrossamento degli occhi, capogiri. I malesseri sono comparsi dopo che una nube fuoriuscita da una raffineria locale ha investito un'area della cittadina siciliana. Sei persone sono rimaste sotto osservazione. Altre sono state trasportate in ambulanza perché hanno perso i sensi all'interno dell'istituto che sorge ad alcune centinaia di metri dalla raffineria. I medici del pronto soccorso hanno dovuto chiedere l'aiuto dei colleghi del reparto di Pneumologia ed Oculistica. E' il secondo episodio che coinvolge la scuola in un mese. "Chiederò ai ministri dell'Ambiente, della Salute e delle Attività produttive accertamenti rapidi e risposte in tempi brevissimi", ha dichiarato Ermete Realacci, deputato della Margherita e presidente onorario di Legambiente. "E' una situazione che chiede chiarezza e subito", ha aggiunto, annunciando un'interrogazione parlamentare sui casi di malore avvenuti oggi. Nell'istituto si sono recati due tecnici dell'Agenzia regionale per la protezione ambientale di Messina che hanno ispezionato i locali e sono entrati nella raffineria, ma senza strumenti e apparecchi di rilevazione. Nella scuola si sono recati anche il sindaco di Milazzo, Nino Nastasi, l'assessore all' ambiente Giuseppe Crisafulli, il comandante dei vigili urbani, il capitano dei carabinieri, agenti del commissariato di polizia, ed una squadra dei vigili del fuoco. La nube ha investito tutta l'area di via Acqueviola dove hanno sede la scuola, il distaccamento dei vigili del fuoco e un albergo: anche nell' hotel qualche ospite si è sentito male. Oltre alla raffineria, a circa un chilometro dalla via Acqueviola, si trova la centrale termoelettrica. Sia dall' industria petrolifera quanto dall' Edipower hanno fatto sapere che non vi sono state perdite di gas.

 
BRESCIA OGGI
Nube tossica In 72 al pronto soccorso

Milazzo (Messina). Sono 72 le persone assistite nel pronto soccorso dell’ospedale di Milazzo con sintomi di leggera intossicazione causata da una «nube» di gas, invisibile però a occhio nudo, che ha investito la zona dove si trova l’ Istituto d’ arte, la caserma dei vigili del fuoco e un albergo. Le persone finite in ospedale sono per la maggior parte studenti, docenti e bidelli dell’ istituto. Il gas sarebbe fuoriuscito dalla vicina raffineria ma ancora non è chiaro da quale impianto è venuto fuori e di quali sostanze sia stato composto. La «nube» ha provocato «irritazione delle vie respiratorie alte e basse con sintomatologia caratterizzata da infiammazione oculare, rinite, dispnea e tosse secca». I pazienti sono stati dimessi con una prognosi che varia dai tre ai sei giorni.

 
LA SICILIA
Due commissioni sulle esalazioni di gas

di Gianfranco Cusumano

Milazzo. Saranno due commissioni, una tecnico-scientifica, l'altra di sicurezza, a risolvere il mistero delle esalazioni di gas nell'Istituto d'arte. La decisione è stata presa ieri in una conferenza di servizio convocata dal prefetto, Stefano Scammacca, a cui hanno partecipato: il sindaco di Milazzo, i rappresentanti della raffineria Eni-Kuwait, dell'Edipower, della Siciliana Gas, del Csa (ex Provveditorato), dell'Ausl, dell'Arpa e della Provincia. Mercoledì, a causa dell'inalazione di gas proveniente dalla zona industriale, un centinaio di persone, tra studenti, insegnanti e personale ausiliario, sono dovuti ricorrere alle cure mediche, intasando i reparti pronto soccorso degli ospedali di Milazzo e Barcellona. Ieri mattina, nella sede dell'istituto d'arte di via Gramsci, i tecnici del Comune e della raffineria hanno installato due rilevatori di gas, uno interno, l'altro sul tetto dell'edificio, per segnalare immediatamente la presenza di altre nubi nocive. Le lezioni riprenderanno lunedì; martedì, invece, al «Paladiana», le commissioni comunicheranno il risultato dei monitoraggi.

Computer in regalo per le scuole

Iniziativa della raffineria

Otto computer per ogni scuola. La Raffineria di Gela sostituisce il suo parco computer dovendosi allineare ad un nuovo sistema in rete che l'Eni sta utilizzando in tutte le raffinerie italiane e perciò ha dovuto dismettere oltre centro computer in buonissime condizioni. Si è pensato, perciò, di donarli agli studenti delle scuole di ogni ordine a grado attraverso una donazione alle scuole che frequentano. Ogni scuola gelese dunque dalla prossima settimana avrà otto computer in più da mettere a disposizione degli alunni per le attività scolastiche ed extrascolastiche. Computer anche per gli studenti universitari: otto andranno ai ragazzi che frequentano a Gela i corsi dell' Università di Catania, altri otto a quelli del Consorzio Universitario del Mediterraneo. L'iniziativa era stata annunciata dal presidente della Raffineria Giacomo Rispoli a chiusura dell'anno scolastico e si concretizza ora, dopo che tutti i computer sono stati smontati, messi a punto ed imballati per la consegna che avverrà il 10 novembre alle 11,30. E' stato organizzato un incontro tra i vertici della Raffineria e tutti i dirigenti scolastici. Sono stati invitati il sindaco ed il presidente della Provincia. «Questa iniziativa per noi è importante non per tanto per il valore economico dei computer che doniamo alle scuole - dice il presidente ing. Giacomo Rispoli - quanto per quello simbolico. Testimonia la nostra vicinanza al territorio ed ai cittadini. Noi crediamo molto nel valore dell'istruzione e della formazione, quei computer sono un simbolo dell'importanza della formazione degli studenti alcuni dei quali un giorno verranno a lavorare in raffineria».

 
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