MESSAGGERO |
L’Api prepara sanzioni
disciplinari
Guasti ai forni, i dipendenti
responsabili rischiano la sospensione
di LETIZIA LARICI
FALCONARA Nessuna polemica
nelle dimissioni di Tommaso Ballatore, responsabile degli
impianti ad alta e bassa pressione della raffineria. «Vado
via da quest'azienda a malincuore - racconta l'ingegnere -
ma ho trovato un'altra opportunità di lavoro che credo possa
appagare la mia curiosità. Resta il legame con azienda e
colleghi che stanno affrontando con coraggio un periodo
difficile». L’ex dirigente non vuole entrare nel merito
degli ultimi eventi e è sicuro di una cosa: «Non posso che
essere amareggiato, ma sono certo che riusciremo a
cavarcela». Le dimissioni di Ballatore (indagato sia per il
rogo dell'8 settembre che per il successivo principio di
incendio al Vacuum 1) avevano allarmato i sindacati perché
rassegnate in coincidenza con il trasferimento, deciso
dall'azienda, di Franco Barone, caporeparto degli impianti
sotto la sua responsabilità. Gli stessi impianti colpiti
nell'ultimo mese da guasti ai forni che avevano contribuito
a rallentare una produzione già compromessa dai sigilli
della magistratura. Proprio per quei guasti l'azienda
starebbe per prendere provvedimenti verso alcuni dipendenti:
sanzioni disciplinari, sembra non espulsive (in pratica
sospensioni) che le organizzazioni sindacali intendono
contestare. Ovvio che il contesto in cui si inseriscono le
dimissioni di Ballatore abbia indotto i sindacati a
ipotizzare motivazioni diverse da una semplice scelta
personale. Di tutto questo si parlerà oggi nel corso di una
riunione interna alle Rsu. E si parlerà ovviamente anche
dell'infortunio accorso a Luciano Marconi, l'operaio rimasto
ustionato da un getto d'acqua bollente durante una manovra
nel settore del Vacuum 3. Ricoverato al centro grandi
ustioni del "Bufalini" di Cesena, Marconi con ogni
probabilità verrà dimesso dopodomani. La prognosi è di 30
giorni. Per far luce sulla dinamica dell'incidente la
raffineria ha attivato le procedure previste in questi casi,
aprendo un'inchiesta interna. Intanto i carabinieri, che
martedì si sono occupati degli accertamenti, hanno segnalato
il caso alla procura. Non si sbilanciano sulla dinamica
dell'incidente i responsabili dei lavoratori per la
sicurezza che si riservano di effettuare un esame
approfondito prima di esprimersi. Si sentono comunque di
escludere un guasto all'impianto. Come sottolineato dallo
stesso Marconi, che ha spiegato al Messaggero come
«probabilmente la fuoriuscita improvvisa di acqua bollente
fosse dovuta al fatto che il contenitore era stracolmo. Il
problema è che non potevo rendermi conto del livello di
riempimento per mancanza di un misuratore. Strumento di cui
la raffineria dovrebbe essere dotata». Solidarietà al
dipendente ferito da parte dell'assessore all'Ambiente del
Comune e segretario Ds Giancarlo Scortichini che esprime
«sincera preoccupazione per questa sequela drammatica di
eventi che induce a sospettare il mancato rispetto da parte
dell'azienda delle norme di sicurezza. Appoggiamo
incondizionatamente tutte le azioni che i lavoratori pensano
di intraprendere su questo fronte, presupposto su cui si
basa la permanenza dell'Api». Quanto alle responsabilità,
poi, per Scortichini vanno ricercate «nella proprietà e tra
i manager, senza cercare il capro espiatorio tra gli
addetti».
«Dovete produrre meno
ossidi d’ozono»
La raffineria contesta
l’ordinanza di Carletti
FALCONARA Si discuterà il 2
dicembre davanti al Tar il ricorso, proposto nel 2000,
dall'Api contro un'ordinanza del sindaco Carletti. Il
collegio si dovrà esprimere sull'annullamento del
provvedimento con cui il primo cittadino impose alla
raffineria la riduzione della produzione di ossidi d'azoto,
causa di un incremento del tasso di ozono. All'epoca, dopo
alcune resistenze della raffineria, l'ordinanza venne
applicata grazie all'interevento del Prefetto e sortì i suoi
effetti. L'anno successivo, Regione, Provincia e Comune
siglarono un protocollo d'intesa con cui si abbassava il
limite massimo giornaliero di ozono da non superare. Oltre
alla perizia del proprio Ctu, che presuppone un
malfunzionamento dei mezzi di rilevazione, il Tar avrà a
disposizione anche quella presentata dal Comune e affidata
al dirigente all'ambiente Paolo Angeloni. Che controbatte
con dati che evidenziano un «oggettivo abbassamento del
tasso di ozono». Dall'esito del procedimento amministrativo
dipende quello di un collegato procedimento penale, bloccato
in attesa del verdetto del Tar.
Inatteso stop al progetto
del “PalaCarletti”: si torna in commissione
di Marco Catalani
FALCONARA Battuta d'arresto
per il nuovo impianto sportivo di Palombina. L'ok al
progetto, in deroga al Prg, doveva passare in Consiglio, ma
così non è stato. L'impianto, previsto tra il liceo Cambi e
l'Itc Serrani, è stato al centro di un'accesa disputa tra
Giunta e opposizione. Punto caldo della contesa il mancato
coinvolgimento dei cittadini, che con la formula della
variante sarebbe stata garantita tramite osservazioni. Per
un attimo si è temuta l'assenza del numero legale, con
l’opposizione pronta a lasciare l'aula, quando il
provvedimento è stato ritirato. «E' opportuno - ha detto il
sindaco - riprendere l'iter: si torna in commissione per
decidere come presentare il progetto, prevedendo comunque la
possibilità di osservazioni da parte dei cittadini». Per il
già soprannominato PalaCarletti (2 milioni 540 euro di
spesa) bisogna aspettare ancora.
Nasce la compagnia aerea
delle Marche
Amicucci lascia Aerdorica per
guidare la World Express: low cost per mezza Europa
di FABIO PIANGERELLI
ANCONA - La Regione è
impegnata a trattare sui nuovi assetti dell’Aerdorica, la
società che gestisce l’aeroporto Sanzio di Falconara. Le
ultime danno in lizza per la presidenza anche l’ex
presidente dell’Autorità portuale di Ancona Alessandro
Pavlidi e l’ex vicepresidente della Regione Emilio Berionni.
E’ fatta per Giovanni Saronne amministratpre delegato. Carlo
Amicucci, il presidente dimissionario perché a quanto pare
non più gradito da soci pubblici e privati? Via. Non ci sono
più margini di ricomposizione. Però di Amicucci di parlerà
ancora e a lungo. Perché il suo futuro sarà sempre legato al
Sanzio. Amicucci via da presidente ma eccolo rientrare dalla
porta principale. Come operatore. Guiderà una nuova
compagnia aerea low cost che avrà base al Sanzio e che
dunque potrà vantare il marchio Made in Marche. Un grande
progetto, per investimenti e prospettive. La compagnia si
chiama World Express. Passeggeri e cargo. Due aerei e rotte
in Europa centrale e orientale per iniziare. Una sessantina
di dipendenti. Il via ai primi del 2005, capitale versato
circa 20 milioni di euro. «Una rivincita? Assolutamente.
Anzi, vorrei ringraziare tutti per il sostegno avuto in
questi anni. No, nessuna rivinciata - spiega Amicucci - è
solo una pagina che si volta. Io credo nel Sanzio, ho sempre
creduto nelle sue potenzialita e lavorato per il suo
sviluppo. E ci credo così tanto che ora sono qui ad
investirci come operatore». Amicucci molto diplomatico.
Sembra ridere sotto i baffi. Insomma, non è che in questi
ultimi mesi lo abbiamo trattato proprio coi guanti. Vederlo
ora nelle vesti di imprenditore farà certamente effetto. Sul
Sanzio Amicucci ci ha sempre creduto e lo dimostrerà ora
come imprenditore, chiamato da un gruppo di operatori a
guidare la nuova compagnia aerea. Di chi sono i capitali?
Del gruppo Transervice (società leader nel trasporto merci e
passeggeri nei mercati dell' Est), della CargOne (società
partecipata dal Tnt logistica-Gruppo Fratelli Traini), e
della Six Cargo. Compagnia aerea partecipata dai fratelli
Leali e dal Gruppo Franceschetti di Brescia. L’idea sarebbe
nata ai fratelli Leali che, all’epoca, erano impegnati
nell’Air Dolomiti prima che la compagnia fosse assorbita in
orbita Lufthansa. Hanno deciso di ricominciare con un nuovo
soggetto. E sono voluti ripartire dal Sanzio, avvalendosi
dell’esperienza di Amicucci. Due aerei per iniziare, un 737
e in Be146. Le rotte? Si parla di Vienna, Budapest, Praga. E
poi alcune città delle ex Unione Sovietica. «E’ un segmento
di mercato scoperto - spiega Amicucci - ci rivolgiamo ad un
bacino potenziale di 300 mila clienti. Ci sentiamo
complementari alle attuali rotte che interessano Falconara.
Siamo pronti, ovviamente, a subentrare se ci fosse qualche
ritiro. Il Sanzio è strategico, siamo convinti di poter fare
bene». Dai primi dell’anno prossimo, insomma, il Sanzio
aumenterà le destinazioni in modo cospicuo grazie
all’ingresso della World Express. Che, da quel che fa
intendere Amicucci, sembra solo attendere altri spazi per
allargarsi. Sarà presumibilmente contententa la nuova
Aerdorica dove solo ora, ufficialmente e senza ombra di
smentita, si può affermare che l’era Amicucci si sia chiusa.
Con chi ripartirà l’Aerdorica? Ieri una serie di vertici in
Regione. Consultazioni diffuse. Amicucci si dimetterà a fine
mese e dunque, se il 9 novembre all’assemblea dei soci, come
pare, sarà fumata nera, è certo che gli assetti non saranno
rimandati a dopo le elezioni regionali. Per il ruolo di
amministratore delegato è fatta per Giovanni Saronne, exApi.
Per la presidenza tre in lizza e una sorpresa. Quella di
Alessandro Pavlidi, ex presidente dell’Autorità portuale di
Ancona. Se la vedrà, pare, con Emilio Berionni, Pdci, vice
di D’Ambrosio sino al 2000 e con l’ex assessore ai trasporti
di Rc Edoardo Mentrasti. |
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CORRIERE ADRIATICO |
Rinviati i divieti antismog
Targhe alterne nel 2005, ma
le polveri sottili schizzano alle stelle. Trattative per
impedire l’uscita dall’A14 alle autobotti dell’Api
di SABRINA MARINELLI
Trattative in corso con la
raffineria Api di Falconara, per vietare il passaggio delle
autobotti dal casello autostradale di Senigallia. E' questa
la novità sul versante polveri sottili mentre si fa sempre
più concreta l'ipotesi di rimandare i provvedimenti antismog
all'anno nuovo. Così si presenta in sintesi il quadro della
lotta alle Pm10 ancora in fase di definizione, come spiega
l'assessore alle Politiche ambientali, Simone Ceresoni al
quale abbiamo chiesto di aggiornarci sugli ultimi sviluppi.
I blocchi al traffico infatti erano attesi per l'autunno.
Siamo arrivati a novembre e ancora non è stato stilato un
calendario, cosa dobbiamo aspettarci e soprattutto quando?
"I provvedimenti adottati lo scorso anno avevano un
carattere simbolico - spiega l'assessore -, sono serviti a
sensibilizzare i cittadini verso un problema che per la
prima volta ci siamo trovati ad affrontare. Adesso bisogna
intervenire in maniera incisiva con iniziative a tappeto su
tutta la regione. Stiamo quindi aspettando che la Provincia
e la Regione coordinino le azioni così che tutti i comuni
possano partire insieme. Abbiamo anche chiesto il sostegno
del prefetto e dello Stato centrale per deviare il traffico
pesante sull'autostrada". A proposito di Tir, ci sono buone
possibilità per l'accordo con la raffineria di Falconara?
"La Provincia si è impegnata ad includere la nostra
richiesta nella convenzione che dovrà concludere nei
prossimi giorni con l'Api. In sostanza abbiamo chiesto che
le autobotti si dirigano verso il casello autostradale di
Ancona Nord e non più nel nostro". Da un lato siete in
attesa che Provincia e Regione programmino il pacchetto
antismog, per avviare le domeniche ecologiche e le targhe
alterne, e dall'altro aspettate la direttiva dello Stato,
per la quale fa da tramite il prefetto, per risolvere il
transito dei mezzi pesanti. Ci vorrà quindi più del previsto
per avviare gli interventi? "E' difficile calcolare i tempi.
Posso solo dire che, se non riusciamo a partire entro
novembre, se ne riparlerà a gennaio perché a dicembre non ci
saranno blocchi". Anche nel mese di ottobre i dati rilevati
dalla centralina dell'Arpam dipingono un quadro piuttosto
cupo, con Pm10 oltre il limite nella maggior parte delle
giornate. Da gennaio sarà ancora peggio perché la Comunità
Europea ha abbassato i limiti da 55 microgrammi a 40. Cosa
ne pensa? "E' la dimostrazione che il problema è davvero
serio e va affrontato con decisione. L'impegno ad adottare
iniziative identiche a livello regionale è il primo grande
passo ed estenderle a tutte le strade, anche statali e
provinciali, a livello locale è il secondo. Come comune
siamo comunque già intervenuti nel limitare il traffico con
il piano di riordino". A proposito di riordino, è corretto
dire che siamo entrati nella fase della seconda verifica?
"Il piano è ormai a pieno regime. Nei prossimi giorni ci
sarà un incontro con le associazioni di categoria al quale
prenderanno parte, insieme al sottoscritto, anche gli
assessori Mangialardi, Rebecchini e Nardella. Si parlerà di
iniziative natalizie ed anche di traffico ma sempre
ricondotto al periodo delle festività". Come dire che la
rivoluzione del centro storico ha passato il collaudo. Anche
se i suoi risultati, rispetto agli obiettivi ufficiali che
si poneva, rimangono ancora sconosciuti nel dettaglio o
comunque troppo generici. |
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RESTO DEL CARLINO |
L'ingresso del bagno bloccato
dalla Giunta
Toilette vietata al disabile stop ai lavori in Consiglio
di Alessandra Pascucci
FALCONARA - Il consigliere ha
bisogno della toilette, si fermano i lavori del Consiglio.
E' accaduto mercoledì pomeriggio, nel corso dell'ultima
assemblea. Protagonista Roberto Frullini, esponente dei
Verdi e portatore di handicap, che si era ormai rassegnato
ad abbandonare I'assise consiliare a metà seduta perché
impossibilitato a raggiungere il bagno. Agli unici servizi
igienici costruiti secondo i criteri di abbattimento delle
barriere architettoniche si accede infatti solo percorrendo
I'intera lunghezza dell'aula, oltrepassando quindi tutti i
banchi dei consiglieri. II percorso, gia disagevole, si
complica definitivamente di fronte all'entrata del bagno, a
ridosso della quale viene in genere sistemato il tavolo
della Giunta. E' stato quindi necessario far alzare tutti
gli assessori, spostare il tavolo ed interrompere i lavori
fino a quando Roberto Frullini non ha ripreso il suo posto.
Il tutto tra l'imbarazzo generale dei presenti. Il disagio,
sebbene non in maniera tanto eclatante, si era già
manifestato in passato: da oltre due anni il Consiglio è
stato infatti sfrattato dal vecchio Municipio e viene
allestito all'uopo nella sala convegni del Castello, con i
banchi dei singoli consiglieri e quelli della Giunta
ammassati nello spazio in genere riservato al palco: un
ambiente ristretto, quindi, condiviso da oltre 40 persone e
da... un pianoforte, spesso utilizzato per gli spettacoli
organizzati nella stessa stanza. La questione era stata
sollevata alcuni giorni fa da tutti i consiglieri di
opposizione, che nell'aspetto spartano dell'aula consiliare
vedono il tentativo di svilire il loro ruolo democratico.
«E' il segno di una profonda inciviltà - commenta Massimo
Marcelli Flori di Rifondazione -. Proprio il Comune, che
dovrebbe promuovere l'abbattimento delle barriere
architettoniche, destina al Consiglio uno spazio cosi
inadeguato: ci troviamo a lavorare in pochi metri quadrati,
sistemati sui banchi delle scuole». Stesse considerazioni
quelle di Matteo Astolfi di Alleanza Nazionale: «E' I'ennesima
dimostrazione dell'insof-ferenza della Giunta per il massimo
organo democratico del Comune». Duro anche Luigi Conte di
Forza Italia: «La Giunta destina decine di milioni di euro
ad interventi di vario genere, ma si trascurano le stesse
sedi comunali, sintomo della scarsa considerazione di cui
godiamo noi consiglieri. Siamo in 30 ma dobbiamo utilizzare
un solo microfono. che nemmeno funziona». Sdrammatizza, dal
canto suo Frullini: «Basterebbe un po' di attenzione in più
nell'allestimento dell'aula. Piuttosto è la posizione della
Sala convegni che trovo scomoda. A Falconara Alta i
parcheggi scarseggiano e mi risulta difficile trovare posto
vicino all'ingresso. Convocando il consiglio in una sede del
centro città, poi, i cittadini sarebbero maggiormente
stimolati ad assistere».
Entro l'anno I'aula avrà
finalmente nuovi arredi.
di Alessandra Pascucci
Dopo tante proteste, il
Comune ha deciso di rinnovare I 'aula consiliare. Ad
annunciarlo è Marco Salustri, segretario della Margherita e
presidente del Consiglio comunale. «Esiste già un progetto -
spiega - per adeguare gli arredi alle esigenze dei
consiglieri. I lavori sono programmati per dicembre e
dovrebbero concludersi nel giro di quattro mesi. Nel
frattempo, il Consiglio potrebbe riunirsi all'ex scuola
Leopardi, in piazza Mazzini». Il progetto prevede, al posto
dei piccoli banchi di scuola di cui si lamenta tanto I'opposizione,
la sistemazione di una serie di posti a sedere disposti ad
emiciclo, in modo di consentire una maggiore visibilità
tanto ai consiglieri che ai membri della Giunta. La
soluzione recepisce in parte le proposte delle minoranze,
che comunque preferirebbero una localizzazione più centrale
rispetto al Castello di Falconara Alta. |
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REPUBBLICA online |
Milazzo, nube esce da
raffineria Cinquanta al pronto soccorso
Il gas ha investito un
istituto d'arte, colpiti studenti e professori Hanno
accusato vomito, arrossamento degli occhi, capogiri. Ancora
non confermata la relazione tra la fuoriuscita e i malori.
Realacci annuncia un'interrogazione: "Bisogna fare
chiarezza"
MILAZZO - Oltre cinquanta
persone, fra docenti, personale, e studenti di un istituto
d'arte di Milazzo, sono state portate al pronto soccorso per
nausea, vomito, arrossamento degli occhi, capogiri. I
malesseri sono comparsi dopo che una nube fuoriuscita da una
raffineria locale ha investito un'area della cittadina
siciliana. Sei persone sono rimaste sotto osservazione.
Altre sono state trasportate in ambulanza perché hanno perso
i sensi all'interno dell'istituto che sorge ad alcune
centinaia di metri dalla raffineria. I medici del pronto
soccorso hanno dovuto chiedere l'aiuto dei colleghi del
reparto di Pneumologia ed Oculistica. E' il secondo episodio
che coinvolge la scuola in un mese. "Chiederò ai ministri
dell'Ambiente, della Salute e delle Attività produttive
accertamenti rapidi e risposte in tempi brevissimi", ha
dichiarato Ermete Realacci, deputato della Margherita e
presidente onorario di Legambiente. "E' una situazione che
chiede chiarezza e subito", ha aggiunto, annunciando
un'interrogazione parlamentare sui casi di malore avvenuti
oggi. Nell'istituto si sono recati due tecnici dell'Agenzia
regionale per la protezione ambientale di Messina che hanno
ispezionato i locali e sono entrati nella raffineria, ma
senza strumenti e apparecchi di rilevazione. Nella scuola si
sono recati anche il sindaco di Milazzo, Nino Nastasi,
l'assessore all' ambiente Giuseppe Crisafulli, il comandante
dei vigili urbani, il capitano dei carabinieri, agenti del
commissariato di polizia, ed una squadra dei vigili del
fuoco. La nube ha investito tutta l'area di via Acqueviola
dove hanno sede la scuola, il distaccamento dei vigili del
fuoco e un albergo: anche nell' hotel qualche ospite si è
sentito male. Oltre alla raffineria, a circa un chilometro
dalla via Acqueviola, si trova la centrale termoelettrica.
Sia dall' industria petrolifera quanto dall' Edipower hanno
fatto sapere che non vi sono state perdite di gas. |
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BRESCIA OGGI |
Nube tossica In 72 al pronto
soccorso
Milazzo (Messina). Sono 72 le
persone assistite nel pronto soccorso dell’ospedale di
Milazzo con sintomi di leggera intossicazione causata da una
«nube» di gas, invisibile però a occhio nudo, che ha
investito la zona dove si trova l’ Istituto d’ arte, la
caserma dei vigili del fuoco e un albergo. Le persone finite
in ospedale sono per la maggior parte studenti, docenti e
bidelli dell’ istituto. Il gas sarebbe fuoriuscito dalla
vicina raffineria ma ancora non è chiaro da quale impianto è
venuto fuori e di quali sostanze sia stato composto. La
«nube» ha provocato «irritazione delle vie respiratorie alte
e basse con sintomatologia caratterizzata da infiammazione
oculare, rinite, dispnea e tosse secca». I pazienti sono
stati dimessi con una prognosi che varia dai tre ai sei
giorni. |
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LA SICILIA |
Due commissioni sulle
esalazioni di gas
di Gianfranco Cusumano
Milazzo. Saranno due
commissioni, una tecnico-scientifica, l'altra di sicurezza,
a risolvere il mistero delle esalazioni di gas nell'Istituto
d'arte. La decisione è stata presa ieri in una conferenza di
servizio convocata dal prefetto, Stefano Scammacca, a cui
hanno partecipato: il sindaco di Milazzo, i rappresentanti
della raffineria Eni-Kuwait, dell'Edipower, della Siciliana
Gas, del Csa (ex Provveditorato), dell'Ausl, dell'Arpa e
della Provincia. Mercoledì, a causa dell'inalazione di gas
proveniente dalla zona industriale, un centinaio di persone,
tra studenti, insegnanti e personale ausiliario, sono dovuti
ricorrere alle cure mediche, intasando i reparti pronto
soccorso degli ospedali di Milazzo e Barcellona. Ieri
mattina, nella sede dell'istituto d'arte di via Gramsci, i
tecnici del Comune e della raffineria hanno installato due
rilevatori di gas, uno interno, l'altro sul tetto
dell'edificio, per segnalare immediatamente la presenza di
altre nubi nocive. Le lezioni riprenderanno lunedì; martedì,
invece, al «Paladiana», le commissioni comunicheranno il
risultato dei monitoraggi.
Computer in regalo per le
scuole
Iniziativa della raffineria
Otto computer per ogni
scuola. La Raffineria di Gela sostituisce il suo parco
computer dovendosi allineare ad un nuovo sistema in rete che
l'Eni sta utilizzando in tutte le raffinerie italiane e
perciò ha dovuto dismettere oltre centro computer in
buonissime condizioni. Si è pensato, perciò, di donarli agli
studenti delle scuole di ogni ordine a grado attraverso una
donazione alle scuole che frequentano. Ogni scuola gelese
dunque dalla prossima settimana avrà otto computer in più da
mettere a disposizione degli alunni per le attività
scolastiche ed extrascolastiche. Computer anche per gli
studenti universitari: otto andranno ai ragazzi che
frequentano a Gela i corsi dell' Università di Catania,
altri otto a quelli del Consorzio Universitario del
Mediterraneo. L'iniziativa era stata annunciata dal
presidente della Raffineria Giacomo Rispoli a chiusura
dell'anno scolastico e si concretizza ora, dopo che tutti i
computer sono stati smontati, messi a punto ed imballati per
la consegna che avverrà il 10 novembre alle 11,30. E' stato
organizzato un incontro tra i vertici della Raffineria e
tutti i dirigenti scolastici. Sono stati invitati il sindaco
ed il presidente della Provincia. «Questa iniziativa per noi
è importante non per tanto per il valore economico dei
computer che doniamo alle scuole - dice il presidente ing.
Giacomo Rispoli - quanto per quello simbolico. Testimonia la
nostra vicinanza al territorio ed ai cittadini. Noi crediamo
molto nel valore dell'istruzione e della formazione, quei
computer sono un simbolo dell'importanza della formazione
degli studenti alcuni dei quali un giorno verranno a
lavorare in raffineria». |
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