RASSEGNA STAMPA 31.10.2004

 

MESSAGGERO
Api, Amagliani “provoca” Spacca

L’assessore regionale all’Ambiente: «Fui io a chiedere una proroga per fissare delle regole». «Aveva già acquisito i pareri positivi per il rinnovo della concessione»

di LETIZIA LARICI

FALCONARA I tempi della riconversione del sito Api saranno lunghi. Impossibile pensare a uno scenario alternativo prima di 15-20 anni. Il percorso è comunque iniziato. L'intesa tra Regione, Provincia e Comune firmata il 21 settembre porterà presto alla composizione di un pool di esperti chiamato a elaborare uno studio preliminare (prossima riunione dopodomani). Parola dell'assessore regionale all'Ambiente Marco Amagliani che venerdì sera in un incontro pubblico, dopo aver fatto il punto su quello che si è fatto fino ad ora, ha parlato di futuro ribadendo la coerenza con cui Rifondazione comunista ha sempre affrontato la questione. E a chi non concorda con questa visione dei fatti risponde: «A differenza di altri partiti, noi ci siamo esposti con coraggio. All'epoca del rinnovo della concessione tutto era già predisposto, l'assessore all'Industria (Spacca; ndr) aveva già acquisito i pareri positivi delle varie istituzioni. Fui io che chiesi una proroga di cinque mesi per costruire un protocollo d'intesa che dettasse delle regole». Dal passato al presente: «La raffineria non ha rispettato il protocollo - ha detto Amagliani - Gli ultimi gravissimi incidenti lo confermano. Subito dopo il rogo dell'8 settembre la dirigenza ha avuto persino il coraggio con una dichiarazione avventata di scaricare la responsabilità sulle persone, quando poi è stato dimostrato che il disastro si è consumato per lo scarso livello di manutenzione. Ed allora se le prescrizioni inserite nel protocollo non sono sufficienti, andiamo a rivederle con un progetto di riconversione, che non potrà realizzarsi nel breve periodo. Perché l'impianto Api è una bomba ecologica e sociale, quindi uno scenario alternativo non può prescindere dalla bonifica e dalla tutela occupazionale». I tempi? «Parliamo di 15-20 anni». Nel frattempo l'operato della raffineria sarà sottoposto a un attento monitoraggio, in stretta collaborazione con i sindacati. E' questa la vera novità emersa nel corso dell'incontro cui hanno partecipato tantissimi dipendenti che non hanno mancato di dire la loro. Uno tra tutti, Massimo Duranti, tecnico di laboratorio e rappresentante sindacale (Cgil): «Noi tecnici - ha spiegato - redigiamo periodicamente rapporti sul funzionamento degli impianti, ma nessuno ci ha mai contattato. Arpam e Regione non si sono mai fatte sentire, quando insieme potremmo rappresentare una forza in più per rivedere la posizione di un'azienda miope e arrogante. Il tutto senza speculazioni scellerate». Messaggio che ha colto nel segno. Se il segretario regionale di Rc Brandoni ha ammesso la necessità del recupero di un confronto, il direttore dell'Arpam Gisberto Paoloni ha accolto l'invito per «una miglior organizzazione. Una sinergia indispensabile - ha sottolineato - che potrebbe costringere l'azienda a collaborare». Di arroganza dell'azienda ha parlato anche Riccardo Picciafuoco, redattore del Prg di Falconara, mentre il Wwf ha posto l'accento sui mutamenti energetici che da qui a 20 anni potrebbero prospettarsi: «L'era dei combustibili fossili è al capolinea». L'assessore Amagliani ha infine annunciato che la Regione ha affidato all'Istituto nazionale tumori la seconda parte dell'indagine epidemiologica sulla popolazione falconarese. I primi risultati verranno illustrati a dicembre.

 
CORRIERE ADRIATICO
“Adesso sull’Api scoppia il dialogo”

Dopo l’iniziativa di Rc c’è ottimismo

di MARINA MINELLI

FALCONARA - “E’ finalmente dialogo fra istituzioni, lavoratori, Rsu, tecnici. E’ l’aspetto più interessante dell’incontro”. Disertato da 14 associazioni ambientaliste il confronto promosso da Rifondazione Comunista sull’Api è stato affollato da dipendenti della raffineria, alcuni dei quali in “ferie programmate” dopo gli incidenti e i sequestri degli impianti. “Per la prima volta – ha osservato il capo gruppo Massimo Marcelli Flori – abbiamo ragionato sulle prospettive, sulla possibile riconversione”. Tanti gli interventi oltre a quelli dell’assessore regionale Marco Amagliani, che ha fatto la cronistoria dell’ Api negli ultimi anni, compreso il rinnovo della concessione, di Giuliano Brandoni segretario regionale di RC e di Renzo Amagliani consigliere comunale dello stesso partito. Nessuna notizia da parte dell’assessore sulla composizione del team di esperti a cui Regione, Provincia e Comune affideranno uno studio sull’area e sulle ipotesi di riconversione produttiva. Gisberto Paoloni, direttore dell’Arpam, ha rilevato che “l’atteggiamento di apertura del sindacato è utile per capire meglio le criticità sulla sicurezza interna e per dare indicazioni all’azienda su come e dove agire”. “Se si opera in sinergia – ha precisato Paoloni – ci saranno risultati migliori, i lavoratori potranno difendere la salute”. Unica associazione presente il WWF intervenuta con il consigliere nazionale Andrea Dignani il quale ha chiesto “un’attenzione più rigorosa all’interno della raffineria” proponendo controlli con telecamere.

Esercitazione della Cri alla raffineria Api

Ieri aperto ad Ancona il corso di quattro giorni per istruttore di protezione civile

ANCONA - Inaugurato ieri mattina il I Corso per istruttori di Protezione civile organizzato dal Comitato regionale Cri in collaborazione con la Regione. Una cinquantina i corsisti salutati nella sala conferenze della Regione dal Commissario Cri Marche Gabriella Modigliani Scoponi, da Roberto Oreficini Rosi, capo di gabinetto del presidente D'Ambrosio e dal direttore del corso, l’ispettore di protezione civile Cri Maria Teresa Giglio. Sono quattro le giornate di studio inserite nel calendario (30-31 ottobre, 1- 6 novembre) e culmineranno in un esame finale che abiliterà i volontari Cri al ruolo di formatore di Protezione ci vile. L’impianto del corso prevede, tra i percorsi didattici, interventi mirati al l'approfondimento del rischio industriale e grazie alla collaborazione offerta dall'Api Spa, per il prossimo 6 novembre è contemplata un'intera giornata di lavoro nella sala conferenze della raffineria di Falconara braccio a braccio con l'amministratore delegato Franco Brunetti, una visita agli impianti, l'esposizione dei piani d'emergenza-rischi industriali approntati dall'azienda e una esercitazione pratica. Ad annunciarlo ieri mattina è stato l’ingegner Franco Bellucci, direttore dell'Api. Roberto Oreficini ha sottolineato la necessità di scandagliare a fondo le problematiche dei rischi industriali anche attraverso un più stretto col legamento e scambio di in formazioni tra aziende e associazioni.

Il rischio industriale

La Cri in raffineria

FALCONARA - C' è anche l’approfondimento del rischio industriale tra i percorsi didattici del primo corso per istruttori di protezione civile organizzato dal comitato marchigiano della Croce Rossa e dalla Regione Marche. Per questo i circa cinquanta partecipanti svolgeranno una giornata di lavoro, il 6 novembre prossimo, nella sala conferenze della raffineria Api di Falconara Marittima, a fianco dell’amministratore delegato Franco Brunetti, con una visita agli impianti, l’esposizione dei piani di emergenza-rischi industriali approntati dall’ azienda e una esercitazione pratica. Il corso, inaugurato ieri mattina dal commissario della Cri Marche Gabriella Modigliani Scoponi, dal capo di gabinetto del presidente della giunta regionale Roberto Oreficini e dall’ ispettore di protezione civile Cri Maria Teresa Giglio, direttore dell’iniziativa, è articolato in quattro giornate. Al termine un esame finale abiliterà i volontari Cri al ruolo di formatore di protezione civile. E’ di particolare significato che il corso preveda un capitolo anche alla raffineria Api che quanto a rischio industriale è ovviamente parecchio esposta, per il fatto di lavorare prodotti a rischio. Sarà anche l’occasione per ripassare i piani di emergenza della raffineria, che in questi ultimi tempi sono stati chiamati purtroppo in causa in occasione dello scoppio di settembre e dell’incendio di metà ottobre.

 
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