Riconversione del sito
dell’Api, il pool di esperti potrebbe allargarsi
di LETIZIA LARICI
FALCONARA Dall'ex ministro
all'Ambiente Edo Ronchi, indicato dal Comune, a Patrizio
Bianchi, Giovanni Marsili e Stefano Pareglio, i tre "saggi"
proposti dalla Provincia. Professionalità illustri alle
quali si aggiungono quelle individuate dall'assessorato
regionale all'Ambiente. Che sono top secret (anche se
circola il nome dell'ex ministro del Lavoro Tiziano Treu). A
questo punto, per definire il pool di esperti che si
occuperà della riconversione del sito Api, Provincia, Comune
e Regione dovranno incontrarsi. Non è detto che tutti i
candidati ne facciano parte. Secondo i criteri stabiliti
nell'ambito dell'intesa, il gruppo di lavoro dovrebbe essere
composto da 5 o 6 persone esperte in energia, ambiente,
economia, lavoro e materie giuridiche. «Ma non è detto -
osserva l'assessore Amagliani - che non si decida per un
pool più ampio». Se ne parlerà nel corso dell’incontro
fissato per martedì. Intanto di Api si continuerà a parlare
oggi alle 21 al circolo Arci Leopardi di Falconara nel corso
del contestato convegno organizzato da Rifondazione
Comunista. Contestato dalle associazioni cittadine
(comitati, centri sociali e associazioni ambientaliste) che
hanno ricusato l'invito a partecipare l'incontro «perché -
hanno spiegato i portavoce - la posizione ufficiale del
partito sul tema raffineria è molto ambiguo». Complice anche
l'«indignazione» per una considerazione del capogruppo Rc
Massimo Marcelli Flori che all'indomani della tragedia
dell'8 settembre, in un articolo pubblicato sull'organo
d'informazione comunale del partito, ha fatto riferimento a
«sciacalli del minuto dopo che elargiscono verità e
certezze». Ma il diretto interessato replica: «Ci vuole una
buona dose di coda di paglia per pensare che mi riferissi a
loro. Ho espresso una mia opinione che va rispettata come io
rispetto quella degli altri». |
Altre scaglie di bitume in
spiaggia
Il comitato 25 agosto: “Sono
trasportate dal mare”. Avvertita l’Arpam
Il comitato 25 agosto invia
un comunicato per un aggiornamento sullo sversamento del
bitume dalla raffineria dopo lo scoppio dell’8 settembre.
“Nell’ambito dell’attività di vigilanza e tutela ambientale
dell’Associazione Comitato quartiere Villanova - scrive il
presidente Loris Calcina - da alcuni giorni è stato rilevato
che scaglie di bitume della grandezza variabile da pochi
centimetri a 30 centimetri circa spiaggiano sul litorale di
Villanova-Falconara Marittima”. “Le scaglie di bitume -
continua - sono trasportate dal movimento ondoso del mare”.
L’associazione ha effettuato fotografie, documentato in
video e raccolto la disponibilità testimoniale dei
frequentatori della spiaggia. “Inoltre - riprende Calcina -
è stato avvertito il Servizio Acque dell’Agenzia Regionale
per la Protezione Ambientale delle Marche”. Infine il
comitato segnala che “sulla scogliera che confina con la
proprietà Api sono presenti chiazze di bitume solidificato
verosimilmente riversato dalla forza del moto ondoso del
mare”.
Ex Fanesi, via ai lavori
L’inquinamento nel sottosuolo
ha imposto lo stop di un anno
di MARINA MINELLI
FALCONARA - Dovrebbero
iniziare entro la fine di novembre i lavori di
ristrutturazione dell’ex garage Fanesi dopo uno stop di
quasi un anno per inquinamento da idrocarburi del
sottosuolo. Slitta la consegna dell’opera, ma il dirigente
del settore urbanistica Furio Durpetti è ottimista: “Stiamo
completando la caratterizzazione del sito attraverso azioni
di monitoraggio, poi contiamo di procedere con la terza fase
della bonifica”. Prevista la rimozione del terreno
inquinato, “operazione che coincide anche con parte dei
lavori in quanto la platea del futuro teatro sarà
interrata”. Difficile quantificare i costi che si vanno a
sommare all’acquisto dell’immobile dalla famiglia Fanesi
(circa 600 mila euro) ed alla spesa per il progetto affidato
all’architetto toscano Alessandro Dezzi Bardeschi e per i
lavori nel loro complesso (previsti un milione e 313 mila
euro). Al posto del vecchio garage di cui verrà conservata
la facciata liberty ed una scala interna in ghisa dello
stesso periodo, ci saranno un teatro con oltre 300 posti,
una sala per la musica, una galleria commerciale con vetrine
e piccoli negozi, spazi espositivi e locali di servizio per
1600 metri quadrati su due livelli. La metamorfosi del
garage Fanesi (acquisito dal comune nel 1998 ed utilizzato
per mostre fino al novembre del 2003) è stata pensata da
Dezzi Bardeschi anche come “valorizzazione di un luogo
profondamente legato al tessuto cittadino”. Determinante
l’analisi della collocazione di questo edificio insolito per
il quale non è fuori luogo parlare di “archeologia
industriale”. “Siamo andati alla scoperta della città – ha
spiegato Dezzi Bardeschi all’epoca della presentazione
ufficiale del progetto – per capire quali erano gli elementi
caratterizzanti il tessuto urbano e sociale e siamo partiti
per pensare un progetto su piani diversi”. Nucleo del nuovo
contenitore sarà l’auditorium con palcoscenico attrezzato,
una platea degradante per 360 persone e due balconate
laterali; nel retro palco verrà collocata la sala della
musica e, suddivisi su due piani, i camerini e i depositi.
L’interno tutto in legno e il soffitto“narrativo” saranno, a
parere di Dezzi Baldeschi, esaltanti per l’acustica perché
il nuovo teatro di Falconara potrà ospitare di tutto, dalla
prosa alla lirica. A piano terra, una sorta di “ridotto” il
cui passato industriale sarà esaltato da colonne metalliche
e dal mantenimento della scala originale (sottoposta a
vincolo dalla Soprintendenza) destinato ad un uso
commerciale, mentre il locale che ospitava l’officina
meccanica dell’ex garage diventerà “l’officina delle
mostre”. Nessuna modifica sul solaio originale di tipo
industriale, anch’esso vincolato dalla Soprintendenza”.
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