RASSEGNA STAMPA 29.10.2004

 

MESSAGGERO
Riconversione del sito dell’Api, il pool di esperti potrebbe allargarsi

di LETIZIA LARICI

FALCONARA Dall'ex ministro all'Ambiente Edo Ronchi, indicato dal Comune, a Patrizio Bianchi, Giovanni Marsili e Stefano Pareglio, i tre "saggi" proposti dalla Provincia. Professionalità illustri alle quali si aggiungono quelle individuate dall'assessorato regionale all'Ambiente. Che sono top secret (anche se circola il nome dell'ex ministro del Lavoro Tiziano Treu). A questo punto, per definire il pool di esperti che si occuperà della riconversione del sito Api, Provincia, Comune e Regione dovranno incontrarsi. Non è detto che tutti i candidati ne facciano parte. Secondo i criteri stabiliti nell'ambito dell'intesa, il gruppo di lavoro dovrebbe essere composto da 5 o 6 persone esperte in energia, ambiente, economia, lavoro e materie giuridiche. «Ma non è detto - osserva l'assessore Amagliani - che non si decida per un pool più ampio». Se ne parlerà nel corso dell’incontro fissato per martedì. Intanto di Api si continuerà a parlare oggi alle 21 al circolo Arci Leopardi di Falconara nel corso del contestato convegno organizzato da Rifondazione Comunista. Contestato dalle associazioni cittadine (comitati, centri sociali e associazioni ambientaliste) che hanno ricusato l'invito a partecipare l'incontro «perché - hanno spiegato i portavoce - la posizione ufficiale del partito sul tema raffineria è molto ambiguo». Complice anche l'«indignazione» per una considerazione del capogruppo Rc Massimo Marcelli Flori che all'indomani della tragedia dell'8 settembre, in un articolo pubblicato sull'organo d'informazione comunale del partito, ha fatto riferimento a «sciacalli del minuto dopo che elargiscono verità e certezze». Ma il diretto interessato replica: «Ci vuole una buona dose di coda di paglia per pensare che mi riferissi a loro. Ho espresso una mia opinione che va rispettata come io rispetto quella degli altri».

 
CORRIERE ADRIATICO
Altre scaglie di bitume in spiaggia

Il comitato 25 agosto: “Sono trasportate dal mare”. Avvertita l’Arpam

Il comitato 25 agosto invia un comunicato per un aggiornamento sullo sversamento del bitume dalla raffineria dopo lo scoppio dell’8 settembre. “Nell’ambito dell’attività di vigilanza e tutela ambientale dell’Associazione Comitato quartiere Villanova - scrive il presidente Loris Calcina - da alcuni giorni è stato rilevato che scaglie di bitume della grandezza variabile da pochi centimetri a 30 centimetri circa spiaggiano sul litorale di Villanova-Falconara Marittima”. “Le scaglie di bitume - continua - sono trasportate dal movimento ondoso del mare”. L’associazione ha effettuato fotografie, documentato in video e raccolto la disponibilità testimoniale dei frequentatori della spiaggia. “Inoltre - riprende Calcina - è stato avvertito il Servizio Acque dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale delle Marche”. Infine il comitato segnala che “sulla scogliera che confina con la proprietà Api sono presenti chiazze di bitume solidificato verosimilmente riversato dalla forza del moto ondoso del mare”.

Ex Fanesi, via ai lavori

L’inquinamento nel sottosuolo ha imposto lo stop di un anno

di MARINA MINELLI

FALCONARA - Dovrebbero iniziare entro la fine di novembre i lavori di ristrutturazione dell’ex garage Fanesi dopo uno stop di quasi un anno per inquinamento da idrocarburi del sottosuolo. Slitta la consegna dell’opera, ma il dirigente del settore urbanistica Furio Durpetti è ottimista: “Stiamo completando la caratterizzazione del sito attraverso azioni di monitoraggio, poi contiamo di procedere con la terza fase della bonifica”. Prevista la rimozione del terreno inquinato, “operazione che coincide anche con parte dei lavori in quanto la platea del futuro teatro sarà interrata”. Difficile quantificare i costi che si vanno a sommare all’acquisto dell’immobile dalla famiglia Fanesi (circa 600 mila euro) ed alla spesa per il progetto affidato all’architetto toscano Alessandro Dezzi Bardeschi e per i lavori nel loro complesso (previsti un milione e 313 mila euro). Al posto del vecchio garage di cui verrà conservata la facciata liberty ed una scala interna in ghisa dello stesso periodo, ci saranno un teatro con oltre 300 posti, una sala per la musica, una galleria commerciale con vetrine e piccoli negozi, spazi espositivi e locali di servizio per 1600 metri quadrati su due livelli. La metamorfosi del garage Fanesi (acquisito dal comune nel 1998 ed utilizzato per mostre fino al novembre del 2003) è stata pensata da Dezzi Bardeschi anche come “valorizzazione di un luogo profondamente legato al tessuto cittadino”. Determinante l’analisi della collocazione di questo edificio insolito per il quale non è fuori luogo parlare di “archeologia industriale”. “Siamo andati alla scoperta della città – ha spiegato Dezzi Bardeschi all’epoca della presentazione ufficiale del progetto – per capire quali erano gli elementi caratterizzanti il tessuto urbano e sociale e siamo partiti per pensare un progetto su piani diversi”. Nucleo del nuovo contenitore sarà l’auditorium con palcoscenico attrezzato, una platea degradante per 360 persone e due balconate laterali; nel retro palco verrà collocata la sala della musica e, suddivisi su due piani, i camerini e i depositi. L’interno tutto in legno e il soffitto“narrativo” saranno, a parere di Dezzi Baldeschi, esaltanti per l’acustica perché il nuovo teatro di Falconara potrà ospitare di tutto, dalla prosa alla lirica. A piano terra, una sorta di “ridotto” il cui passato industriale sarà esaltato da colonne metalliche e dal mantenimento della scala originale (sottoposta a vincolo dalla Soprintendenza) destinato ad un uso commerciale, mentre il locale che ospitava l’officina meccanica dell’ex garage diventerà “l’officina delle mostre”. Nessuna modifica sul solaio originale di tipo industriale, anch’esso vincolato dalla Soprintendenza”.

 
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